Trattoria Hirsch Stube – Gressoney La Trinitè -AO-
Due giovani innamorati ……….. della “ristorazione”.
Scoperto quasi per caso e un po’ grazie al “fiuto” quasi sempre infallibile quando si tratta di scovare qualche posticino interessante, eccoci alla Trattoria Hirsch Stube, situata nella zona a traffico limitato di Gressoney La Trinitè.
L’esterno si presenta come una bella baita e, nella bella stagione, qualche tavolino al riparo degli ombrelloni: l’interno in legno molto caratteristico: un’unica sala con a lato il bancone del bar e, dopo le recenti disposizioni causa Covid 19, 5 tavoli per un totale di una ventina di coperti o poco più; da una vetrata si gode di una meravigliosa vista sul massiccio del Monte Rosa. Consigliatissima la prenotazione.Da quattro anni ad essersi imbarcati in questa avventura, una giovane coppia, Francesca e Davide (rispettivamente laureati in psicologia e in biotecnologia), torinesi che hanno deciso di cambiare radicalmente vita.
Spinti da una grande passione per la cucina Davide è lo Chef ed è sempre rinchiuso in cucina al piano inferiore: Francesca si occupa della sala, accogliendo i clienti con simpatia e cordialità e spiegando in ogni dettaglio i piatti, materie prime, zona di produzione dei prodotti e dei vini. Il menù è ristretto, le voci non sono molte (bonus) e rispecchiano i piatti della tradizione della Valle: pane e dolci rigorosamente fatti in casa.
Fuori carta c’è quasi sempre il piatto del giorno: oggi gnocchi, sempre fatti in casa, al Bleu d’Aosta (12 euro): delicati e squisiti ….. una vera bontà. Ottime anche le crespelle alla Valdostana (10 euro) e la polenta concia (, della quale sono particolarmente goloso, e che per accontentarmi Francesca ha provveduto a servirmene una mezza porzione “di assaggio”: per concludere un delizioso cramble di mele con panna (6,50 euro, fatta in casa e strepitosa) e una panna cotta con riduzione di pesca notevole (5,50 euro).
Abbiamo accompagnato il tutto con due ottimi calici di vino: Chambave Muscat e Torrette.Detto della cucina, aggiungo solo che è di alto livello con materie prime di ottima qualità e di prima scelta: prezzi non popolari ma giustificati dagli ottimi prodotti lavorati. Detto di Davide che se ne sta rintanato in “cantina”, pardon in cucina (da solo, quindi “chapeau”) e che sforna i deliziosi piatti che, tramite un montavivande, invia in sala: parliamo di Francesca che risulta essere di una gentilezza fuori dal comune (merce rara in Valle) e che con passione e professionalità vi seguirà passo dopo passo illustrandovi il vostro percorso gastronomico.Insomma due giovani che hanno fatto loro un sogno e una scelta di vita: il successo che incontrano è frutto di tanta passione e di tanto lavoro che poi traspare evidente nei piatti che giungono ai tavoli.
Lo raccomando vivamente, faccio i complimenti agli squisiti padroni di casa e, alla prima occasione torneremo sicuramente all’ Hirsch Stube.
Sempre aperto (in alcuni periodi chiuso il martedì)
Visitato il 11/08/2020 a pranzo
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