Mike
BONGIORNO “un ricordo” - Milano
Rivive in un’Asta la storia di un “mito” della Televisione.
L’Asta organizzata dalla
Fondazione Bongiorno, il cui ricavato verrà utilizzato per riqualificare
quella che diventerà “piazza Allegria”, a Gratosoglio, è stato un modo per fare
rivivere, attraverso diversi suoi oggetti, quello che è stato un vero e proprio
“mito” della Televisione: l’amico Fabio Fazio, battitore d'eccezione.
Ammirare gli oggetti esposti
all’anteprima dell’ Asta è stato come rivivere un pezzo di storia d’Italia. Ed
è anche un po’ ritrovarsi al fianco Mike, in quel suo studio maestoso con i
mobili di ciliegio, fra teiere d’argento, poltrone stile impero e statue in
alabastro. Niente di gozzaniano, niente «buone cose di pessimo gusto»: anzi, tutto
grandioso. E’ invece nell’impressionante collezione di memorabilia, qui sì, un
po’ Loreto impagliato e busto d’Alfieri, che si ritrova l’uomo di tv tuffato
nel paese reale, l’uomo cui Umberto Eco dedicò la sua «Fenomenologia»,
un’analisi, scritta nel 1964, del perché piacesse tanto.
All’asta ci sono
svariate paia di suoi sci e c’è lui che scia sulla copertina della Domenica del
Corriere del 14 gennaio 1962, disegnata da Walter Molino; c’è la caricatura di
Giorgio Forattini per «La Stampa» dedicata a lui, con i potenti del mondo; ci
sono le foto con Fiorello: il tutù, i parrucconi da figli dei fiori; c’è lui
nel Presepe; c’è la maglia della Juventus con il suo nome; ci sono altre
magliette, di compleanno, di nazioni che lo omaggiano, come la Turchia dove era
amatissimo. C’è lui nel presepe, lui vestito da Batman, lui in una statua a
grandezza naturale.
Il pubblico lo ricorda così
vividamente perché Bongiorno non è la storia della tv, è la storia del costume
italiano: lui che era italoamericano, il nonno emigrato negli Usa dalla Sicilia
alla fine dell’Ottocento. Giovanissimo, lavora per una radio a New York, manda
alcune collaborazioni a «La Stampa», viene inviato in Italia, si avvicina alla
Rai. La tv arrivò il 3 gennaio 1954, e lui c’era già, con «Arrivi e partenze».
Quando presenta «Lascia o raddoppia», il gioco dilaga e contribuisce alla
diffusione dei televisori. Per il programma, tutto si fermava. Nasce
l’«allegria» del suo saluto-slogan, che adesso ispira l’attività della
fondazione. Nascono titoli mitici, uno su tutti, «Rischiatutto».
Dopo la Rai, arriva Mediaset,
con Silvio Berlusconi che lo chiama personalmente e gli offre una cifra
astronomica, così Mike raccontava, per presentare e vendere pubblicità, e Mike
era un grandissimo venditore. Nell’ultimo capitolo della sua vita, ci fu una
sorta di tormentato divorzio da Berlusconi. E Bongiorno, che non si sentiva più
abbastanza apprezzato, passa a Sky. Diventa amico di Fiorello, doveva fare un
programma che si sarebbe chiamato «Riskytutto». Ma è arrivato l’8 settembre
2009, e il «Riskytutto» è salito nel cielo con lui. Adesso, ci sta pensando
Fabio Fazio a riportarlo in vita.
L’Asta è stato un successo:
sono stati incassati 160mila
euro in totale. La fondazione Mike Bongiorno ha messo all’asta 426 lotti. Di
questi, ne sono stati venduti 314.
Per qualche ora, nel vedere
questi oggetti appartenuti al grande Mike, siamo tornati indietro negli
anni….ed è stato senza dubbio molto bello rivivere quel periodo.
Ancora una volta “ ALLEGRIA …!!!”
PS:-E, a distanza di qualche
giorno, l’inaugurazione tra i grattacieli di Porta Nuova di una via dedicata al
grande presentatore.
c/o Casa d’Aste ILPONTE
Palazzo Crivelli
via Pontaccio
MILANO
Asta il 20 ottobre 2015
Visitata il 18/10/2015
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