Trattoria Al Capolinea - Milano
Un tuffo nei ricordi del passato.
Vi
ricordate “il Capolinea”, chiamato così per essere stato metaforicamente
considerato l'approdo notturno finale (dopo concerti o sessioni di
registrazione) dei musicisti di jazz residenti o di passaggio a Milano ?
Lo
storico locale era situato lungo il Naviglio Grande, in via Ludovico il Moro
119 (vicino al capolinea del tram 19).
Fu
fondato nel 1968 da Giorgio Vanni, ex batterista toscano, con l'intento di
offrire una cucina di qualità insieme ad ottima musica, ed è stato chiuso nel
novembre del 1999, in seguito a problemi di varia natura, culminati in un
incendio. Dalla sua nascita divenne in breve tempo uno dei maggiori ritrovi
della musica jazz in Italia, un vero e proprio "tempio del jazz" di
respiro internazionale in cui hanno suonato i più famosi artisti italiani e
stranieri come Chet Baker, Dizzie Gillespie, Art Blakey, Joe Venuti, Chick
Corea, Gerry Mulligan, Woody Herman, Steve Lacy, Vinnie Colaiuta, Tullio de
Piscopo, Enrico Rava, Larry Nocella, Mario Rusca, Tony Scott, Franco e Stefano
Cerri, Gianni Basso e molti altri.
Era
dotato di un ampio palco che spesso veniva utilizzato per registrare dischi dal
vivo. Tra i tanti, si ricordano At Capolinea di Chet Baker (Red Records, 1984)
e l'album Capolinea del Banco del Mutuo Soccorso (Ricordi, 1979).
Frequentato
da un pubblico eterogeneo, il Capolinea, più che un locale, era "il
ritrovo" a Milano per amanti del jazz e musicisti, tappa fissa per ogni
artista che passava da Milano e dall'Italia. Non si contano le entusiasmanti
jam session, che si protraevano anche fino all'alba, davanti ad appassionati
che lasciavano il locale solo quando gli strumenti venivano riposti dai
musicisti nelle custodie.
Ebbene,
dopo questa lunga ma doverosa parentesi di storia, veniamo al locale che, prima
come “Isola Fiorita” e successivamente come “Al Capolinea”, un nipote del
fondatore del mitico locale ha cercato di riportare, almeno come nome, ai fasti dei tempi che furono.
L’attuale
trattoria, trasformata nel 2013 dalla celebre trasmissione “Cucine da Incubo”
condotta dallo Chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo, pratica una cucina schietta, semplice e di
tradizione: i prodotti provengono tutti da piccoli e selezionati produttori e
pertanto la materia prima è di buon livello.
Certo
la musica non c’è più anche se un piccolo palco è stato ricreato (tuttavia non
è difficile incontrare musicisti come Franz Di Cioccio, Rossana Casale, Francesco
Sarcina, Eugenio Finardi e altri ancora), e alle pareti diverse foto d’epoca ci
riportano al famoso locale: anche dei piatti consigliati dallo Chef
Cannavacciulo non vi è più traccia come pure dell'originale menù impresso su dischi di vinile ma, tuttavia, dopo la ristrutturazione del
locale anche la carta, sia come scelta che come qualità è più che accettabile.
Nel
nostro caso, dopo bruschetta e polpettina come benvenuto, una tagliata con
carciofi e dell’agnello lardato con salsa alla menta.
Vino
sfuso piemontese di ottima qualità, biscottini appena sfornati in
accompagnamento al caffè.
Accoglienza
premurosa e servizio semplice ma puntuale e preciso: si respira un’atmosfera
d’altri tempi….da autentica trattoria con, dal nostro tavolo, la vista dell’acqua verdastra del
Naviglio Grande, all’angolo tra la via Lombardini e la Ripa.
Insomma,
per rivivere emozioni antiche e per degustare una cucina che ricalca, nel bene
e nel male, la ruvida sostanza delle trattorie di qualche anno fa e cioè
semplice ma genuina.
Vale
sicuramente una visita per rivivere un’atmosfera d’altri tempi.
PS. Alcune foto sono tratte dalla rete.
Trattoria
Al Capolinea
Via Elia Lombardini n.1
Milano
Tel. 02 8940 2060
Chiuso la domenica e il martedì a cena
Visitata il 23/04/2017 a pranzo
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