Breuil-Cervinia - Valtournenche -AO-
Poco a monte del capoluogo, a fianco della strada che sale a Cervinia, c’è un geosito spettacolare che vale una sosta, il Gouffre des Busserailles. Si tratta di una sorta di grotta, lunga un centinaio di metri, scavata dal torrente subglaciale. E’ un luogo davvero suggestivo, esplorato dalle guide della Valtournenche già nel 1865, e sistemato sin da allora per un suo utilizzo turistico. Ingresso a pagamento.
Valtournenche.
Perché così tanti nomi dell’alpinismo mondiale? Perché Valtournenche è ai piedi del Cervino, la “montagna più bella del mondo”, dicono i “Valtournains”. E, come diceva l’Abbé Gorret, “per un Valtournain, Valtournenche è il centro del mondo”. Da questo stretto legame degli abitanti con il loro paese deriva una cura del territorio esemplare: dagli alpeggi, ai pascoli, ai vecchi rascards di legno e pietra. E in realtà il Cervino è davvero una montagna stupenda e le persone del luogo fanno di tutto per valorizzarlo ed offrire ai loro ospiti un’accoglienza indimenticabile. È sufficiente visitare Valtournenche per averne la conferma.
Vi si possono ammirare inoltre la Chiesa parrocchiale di Sant‘Antonio. Ben visibile dalla maggior parte delle frazioni per il suo campanile che svetta sul paesaggio circostante, l’edificio religioso risale al XV secolo, poi ricostruito a metà ‘800 e la Maison de l’alpage. Allestito in un grande rascard secentesco, che ospita anche l’Ufficio del turismo, questo museo promuove la conoscenza della vita dell’alpeggio e dei suoi prodotti, attraverso visite guidate all’esposizione ed eventi. Tornando nella piazzetta e alzando gli occhi in direzione della parete rocciosa davanti al municipio, in estate si possono vedere alpinisti che si cimentano su una via ferrata. Alpinismo quindi, ma anche escursionismo: poco oltre la via ferrata, ad esempio, si accede ad una bella passeggiata in piano adatta ai bambini oppure si può salire fino al Lago di Cignana e al rifugio Perucca-Vuillermoz. Valtournenche è letteralmente piena di sentieri, per tutti i livelli.
Volgendo lo sguardo verso l’impetuoso torrente Marmore – che qualche km più a monte scava il celebre Gouffre des Busserailles, un lungo e profondo orrido – si potrà vedere il cavo di un impianto di risalita. È la telecabina “Valtournenche-Salette” – in funzione anche in estate per gli escursionisti – che dà accesso al comprensorio sciistico. Partendo sempre dalla piazzetta, in un paio d’ore di salita a piedi, si arriva a Cheneil, grazioso villaggio senza auto, da cui si gode di una splendida vista sul Cervino, in un ambiente naturale di grande fascino, tra fitti boschi, rododendri e pascoli in fiore. Il villaggio di Cheneil può essere raggiunto anche arrivando in auto alla frazione Barmaz, in una ventina di minuti a piedi o con un ascensore inclinato. Sempre dalla piazzetta, guardando a valle si potrà notare un laghetto: si tratta del Lago di Maën, piacevole angolo di natura e relax sia in estate sia in inverno. A Valtournenche, gli appassionati degli sport invernali possono scatenarsi nel vasto comprensorio per lo sci di discesa, su 53 km di piste, di vari livelli, che diventano 200 in totale, grazie al collegamento con le piste di Breuil-Cervinia e di Zermatt, in Svizzera.
Vale la sosta salendo o scendendo da Cervinia.
Ps. Alcune foto sono tratte dalla rete.
(Valle d'Aosta)
Visitato il 13/08/2021
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