Murales a Milano - Milano -MI-
La città diventa un museo a cielo aperto.
Il murales che porta a Milano un pezzo della Barcellona di Gaudì è solo l’ultimo di una serie di “opere” spuntate come funghi in ogni angolo della metropoli meneghina. Un palazzo che sembra uscito direttamente da una fiaba. Non stiamo parlando di Casa Batllò e non siamo sul Passeig de Gràcia a Barcellona, ma a Milano, per la precisione in corso di porta Romana 113, dove l'artista Cheone ha creato un meraviglioso murales che ricorda gli iconici edifici dell'architetto spagnolo Antoni Gaudí.
Già apprezzatissima da chi l'ha vista passando in zona, l'opera di street art, si presenta come un enorme trompe l'oeil che sembra calare l'osservatore in un fumetto dove non vigono le leggi della fisica: finestre, balconi e architravi hanno linee curve, quasi il palazzo si stesse sciogliendo. Muri che diventano opere d’arte e quartieri che si trasformano in musei a cielo aperto. Milano negli ultimi anni ha conquistato di diritto un posto d’onore nella Street Art mondiale. Un po’ in ritardo rispetto al resto del mondo l’Italia ha iniziato ad amare e apprezzare la Street Art. Spesso portatrici di denunce e messaggi sociali i murales hanno smesso di essere dei muri imbrattati e sono finalmente riconosciute come delle vere opere d’arte che riqualificato quartieri abbandonati richiamando artisti conosciuti in tutta Italia e oltre per realizzare le loro stupende e colorate opere. E Milano risponde “presente” a quest’appello.
Da zona Crocetta (via Plinio e Piazza
Cardinal Ferrari) dove potrai ammirare le bellissime opere di Pao,
Orticanoodles e Ivan realizzate in occasione dei 140 anni dell’Istituto
ortopedico Gaetano Pini ci si può spostare in Corso di Porta Ticinese passando
per Via De Amicis dove puoi trovare due Energy Box, progetto dedicato all’arte
urbana realizzato nel 2015 nato da un’idea dell’artista Davide Atomo
Tinelli. Siamo nei pressi delle Colonne
di San Lorenzo dove campeggiano i murales del progetto “Milano Street History”
che raccontano due millenni di storia della città.
E, attraverso i murales si scoprono
angoli nascosti, vie secondarie, angoli verdi della città. Pensavi davvero di
conoscere bene i Navigli?
Da via Conchetta, percorrendo parte del Naviglio Pavese, via Gola, via Magolfa dove si trova la Casa di Alda Merini, per poi dirigersi verso il Naviglio Grande e si concluderà in via San Cristoforo dove si trovano i bellissimi murales di Valentina, protagonista del noto fumetto di Guido Crepax, realizzati dall’associazione We Run the Street. Conosci la zona Monumentale? Chissà quante volte sei passata/o di qui e non ti sei soffermato a guardarti intorno. Ecco, partendo da qui dove si trova il bellissimo Cimitero Monumentale e proseguendo verso via Procaccini e poi via Cesariano. Sai che questa zona un tempo si chiamava “Borgo degli ortolani“? Chissà come mai…. Lungo il percorso si incontrano diverse opere di urban art di noti artisti come Pao, Nais, Orticanoodles, Ivan, sia recenti che di vecchia data e scopriremo luoghi e angoli nascosti.
E, in una delle periferie più suggestive
e colorate di Milano, l’ Ortica, un quartiere che mantiene ancora la dimensione
di paese e che negli ultimi anni si è trasformato in un enorme museo a cielo
aperto. Si chiama “Orme. Ortica memoria” il progetto che, partito nel 2017 ha
portato bellezza e colore in questa periferia. 12 muri che raccontano la storia
del Novecento italiano e al tempo stesso ci fanno scoprire curiosità storiche
del quartiere e della nostra città. Tutti i murales portano la firma degli
Orticanoodles, noti artisti nel panorama italiano e internazionale. L’obiettivo è portare un po’ di centro nelle
periferie offrendo l’opportunità ai cittadini di sentirsi parte attiva della
città.
Insomma, un modo diverso di vedere la
città, camminando, scoprendo luoghi insoliti, scoprendo angoli sconosciuti e
resi interessanti da queste vere e proprie opere d’ arte.
Murales a Milano
Milano -MI-
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