Valerio Massimo Visintin presenta il libro: "Dietro le stelle. Il lato oscuro della ristorazione italiana", Milano -MI-
Un libro fondamentale per chi si approccia al mondo della ristorazione con spirito critico.
Lo
ammetto: per me Massimo Valerio Visintin resta un mito tra i critici
gastronomici; leggo quasi tutte le sue recensioni e divagazioni sul tema
gastronomico …… primo perché mi sembrano oneste e realistice e secondo perché è
uno che sa scrivere.
Mi è
capitato più di una volta di seguire i suoi consigli e ho visitato parecchi
locali recensiti e mi sembra, come esperienza personale, che quello che dice
rispecchia la realtà.
Dietro le passerelle televisive dei grandi chef e il successo internazionale delle insegne più famose si nasconde un mondo in crisi permanente, dove le aperture di nuovi locali sono spesso sintomo d'improvvisazione e ambizioni velleitarie, se non addirittura di interessi malavitosi; dove chef, giornalisti, food blogger e influencer di ogni tipo sono i protagonisti di un sistema fondato sul libero scambio di favori, che coinvolge sponsor e mezzi d'informazione, relegando la critica gastronomica a megafono degli uffici stampa; dove, più in generale, si è smarrita la regola deontologica per cui «si cucina a beneficio dei clienti, si scrive al servizio dei lettori».
Ma a
ben pensarci, molto di più secondo Visintin: in un paese che non pensa altro
che a ruminare e a mangiare, con le città assediate da proposte di cibo, con
questi coglioni degli italiani che invece di andare a mostre, concerti e cinema
si travagliano fra Poke finanziati dai narcotrafficanti, Sushi sostenuto dalla
Yacuza, Pizza lievitata e fermentata dalla Camorra. Insomma l’incipit del libro
è tragico. Verremo tutti trasformati in statue di sale. Maldon benitenso.
Per
fortuna a un certo punto il valente Visintin scrive e ripete anche durante la
presentazione: “Naturalmente, esistono sane eccezioni: ogni tanto lo ripeto,
per evitare che la minoranza silenziosa
delle brave persone si armi di pietre e mi prenda a bersaglio”.
Nel
libro, infatti, il critico del Corriere della Sera non si tira indietro e tira
sassate contro “conflitti d’interessi, nepotismi, bustarelle, regali
sottobanco, marketing in maschera, barbarie grammaticali, bugie, commenti
cretini“.
Ci finisce
sotto, come sempre, “la guida dei gommisti”, che sarebbe la Michelin; Identità
golose, “il carrozzone che ha inventato e pasciuto la mitologia dei cuochi, con
il suo ideologo Paolo Marchi“; gli chef che benedicono l’acqua come Pietro
Leeman; giornalisti come Cristina Viggè e Niccolò Vecchia; “il piccolo Cesare”
della guida dell’Espresso Enzo Vizzari; i deliri linguistici di Andrea
Griffagnini del Gambero Rosso; Gualtiero Marchesi, “che non fu per niente un
genio” e che non gli “consentiva” di criticarlo. Non contento, Visintin se la
prende con la Nestlè, paladina dell’alta cucina con la guida Michelin e non
immune da colpe sull’italian sound e altro; massacra gli Ambasciatori del
gusto, quel “tomone trabocchevole di rèclame” che è la guida dell’Espresso, e
infierisce perfino sul mite Marco Bolasco, che pensava fosse un “libero
pensatore” e invece è un “pensatore apolide”, reo di avere stipulato, insieme a
Giunti, una partnership con Identità golose.
Il
sospetto viene anche per il reiterato sostegno a Tripadvisor. Visintin lo
difende da sempre e insiste ancora oggi: “Ho letto invettive, accuse di brogli
e di infamie. Le malefatte della nostra categoria, vivacemente popolata da
guitti e da cialtroni, erano marachelle puerili a confronto della ferocia del
malvagio Trip”. Che per l’autore è invece uno specchio piuttosto fedele, come
ha spiegato a Rolling Stones: “Tripavisor è l’unico modo per avere una visione
d’insieme. Scartando le recensioni più estreme, sia in positivo che in
negativo, si può arrivare vicini alla verità“.
Ps. Ma il volto di Visintin chi lo conosce?
Penso solo i taxisti che lo scorazzano a destra e a manca in occasione di
interventi, presentazioni o interviste.
Chiederò
a qualche conducente di Taxi e a seguire farò un identikit.
Valerio Massimo
Incontro organizzato all'interno della
manifestazione culturale Bookcity 2022
c/o Mondadori Megastore - Piazza Duomo
20121 Milano -MI-
Incontro del 20/11/2022
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