Riapertura Teatro LIRICO Giorgio Gaber con Ale e Franz, Milano -MI-
Il Teatro Lirico di Milano riparte con il tutto esaurito per Ale e Franz.
Con
l’Open day di sabato 18 e domenica 19 dicembre 2021 (oltre 10.000 visitatori)
il Teatro Lirico di Milano (che nasce nel 1776 per mano del Piermarini) e oggi
intitolato a Giorgio Gaber è tornato ufficialmente in scena. Dopo una sosta
forzata durata 22 anni, uno dei luoghi simbolo della cultura e dello spettacolo
milanese e italiano è nuovamente protagonista. (Qui il post dei lavori durante il restauro)
Il teatro, rinnovato attraverso innovazioni tecnologiche di ultima generazione, può ospitare 1.400 posti a sedere: 700 in platea, 110 palchetti e 590 tra galleria e balconata. Un bar bellissimo al foyer del primo piano, con tutti i marmi “recuperati" e al più presto aprirà anche un grande ristorante panoramico che sl momento "è chiuso. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di persone, di tutte le età, con un programma molto ricco e vario che spazia dalla prosa alla lirica fino alla commedia e al jazz passando anche dai concerti di musica leggera.
La
trama dello spettacolo si snoda in tre lunghi sketch che animano il
palcoscenico. Nel primo, un uomo ossessionato dal politically correct,
dall’attenzione ai problemi ambientali e dalla comunicazione sempre più
governata dagli algoritmi che ci spiano sul web, rimprovera uno sconosciuto,
come lui presente alla fermata dell’autobus. La colpa di quest’ultimo è quella
di mangiare un tramezzino avvolto nella plastica: nell’era di Greta Thunberg
questo è un oltraggio alla natura almeno quanto diventa scorretto accettare che
Biancaneve venga baciata da un principe mentre è incosciente. Guai, poi, nel
2021, a insinuare che la bella ragazza vivesse con sette nani e fosse
necessariamente donna: bisognerebbe aprire la mente a nuove ipotesi. Peccato
che, alla fine, queste utopie si rivelano impossibili persino per il suo stesso
promotore, che deve ammettere le proprie fragilità rispetto ai meccanismi della
società odierna.
Nel
secondo sketch, due cinquantenni si ritrovano insieme su una panchina.
L’incontro non è casuale: entrambi hanno avuto ricevuto un appuntamento alla
stessa ora dalla medesima donna. Alice è la figlia di uno dei due, nonché
fidanzata dell’altro. La complicità tra i due uomini, che pur tra qualche differenza
caratteriale sembrano condividere vari modi di interpretare la vita, si rompe
quando scoprono di essere tra loro suocero e genero. Improvvisamente tutti i
buoni propositi vengono meno, ma qualche confidenza nel frattempo tra i due è
emersa. Tutto diventa quindi più complicato dovendolo nascondere all’ignara
Alice, che ha appena scoperto di diventare una sorella maggiore, ma ancora non
sa che forse saranno i fratellini saranno due. E non perché siano gemelli…
Il terzo sketch vede protagonisti due anziani che si incontrano al bar per scrivere una lettera di protesta al Presidente della Repubblica in quanto uno dei due è stato richiamato al servizio militare. Tra ricordi bellici e amnesie dovute all’età, solo alla fine scoprono che il richiamo di cui si parla è quello del terzo vaccino.
LA
MORALE
Potremmo stare per ore a elencare le contraddizioni di questa società e i suoi errori morali, ormai quello di cercare il pelo nell’uovo nelle azioni altrui è diventato uno sport nazionale anche fin troppo facile. D’altronde stare al passo di questo politically correct in continua evoluzione è difficile: dopo le battaglie sull’inquinamento della plastica, tra poco tempo inventeranno qualcosa di nuovo. Facile fare i moralisti ma ma, quando tocca a noi essere chiamati a rispettare certi canoni, il punto di vista cambia in fretta. Persino il rispetto è pronto a scomparire, meglio cantarci sopra come fanno Ale e Franz.
IL
COMMENTO
Sketch lunghi ma dai ritmi serrati: se non si sono fatti gli addominali questa settimana non c’è problema, perché per due ore si ride abbondantemente in Comincium. Lo spettacolo è organizzato perfettamente in ogni suo dettaglio senza lasciare nulla al caso. Cinque canzoni intervallano i momenti comici, omaggiando i grandi artisti milanesi: Una fetta di limone, La libertà, E la vita la vita, Ma Mì, Parlare con i limoni. Servono a descrivere la situazione finale degli sketch ma anche a spezzare adeguatamente i tempi dettati da due attori che si conoscono a memoria e sanno andare persino oltre problemi tecnici sempre in agguato.
IL TOP
Non se la prenda nessuno, ma Ale e Franz confermano di essere la migliore coppia comica in circolazione, senza alcun bisogno di ricorrere a tormentoni. Nel pubblico ad applaudire al debutto, anche il capocomico di Zelig, Claudio Bisio. Sul palcoscenico, a suonare per i due che, pur non essendo cantanti, se la cavano egregiamente anche nello stile interpretativo, alcuni tra i migliori musicisti sulla piazza. Non a caso quasi tutti appartenenti alla band che per anni ha accompagnato Enrico Ruggeri. Luigi Schiavone, nel suo inconfondibile aplomb, è senza appello il più grande chitarrista italiano. Il pubblico insomma assiste a un grande spettacolo sotto ogni forma d’arte.
LA SORPRESA
Alice Grasso non è proprio una sorpresa nel mondo del teatro: l’attrice monzese ha già un importante passato come protagonista di Priscilla, la regina del deserto. Quello che non si poteva immaginare, però, è la sua straordinaria verve e la capacità di inserirsi perfettamente tra le battute del duo più affiatato di sempre. Attrice e cantante con una voce incredibile, in grado di impreziosire ancor di più i brani di “mostri sacri” della canzone. Talenti così meritano palcoscenici importanti e, per fortuna, ogni tanto possiamo riscontrare che ciò accade: essere alla prima assoluta del nuovo Teatro Lirico Giorgio Gaber è un’emozione anche per il pubblico, figurarsi per gli attori. E mentre la platea lascia la sala (riempita completamente anche nel loggione), è proprio la voce del Signor G a salutare il pubblico con un disco che riecheggia una sua canzone. Un bel modo per cominciare questa nuova avventura, che sarebbe davvero bello potesse restare un’abitudine.
CONCLUSIONE
Lo spettacolo ha debuttato il 22 dicembre e resterà al Lirico fino al 9 di gennaio 2022.
Due ore e mezzo di allegria e spensieratezza che è quello che in questo momento serve
di più con le notizie che arrivano dall'Italia e dall'estero.
Bravissimi
TUTTI……….!!!!!!!
Via Larga n.14
20122 Milano -MI-
Visitato il 26/12/2021
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