“Happy Natale,
Happy Panettone” 2021, Milano -MI-
Un weekend con gli “Artisti del Panettone”.
Sabato 11 e domenica 12 dicembre, il
weekend più gustoso per Milano, si è svolta la manifestazione “Happy Natale
Happy Panettone” 2021 e Artisti del Panettone, la due giorni dedicata alla
cultura e alla valorizzazione del panettone artigianale.
“Happy Natale Happy Panettone” ha ospitato
la fase conclusiva del concorso “Artisti del Panettone” con un gran finale che
si è tenuto domenica 12 dicembre alle ore 11:30 con la presenza dello chef
Alessandro Borghese e di Giulia Salemi che, alla presenza delle istituzioni, hanno
proclamato il vincitore dell’edizione 2021. Partecipano 13 pasticceri
provenienti da ogni parte d’Italia. La squadra, capitanata da Vincenzo Santoro
– Pasticceria La Martesana, vincitore dell’edizione 2020, era composta da:
Luigi Biasetto, Paolo Sacchetti, Salvatore De Riso, Andrea Tortora, Vincenzo
Tiri, Maurizio Bonanomi, Andrea Besuschio, Lucca Cantarin, Stefano Laghi, i
fratelli Giuseppe e Prisco Pepe, Carmen Vecchione, Francesco Borioli del
Laboratorio Infermentum e Mattia Premoli,ai quali si aggiunge il primo
classificato della “hit” de “La Gazzetta dello Sport” dei migliori panettoni
italiani. Nel cortile di Palazzo Bovara
si poteva inoltre acquistare, attraverso il quality delivery partner cosaporto.it,
una selezione dei panettoni in gara preparati dai Maestri Pasticceri.
In attesa dell’edizione del prossimo anno Buon Panettone a tutti magari accompagnato da Un flute di Asti Spumante, uno degli sponsor della bella e riuscita Manifestazione.
I Maestri Pasticceri presenti:
1-Luigi Biasetto è un celebre pasticcere italiano, nato a Bruxelles ma di origine venete. Attualmente è proprietario di due pasticcerie omonime, la Pasticceria Biasetto di Padova, aperta nel 1998, e quella di Bruxelles, aperta nel 2008.
2-Maurizio Bonanomi è un artista della pasta lievitata, proprietario della Pasticceria Merlo di Pioltello a pochi chilometri da Milano. Brianzolo di Albavilla (Como), Bonanomi da cinque anni smonta e rimonta il suo panettone per fare sempre meglio. E questo rigore lo si ritrova tutto nei suoi meravigliosi panettoni, un inno all’artigianalità più vera.
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4-Per Cantarin tutto ebbe inizio per caso, dopo il diploma come cameriere di sala all'alberghiero di Castelfranco Veneto, si interessa sempre più all'affascinante mondo della pasticceria.
5-I pasticceri, stimolati dalla conduttrice ad esporre la loro personale visione della pasticceria, durante la preparazione del dolce forniranno spunti e curiosità dolciarie e soprattutto indicazioni e suggerimenti per la realizzazione del dolce a casa (nella foto Giorgio Facchinetti, flair bartender).
6-La carriera di Stefano Laghi è strutturata su un articolato percorso formativo e su una miscellanea di importanti esperienze professionali che l’hanno condotto a conseguire una preparazione a 360°. Vuole essere chiamato Formatore perché quella di formare i professionisti di questo settore è la molla che muove il suo cammino, sempre alla ricerca delle vie ideali per spiegare l’arte della pasticceria.
7-Alfonso Pepe si affaccia nel mondo della pasticceria con esperienze professionali in località turistiche d’Italia. Un mondo a cui sente subito di appartenere perfezionandosi sempre più frequentando scuole prestigiose quali l’Etoile e Cast Alimenti.
8-Paolo Sacchetti è stato medaglia d’oro per la miglior torta primaverile (il Fagottino), nel 1998 decorato per la miglior monoporzione (Pesca e Pera), nel 1999 per la miglior tartina. Nel 2005 è stato riconosciuto come eccellenza nella creazione della pasta sfoglia, per la quale ancora oggi è maestro indiscusso.
9-Vincenzo Tiri, classe 1981, è uno tra i maggiori lievitisti italiani. Figlio d’arte, cresce nel laboratorio di famiglia tra lievito madre, farina, uova burro e zucchero e sin da piccolo si avvicina all’arte della lievitazione seguendo le orme dei suoi più grandi maestri: nonno Vincenzo e papà Michele.
10-Figlio di pasticceri alla quarta generazione e con un forte curriculum internazionale alle spalle - da Parigi a Londra, da Singapore a Venezia - Andrea Tortora è stato per anni alla guida della pasticceria del ristorante St. Hubertus, conseguendo nel 2018 la terza stella Michelin come chef pasticcere.
11-Determinata e preparatissima, Carmen Vecchione ha fondato il suo Dolciarte e ne ha fatto una piccola mecca per i golosi. Celeberrimi i suoi panettoni tra cui il Panramata, con cipolla ramata di Montoro.
12-All’arte pasticciera Andrea Besuschio si avvicina tardi, considerando che la pasticceria è l’attività della sua famiglia dal 1845. Quando fa il suo ingresso in azienda ha 21 anni e il suo primo ruolo è nel ramo commerciale, forte dei suoi studi in ragioneria. Solo 7 anni dopo sente il desiderio di entrare in laboratorio.
13-Dalla Costiera Amalfitana, Sal De Riso con i suoi dolci innovativi ha raggiunto ogni angolo del globo. Si chiama Salvatore De Riso ma tutti lo conoscono semplicemente come Sal, tanto che di questa abbreviazione ne ha fatto il suo brand.
14-La storia di Vincenzo Santoro inizia in Puglia, ma è a Milano che entra nel vivo. La città meneghina lo accoglie a braccia aperte e gli dà la possibilità di diventare qualcuno nell’arte bianca: sarà tra i maestri del panettone e dalla sua pasticceria usciranno grandi talenti, destinati a farsi un nome nel panorama mondiale.
Ps. Due parole su Palazzo Bovara.
Palazzo Bovara, per esteso Palazzo Bovara
Busca Benni, è uno storico palazzo milanese della seconda metà del 1700,
diventato famoso per aver ospitato la sede dell’ ambasciata francese durante il
periodo napoleonico. Si trova in pieno centro storico della città in corso
Venezia 51.
Nell’edificio abitò lo Stendhal,
sottotenente del 6° Dragoni, nell’anno 1800.
Il palazzo subì alcuni danni durante i bombardamenti del 1943. Venne restaurato a cura dell’architetto Portaluppi. A proposito di Stendhal, al secolo Henry Beyle, francese di Grenoble, lo stesso Giacomo Bascapé così dice ne “I Palazzi della vecchia Milano”: “Lo Stendhal capitò a Palazzo Bovara tenentino diciassettenne dell’armata napoleonica, nel 1800 e si entusiasmò tanto della città che non ebbe pace finché non ritornò, per breve tempo nel 1811, e poi definitivamente nel 1813”. Seguiamo il palazzo nel tempo: la casa bovara dell’Ambasciata di Francia diviene poi casa Camozzi e, ancora, casa Dal Pozzo; poi, ed è forse l’appellativo più suggestivo, Cuttica di Cassine per nominare quindi palazzo Busca e infine, in epoca fascista, palazzo Benni, dal nome del ministro che lo acquistò e modificò su progetto dell’architetto della Noce. L’architetto intervenne rifacendo i pavimenti, ora in legno intarsiato mentre quelli precedenti erano in “seminato” alla veneziana, la volta delle gallerie, l’atrio e lo scalone di rappresentanza, demolito e ricostruito in marmo.
Fu anche installato un ascensore di collegamento interno. Si arriva così al 26 marzo del 1995 quando l’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano ridona la primitiva unità a tutto il secondo piano, inaugurando la sede permanente del “Circolo del Commercio”. Il nuovo proprietario, che fin dall’inizio ha voluto fare di Palazzo Bovara la sede istituzionale della propria attività di rappresentanza, si apre ora alla prospettiva di farne la sede della propria volontà di essere uno dei protagonisti della cultura cittadina nell’ambito di quella rigogliosa “economia del terziario” che è costituita proprio dai comparti del commercio, del turismo e dei servizi.
c/o Palazzo Bovara
Circolo del Commercio
Corso Venezia n.51
20121 Milano -MI-
Visitata il 12/12/2021
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