Palazzo EDISON -Milano -
Grazie
alle giornate d’autunno del Fai organizzate il 13 e 14 ottobre, tra i vari
edifici visitabili, abbiamo optato per Palazzo EDISON, sito in Foro Buonaparte
nei pressi della stazione Cadorna delle Ferrovie Nord che raramente è aperto al
pubblico.
Dopo
un’ora e mezza di paziente attesa (nel
pomeriggio visite chiuse per l’attesa che raggiungeva le tre ore), eccoci
all’interno di questo sontuoso edificio
e, con l’ausilio di una guida che ne ha ripercorso la storia, ci
accingiamo ad iniziare la visita.
L’atrio
e il sontuoso ingresso rendono già l’idea della sontuosità dell’edificio: al
piano terreno una dinamo Edison, fà
bella mostra di se, in compagnia dei busti dei fondatori me di un affresco con
la mappa degli impianti e della rete di distribuzione dell’epoca.
All’interno
si possono ammirare splendidi pavimenti di marmo e decorazioni sui soffitti,
statue e balaustre in ferro battuto.
Qui
tra le varie sale spicca quella del Consiglio, oggi denominata "sala
fontana", perché al suo interno fa bella mostra di sé una fontana in marmo
che, oltre ad avere una funzione decorativa, serviva, grazie all'acqua emessa
dalle numerose bocchette, ad assorbire il fumo dei sigari e delle sigarette
fumate nel corso delle riunioni.
Sempre
al secondo piano del palazzo ecco che
possiamo ammirare le straordinarie
vetrate a forma di cupola della Sala degli Azionisti e della Sala degli
Analisti: due cupole quasi gemelle tra le più grandi al mondo. La difficoltà
maggiore nella loro creazione è consistita nella curvatura dei vetri, legati
con profili di piombo e rinforzati con l’acciaio secondo una tecnica di
lavorazione chiamata “tubages”.
Di
struttura imponente il palazzo è stato realizzato nel 1892 su progetto
dell’architetto Enrico Combi per la Società italiana per le strade ferrate del
Mediterraneo, dal 1923 l’edificio ospita la storica società elettrica milanese.
I
lavori di costruzione durano poco più di un anno e l’edificio di cinque piani
si sviluppa per ben 92 metri e mezzo di lunghezza. Il quinto piano è nascosto
da una finta balaustra e, sulla facciata, nella parte inferiore le finestre
sono decorate della parte superiore..
Dopo
la nazionalizzazione ferroviaria del 1905 la società resta nel settore per
molti anni grazie al controllo delle Ferrovie Nord Milano che perdura fino agli
anni Settanta. La sede di Foro Bonaparte viene però venduta nel 1923 e da
allora ospita il quartier generale della società Edison.
Breve
storia dell’Edison.
La
Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison viene costituita a
Milano nel 1884 per iniziativa di Giuseppe Colombo, ingegnere e imprenditore
milanese, nonché rettore del Politecnico. Con il Comitato per l’Applicazione
dell’energia elettrica in Italia Colombo aveva messo in funzione già nel 1883
la centrale elettrica nell’ex teatro Santa Radegonda con cui quell’anno aveva
illuminato la prima stagionale de La Scala. Le tre fasi della storia
dell’impresa fino al 1966 si identificano con i tre ingegneri che l’hanno
guidata. Con Carlo Esterle, fino alla prima guerra mondiale, la società
inaugura le prime centrali (Porta Volta, Paderno e Cornate d’Adda) e si
concentra sui servizi pubblici in città: illuminazione e tram. Giacinto Motta,
che guida la Edison dal 1918 al ’42 portandola ad essere la maggior società
italiana per capitalizzazione e il principale gruppo elettrico in Europa,
decide l’acquisto della sede di Foro Buonaparte. In seguito il palazzo è
interessato da diversi interventi di decorazione, restauro e sistemazione. Nel
1934, per il cinquantenario della Edison, viene aggiunto nell’atrio un affresco
con la mappa degli impianti e della rete di distribuzione. Il terzo
protagonista della storia della Edison è Giorgio Valerio, consigliere delegato nel
secondo dopoguerra e presidente dal 1965. La principale sfida affrontata da
Valerio riguarda la nazionalizzazione elettrica, lungamente dibattuta e
realizzata nel 1962. Con gli indennizzi ricevuti dallo Stato, la Edison
prosegue nell’opera di diversificazione avviata nel dopoguerra, fino a decidere
nel 1966 la fusione con la Montecatini, maggiore impresa chimica e mineraria in
Italia.
Dopo
la fusione, la nuova società (prima Montecatini Edison, poi dal 1969
Montedison) mantiene la propria sede in foro Bonaparte e viene diretta ancora
per alcuni anni dall’ing. Valerio.
Negli
anni Settanta Montedison entra nell’orbita dell’Eni e a fine anni Ottanta in
quella del gruppo Ferruzzi. Negli anni Novanta, in seguito al fallimento
dell’operazione Enimont e alla conseguente vicenda giudiziaria, la società
attraversa un periodo di crisi. Intanto, le attività elettriche della
Montedison venivano riunite dal 1979 nella Selm che nel 1991 assume la
denominazione di Edison. L’attività del gruppo riprende a concentrarsi nel
settore elettrico, liberalizzato nel 1999, e nel 2002 nasce la nuova capogruppo
Edison dalla fusione delle principali società operative (Montedison, Edison,
Sondel e Fiat Energia). Dal 2012 la società è integrata nelle attività del
gruppo multinazionale EDF.
Una
visita molto interessante tra arte, design e tecnologia: oggi nell’edificio
lavorano 800 dipendenti.
Alla
prossima apertura è uno di quei luoghi da non perdere.
Palazzo EDISON
Foro Buonaparte
n.31
20121 Milano -MI-
Tel. 02 62221
Visitato il 14/10/2018
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