Isola Madre - Lago Maggiore
– Stresa -VB-
Un prezioso gioiello
incastonato nelle acque del lago Maggiore.
« L'Isola Madre. È il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al
mondo. »
(Gustave Flaubert, 1845)
Devo
dire che, non abitando poi così distante dal lago Maggiore, le isole Borromee e
il lago in generale lo conosco piuttosto bene, tuttavia mi mancava la visita
all’ isola Madre.
L'Isola
Madre (in dialetto locale Isola Mader) è la più grande dell'arcipelago delle
Borromee sul Lago Maggiore. Larga 220 metri e lunga 330, l'isoletta è occupata
da alcune costruzioni e soprattutto da giardini. Anticamente era chiamata Isola
di San Vittore e successivamente Isola Maggiore.
La
visita comprende il bellissimo giardino all’ inglese dove si ammirano anche
pavoni e fagiani e il palazzo Borromeo con le sue sale riccamente arredate.
Ogni
angolo offre una vista mozzafiato sia dal giardino che dalle finestre del
palazzo.
Il
giardino botanico unico per le essenze vegetali rare ed originarie di ogni
parte del mondo qui conservate. Questo parco all’inglese regala viali
ombreggiati dove passeggiare e splendidi cannocchiali verso il lago dove
ammirare il panorama; tra i pendii verdi viene offerta al botanico un’ampia
materia di studio e al turista fioriture continue ed esuberanti frutto del
lavoro di mani sapienti.
Ogni
momento dell’anno permette di scoprire fioriture nuove e angoli nascosti del
giardino: dai boschetti di magnolie a quelli di bambù, dalle profumate pergole
di glicini alle spalliere di agrumi, dai parterre di camelie antiche fino alle
vasche traboccanti di ninfee o fior di loto.
Porcellane
e livree, dipinti di famiglia, arazzi e letti a baldacchino decorati con
sontuosi broccati compongono un affascinante affresco di vita cortese che non
mancherà di stupirvi. Il palazzo dell’isola Madre infatti, aperto al pubblico
nel 1978, è allestito con preziosi arredi provenienti da varie dimore della
Famiglia Borromeo che restituiscono un suggestivo itinerario attraverso
ambienti che ricalcano lo stile di vita del XVI e XVII secolo. Di particolare
bellezza il salotto veneziano con le pareti decorate a trompe l’oeil che
ricordano quelle di un gazebo fiorito. Imperdibile la sezione dedicata ai
teatrini delle marionette di casa Borromeo, le cui rappresentazioni, essenzialmente
destinate all’intrattenimento ed allo svago, coinvolsero dalla metà del XVII
secolo in poi, i membri della famiglia, gli amici e la stessa servitù. Dalle
grandi finestre al piano nobile infine l’affaccio sul golfo Borromeo con
l’isola Bella e l’isola Pescatori è così armonioso da far indugiare l’occhio di
fronte tanta bellezza.
Insomma
………. una gita imperdibile immersi tra storia e natura.
A seguire diverse foto che valgono più di mille parole.
Storia. (Tratta dalla rete)
Le
fonti storiche indicano che nella metà del IX secolo sull'isola è presente la
chiesa con abside a pianta quadra (edificio probabilmente costituente il
riferimento alla matrice di una macropieve verbanese dedicata a S: Vittore), un
cimitero (il cui ricordo si perpetua nella cosiddetta ‘scala dei morti'); non
si esclude che vi potesse sorgere anche un piccolo apprestamento militare, in
analogia e assonanza con il castrum di Sant'Angelo sito sull'Isolino di San
Giovanni. Per certo si sa che vi erano coltivazioni di ulivi, la cui produzione
veniva forse impiegata per usi sacri. A partire dal 1501 Lancillotto Borromeo,
uno dei cinque figli di Giovanni III e Cleofe Pio di Carpi, introduce
nell'isola le prime coltivazioni di agrumi fatti arrivare dalla Liguria insieme
con un giardiniere ("hortolano") che li accudisca; ordina la
costruzione di un primo nucleo della dimora gentilizia, che viene
successivamente ampliata in forma rinascimentale negli anni ottanta del
Cinquecento da Renato I Borromeo. Sono gli anni in cui si avvicendano nella
cura dei giardini gli esponenti di una dinastia di "hortolani", i
Della Torre, che risiederanno all'Isola Madre sino al primo Ottocento. A
partire circa dal 1823-1825, per decisione dei conti Giberto V e Vitaliano IX
Borromeo Arese, ad opera di Renato I, Giacomo e Francesco Rovelli, famiglia di
giardinieri originaria di Monza, pur preservando il bosco nella parte verso
Nord-Ovest dell'isola, i settori tenuti a frutteto vengono convertiti in
giardino romantico all'inglese, che ancora viene considerato tra i migliori
esempi di quest'arte in Italia
Monumenti:
-Palazzo
Borromeo (edificato nel XVI secolo sui resti della primitiva chiesa, cimitero -
e fors'anche castello - di S. Vittore) e relativo giardino all'inglese.
-Cappella
gentilizia del 1858 (al contrario di quella dell'Isola Bella, non contiene
cenotafi o monumenti funebri).
-Il
grande e scenografico giardino all'inglese di 8 ettari, progettato su un
precedente agrumeto, produttivo sino alla fine del Settecento. Famosa è la
"scala dei morti", che negli ultimi decenni è stata arricchita con
un'importante collezione di Wisteria (glicine).
Isola Madre
Isola Madre
28838 Stresa VB
Tel. +39 0323
933478
Sempre aperto.
Ingresso euro 13,00
Visitata il 09/08/2018
Nessun commento:
Posta un commento