Consigli di viaggio: Visita alla città di PARMA
Culturale e popolare, le due anime della città.
La
nebbia avvolge la pianura padana e rende il paesaggio ancora più affascinante.
Parma,
capoluogo di provincia emiliano con circa 170.000 abitanti, sorge al centro di
un’ampia e fertile pianura delimitata a Nord dal corso del Po e a Sud dalla
catena degli Appennini. La città è profondamente segnata, quasi tagliata in
due, dal torrente Parma, secco in estate ma soggetto a guizzi improvvisi con
l’arrivo delle piogge autunnali.
Parma-Centro,
a destra rispetto al corso del torrente, è il centro storico cittadino: qui ha
sede il Municipio, si possono ammirare il Duomo e il Battistero, ma è anche il
luogo dei negozi più eleganti e alla moda, dei locali affollati per l’aperitivo
e delle passeggiate del sabato pomeriggio.
L’Oltretorrente,
alla sinistra del torrente Parma, ha radici popolari: le sue vie si diramano
dall’asse centrale di Via D’Azeglio (che segue il corso della Via Emilia), tra
case strette addossate l’una all’altra. Un tempo popolato da botteghe e
personaggi caratteristici, è oggi un vivace quartiere multietnico.
I
punti di riferimento che delimitano il nucleo urbano “storico” sono le quattro
vecchie porte cittadine: Barriera Garibaldi a Nord; Barriera Bixio a Sud;
Barriera Santa Croce a Ovest; Barriera Repubblica a Est.
Parma
città d’arte
Parma
non assomiglia a nessuna delle tante belle città di media grandezza che
attirano i visitatori in Italia. Essa è città di aristocratiche tradizioni
culturali, ricca di monumenti insigni, di preziose opere d'arte e delle memorie
del suo passato di capitale, famosa nel nome dei suoi figli più illustri o
degli artisti che qui lasciarono importanti lavori - basti ricordare Benedetto
Antelami, il Correggio, il Parmigianino, il Bodoni, Bottesini, Verdi e
Toscanini. Molti furono anche i poeti, gli scrittori, i cineasti che ad essa si
ispirarono, primo fra tutti Stendhal che la sognò fantastica nelle pagine della
sua “Chartreuse”.
Ne
fanno una città unica le testimonianze - fra le massime - del suo grande
periodo artistico e le istituzioni di civiltà per cui la città fu illustre in
Europa, le signorie dei Farnese e dei Borbone, per cui Parma, nel XVIII secolo,
poteva essere definita “l'Atene d'Italia”, l’illuminato governo di Maria Luigia
d'Austria; la raffinatezza della vita sociale e il fervore di multiformi
interessi culturali; nonché il dinamico spirito imprenditoriale che si realizza
nelle sue aziende industriali e nel suo quartiere fieristico, il gusto
raffinato per la convivialità e - last but not least - la buona tavola che
nasce dai prodotti gloriosi della sua terra.
Parma
capitale della Musica
La
vocazione teatrale e musicale della città di Parma costituisce un unicum nella
pur ricca tradizione italiana: dal 1628, anno d’inaugurazione del “Gran
Teatro”, poi Teatro Farnese, fino alle stagioni di Verdi e di Toscanini e allo
straordinario sviluppo del Teatro Regio, la città si è imposta a livello
europeo come autentica capitale della musica e della scena. E’ nata così la
Fondazione Parma Capitale della Musica, con il compito di sostenere e
coordinare le attività delle istituzioni musicali parmigiane proiettandole su
uno scenario internazionale. La Fondazione opera per rinnovare e sviluppare il
protagonismo del Teatro Regio in campo operistico, implementare l’attività
sinfonica della Fondazione Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini a Parma, in
Italia e all’estero, e rafforzare l’impegno della Casa della Musica nei campi
della ricerca e della didattica. Di primaria importanza è inoltre la
collaborazione con l’Aga Khan Trust for Culture in un innovativo progetto per
la conoscenza e la diffusione delle tradizioni musicali dell’Oriente. Compiti
fondamentali della Fondazione sono la conservazione e lo sfruttamento delle ricchezze
architettoniche che Parma offre al teatro: dal Farnese al Regio al nuovo
Auditorium Paganini progettato da Renzo Piano. La Fondazione, istituita dal
Comune di Parma insieme ai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dei
Beni e delle Attività Culturali, si avvale del sostegno di Arcus Spa e della
collaborazione dell’Aga Khan Trust for Culture. Il rinnovamento della vita
musicale della città e la sua proiezione a livello internazionale non possono
che partire dalla valorizzazione della sua straordinaria tradizione: solo
attraverso il coordinamento e lo sviluppo delle prestigiose Istituzioni che
operano sul suo territorio Parma continuerà ad essere la Capitale della Musica
che è sempre stata.
Parma
capitale della poesia
Nel
mese di giugno la città ospita il Parma poesia festival. La manifestazione è
realizzata dal Comune di Parma e dalle altre strutture pubbliche cittadine.
Essa richiama decine di poeti da tutto il mondo, autori di grande popolarità e
nuove voci della poesia nazionale ed internazionale che presentano i loro
lavori letterari. Dopo il successo di pubblico e di critica della prima
edizione - anno 2005 - il Parma poesia festival vuole porsi come punto di
riferimento per la poesia nazionale ed internazionale e la città vuole offrire
al pubblico la possibilità di ampliare la conoscenza di luoghi e spazi, quali
piazze, teatri e giardini, non sempre inseriti negli itinerari turistici e
culturali di Parma, trasformandosi così in un grande palcoscenico naturale.
Parma
e la gastronomia
Parma
è soprattutto un attivo centro commerciale ed agricolo, famoso in tutto il
mondo per le sue fiorenti industrie alimentari. In effetti, il nome di Parma è
legato anche ad antiche e rinomate tradizioni culinarie, al gusto per il cibo
raffinato e di qualità intorno al quale si sono sviluppate grandi e piccole, ma
sempre pregiate, produzioni alimentari, che hanno travalicato i confini
nazionali grazie ai Consorzi di tutela del prodotto, come quello del Parmigiano
Reggiano. La vocazione alimentare della città si legge anche nella produzione
del Prosciutto crudo di Parma, la cui dolcezza nasce dall’aria delle colline
parmensi profumata dalle pinete della Versilia e dai castagneti, in quella dei
salumi di Felino, e ancora nella produzione del “Culatello” di Zibello, uno dei
migliori prodotti dell'intera tradizione salumiera parmense, che nasce solo
dalla parte più nobile e perfetta della coscia di maiali selezionati, e matura
per oltre 20 mesi in cantine con particolari e delicati microclimi in una
ristretta area della bassa parmense.
I
luoghi di interesse di Parma.
Ecco
a seguire una breve rassegna di cosa assolutamente non dovete perdervi a Parma:
• Il Duomo
La
costruzione storica più importante di Parma è costituita dal Duomo, un'opera
romanica che deve la sua fama alla splendida cupola affrescata da Correggio. La
cattedrale dedicata all'Assunta è stata costruita nel duecento e la cupola
dalla forma ottagonale fu una vera rivoluzione per quel tempo. Oltre alla
cupola ci sono altri affreschi bellissimi che la rendono una delle maggiori
costruzioni religiose rinascimentali. Tra le firme artistiche di pregio, oltre
al Correggio, ci sono Parmigianino e Antelami. Si trova in piazza Duomo,
accanto al Battistero e al palazzo Vescovile.
• Il Battistero
Di
fianco al Duomo si trova il Battistero, un'opera che rappresenta un punto
d'unione tra lo stile romanico e quello gotico. Il materiale utilizzato per la
costruzione di questo battistero è il marmo rosa di Verona: l'interno fu
decorato da Antelami. Si tratta di un'opera architettonica che può essere
datata nel XII secolo. All'interno del battistero gli elementi più noti sono
gli altorilievi di Antelami che raffigurano mesi, stagioni e segni zodiacali.
• Palazzo del Governatore
Uno
dei palazzi più rappresentativi di Parma è il palazzo del Governatore, situato
in piazza Garibaldi. E' stato costruito nel 13 secolo e anticamente era la sede
di mercanti e del Governatore. Oggi è un'importante sede di arte contemporanea
e moderna. Da ammirare la facciata, il campanile e l'orologio astronomico sul
campanile.
• Palazzo della Pilotta
Tra
il piazzale della Pace e il Lungoparma si trova questo importante palazzo
storico, chiamato "della pilotta" per la pelota basca, il gioco che i
soldati spagnoli erano soliti fare. La struttura è datata nel 1580, quando fu
costruito per volere del duca Ottavio Farnese. Al primo piano di questo palazzo
è stato costruito (a partire dal 1618) il Teatro Farnese, che domina l'ingresso
della Galleria Nazionale. In questo luogo d'arte sono conservati opere di
artisti importantissimi, del calibro di Tintoretto, Canaletto, Beato Angelico,
Cima da Conegliano, Leonardo da Vinci, Correggio, Parmigianino, Matteo Anselmi,
Guercino, Lanfranco, El Greco, dei Carracci.
• Le altre chiese
Tutte
le chiese di Parma meritano di essere visitate perché ognuna ha una propria
particolarità: si va dalla chiesa di San Giovanni Evangelista con i celebri
affreschi di Correggio al monastero benedettino di San Paolo (dove si trova la
famosa "Camera della Badessa" dello stesso Correggio), dalla Basilica
della Madonna della Steccata con la sua pianta a croce greca alla Chiesa di San
Vitale, una delle più antiche testimonianze di architettura religiosa costruite
nel bel centro medievale di Parma. Da non dimenticare, inoltre, la gotica
chiesa di San Francesco del Prato, la più lunga della città.
• Il quartiere di Oltretorrente
La
Parma Vecchia, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non corrisponde al
centro della città, quanto piuttosto al quartiere popolare di Oltretorrente, raggiungibile
attraversando il ponte di Mezzo. Si tratta di un bellissimo quartiere che vale
la pena di essere visitato per la sua bella chiesa, quella di S.S. Annunziata,
eretta nel 1566. Questo quartiere è chiamato anche Capo di Ponte e qui è
possibile ammirare la chiesa Santa Marie delle Grazie, con l'affresco di
Sebastiano Galeotti, l'Oratorio di Sant'Ilario, dedicato al patrono della
città, e l'antica chiesa di Santa Croce, datata nel 1210.
• Museo diocesano
Il
Museo diocesano è uno dei luoghi di culto per gli amanti dell'arte, e si trova
nel vicolo del Vescovado. E' definito un luogo della memoria storica perché le
opere presenti consentono di ripercorrere la storia della città di Parma, dal
tempo dei romani all'epoca medievale, soffermandosi principalmente sulla storia
episcopale, su quella della cattedrale e del battistero.
Pinacoteca Stuard
In
Borgo del Parmigianino 2 c'è questa bella galleria d'arte, con oltre 200 ricche
opere che richiamano la scuola toscana del Trecento e del Quattrocento, una
collezione che si deve a Giuseppe Stuard.
• Le mura
Le
mura della città di Parma non sono più visibili, ma la testimonianza della loro
esistenza è confermata dalla presenza di alcune antiche porte. Tra queste sono
ancora in piedi la Porta San Francesco (chiamata anche barriera Bixio), che ha
origini nel 1261 e indicava la direzione di Roma, la Porta Santa Croce diretta
verso Piacenza, Porta Nuova, diretta verso Genova e Porta San Barnaba, che si
affaccia verso il nord di Parma.
• Abbazia Cistercense di Valserena o
Certosa di Parma
A
poca distanza dal centro della città di Parma, immersa nel verde delle campagne
si trova questa abbazia, che è da tutti conosciuta come "la Certosa di
Parma" grazie alla fama resa celebre dal romanzo omonimo di Stendhal. In questa
chiesa trappista dalle absidi quadrate e dalla facciata settecentesca oggi è
situato il Centro Studi e Archivio della Comunicazione.
Siamo
nel pomeriggio e la nebbia diventa più fitta: la Certosa la intravediamo tra la
foschia e manca il tempo per una visita: il meteo consiglia di fare ritorno a
casa prima dell’ oscurità per evitare eventuali banchi fitti.
Sicuramente
una bella gita in un comprensorio affascinante dove poter ammirare arte,
cultura, ottima tavola e gastronomia di alto livello.
Consigli
utili:
Per
una colazione o un buon caffè in centro, Gran Caffè CAVOUR in via Cavour 30/b
Per cibo
e gastronomia, salumeria Rastelli in Str. della Repubblica, 54.
Per un
pranzo o una cena ad altissimo livello, ristorante AL TRAMEZZO in via Via A.
Del Bono n.5/b. ( 1 stella Michelin)
BUON
VIAGGIO….!!!!
Visitata il 27/12/2015
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