Casa Museo BAGATTI -
VALSECCHI - Milano
Fra le più importanti e meglio conservate
case museo d'Europa.
Il
Museo Bagatti Valsecchi è una dimora storica ubicata nel cuore del quartiere
Montenapoleone, al centro di Milano, nel palazzo denominato "Palazzo
Bagatti Valsecchi", acquistato dalla Regione Lombardia nel 1975. È fra le
più importanti e meglio conservate case museo d'Europa e fa parte da ottobre
2008 del circuito "Case Museo di Milano".
A
reggerla è una fondazione privata, voluta dagli eredi Bagatti Valsecchi nel
1974 per esporre al pubblico le collezioni d'arte rinascimentale e gli oggetti
d'arredo rinascimentale e neorinascimentale raccolti negli ultimi decenni del
XIX secolo dai fratelli Fausto e Giuseppe per arricchire la propria casa. È aperto
dal martedì alla domenica dalle ore 13 alle ore 17.45.
L'accoglienza
ai visitatori si avvale per ogni stanza del Museo di dettagliate schede mobili
redatte in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese, e di
schede mappa rivolte ai bambini per consentire loro di seguire un percorso
storico - artistico imparando giocando. È possibile prenotare visite
accompagnate da guide qualificate per bambini in italiano e per adulti in
italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Il
Museo Bagatti Valsecchi è gestito dalla Fondazione Bagatti Valsecchi – ONLUS,
ente di diritto privato di cui è presidente Pier Fausto Bagatti Valsecchi e che
vede, tra i componenti del Consiglio di Amministrazione anche Vittorio Sgarbi,
in rappresentanza della Regione Lombardia.
Storia
Fausto
e Giuseppe Bagatti Valsecchi, di Varedo, concepirono insieme il progetto di
costruire una dimora in cui abitare ispirata ai palazzi signorili del Quattro e
Cinquecento lombardo e di arredarla con oggetti d'arte rinascimentale. A questo
scopo venne ampliato il palazzo milanese di famiglia (attuale sede del Museo)
alla fine dell'Ottocento.
L'unicità
del progetto dei fratelli Bagatti Valsecchi stava nel voler creare un insieme
(in tedesco, un "Gesamtwerk") assolutamente armonico, in cui
l'edificio, le decorazioni fisse e i preziosi oggetti d'arte collezionati con
passione contribuissero in uguale misura alla fedeltà dell'ambientazione
rinascimentale tuttora imprescindibile dalle collezioni (tra cui, per esempio,
opere di Giovanni Bellini, Gentile Bellini, Giampietrino e Lorenzo di Niccolò).
La
cultura ottocentesca che si riflette nella casa di Fausto e Giuseppe Bagatti
Valsecchi era impegnata a ricercare nel passato l'ispirazione per le proprie
manifestazioni artistiche. I due fratelli però, discostandosi dalla strada più
battuta, non combinarono spunti attinti da epoche differenti. Piuttosto che
verso l'eclettismo, indirizzarono le loro preferenze a suggestioni e oggetti
del Rinascimento (v. Neorinascimento), in linea del resto con il programma
culturale varato dalla giovane monarchia sabauda all'indomani dell'Unità
d'Italia.
LE
STANZE
La
stretta coerenza tra casa e raccolte, tra stanze e opere d’arte in essa
contenute: questo è l’asse portante del rigoroso progetto collezionistico e
abitativo che, alla fine del XIX secolo, i nobili fratelli Fausto e Giuseppe
Bagatti Valsecchi perseguirono nella loro casa ispirata alle dimore signorili
del Cinquecento lombardo.
Per
il loro palazzo si avvalsero di numerose fonti di ispirazione, citarono e
rielaborarono esempi eccellenti al fine di creare un Rinascimento passato al
filtro delle sensibilità ottocentesca, dove di continuo affiora la cifra
Bagatti Valsecchi. La predilezione per tale epoca era peraltro in linea con il
programma culturale varato dalla monarchia sabauda all’indomani dell’Unità
d’Italia; proprio nel Rinascimento essa individuava il momento cui guardare per
la costruzione di una nuova arte nazionale, ingrediente indispensabile al
consolidamento di quell’identità comune di fatto ancora assai debole.
Nelle
stanze di casa Bagatti Valsecchi, sotto la vigile regia di Fausto e Giuseppe,
il Rinascimento prese corpo non solo attraverso l’allestimento di collezioni
quattro-cinquecentesche, ma anche tramite l’accurata e capillare sintonizzazione
stilistica, di cui fu oggetto sin nei suoi più minuti dettagli ogni ambiente
della casa. Negli arredi fissi furono inseriti frammenti d’epoca quali fregi
parietali, camini, elementi decorativi, soffitti lignei, mentre la pratica del
moderno rifacimento in stile intervenne a sanare le eventuali lacune presenti
entro la fitta trama delle ambientazioni.
Le
stanze di casa Bagatti Valsecchi divennero così luogo di cimento per una
nutrita schiera di abili artigiani lombardi. A loro spettò pure il compito di
trovare soluzioni adatte per inserire quanto di più à la page si rendeva
disponibile alle moderne esigenze di comfort domestico - dalla doccia al
lavandino ad acqua corrente - senza che tali inseriti andassero a turbare
l’unità stilistica degli ambienti. “Non v’è parte, anche secondaria, che non
sia antica o imitata dall’antico, per cui tutto riesce armonico e perfettamente
in stile”: così chiosava nel 1885 l’autorevole architetto Vespasiano
Paravicini, passando in rassegna le stanze di casa Bagatti Valsecchi.
Una
visita interessantissima e………..imperdibile.
NB. I cenni storici sono tratti dalla rete.
Casa Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù n. 5
Milano
Tel. (+39) 02 7600.6132
Visitato il 19/06/2016
Orari del Museo.
Il Museo è aperto da martedì a domenica
dalle ore 13.00 alle ore 17.45.
Nessun commento:
Posta un commento