18 febbraio 2019

527-Fondazione Memoriale Della Shoah -Milano-


Fondazione Memoriale Della Shoah -Milano-


Rivivere un periodo storico divenuto tristemente famoso.

Una visita al Memoriale della Shoa di Milano, dedicata al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia, serve a tutti per non dimenticare questo periodo storico divenuto tristemente famoso.
L’ area museale è ubicata sotto la stazione Centrale, a piano strada, di fronte al palazzo delle ex Regie Poste, ed è stata ideata con lo scopo di realizzare un luogo di memoria e un luogo di dialogo e incontro tra religioni, etnie e culture diverse, e si estende su una superficie di 7.000 m², per la maggior parte al piano terreno.
Dal cosiddetto "binario 21", al quale in precedenza erano caricati e scaricati solo i treni postali, centinaia di ebrei, partigiani e deportati politici venivano caricati su vagoni bestiame diretti ai campi di Auschwitz–Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano.












Si conosce il numero dei convogli RSHA partiti dal Binario 21, che furono 20 (12 di soli ebrei, 5 di politici e 3 di misti); si hanno invece solo dati frammentati circa i deportati, ad esempio è certo che in un convoglio partito nel gennaio 1944 si trovavano 605 passeggeri, dei quali si conosce anche la sorte.
E ammetto che, di fronte al convoglio presente in Centrale con le carrozze originali, fà un certo effetto pensare che su ognuna di queste “carrozze” erano stipati oltre 70 deportati che hanno affrontato un viaggio “senza ritorno” e senza sosta di 7 giorni.
Come detto in precedenza il Memoriale è posto su due piani, uno terreno e l'altro interrato.
















Il luogo è sotto il piano dei binari della Stazione di Milano Centrale. L'accesso è a livello della strada in via Ferrante Aporti, rinominata in quel tratto "Piazza Edmond J. Safra" in onore del filantropo di origine ebraica.
Paragonabile ai pochi luoghi "reali" delle atrocità naziste ancora esistenti in Europa, il luogo del memoriale e l'adiacente binario conosciuto come 21, sono stati definiti "un grande reperto", una sorta di "scavo archeologico".
Il percorso ha inizio con la "Sala delle testimonianze", riempita dalle voci dei sopravvissuti, prosegue con lo spazio di manovra dei vagoni, chiamato "Binario della Destinazione ignota" e si conclude con il "Muro dei Nomi", emblema del ricorso del dramma della Shoah.
L'area del Memoriale rappresenta il cuore del progetto e inizia con l'atrio del Memoriale, ingresso originario alle aree di manovra in cui nel 1944 entravano i camion che trasportavano i deportati.
Sull'atrio si nota un lungo muro, lacerato al centro, sul quale vi è incisa la scritta "INDIFFERENZA".




Si prosegue verso "l'Osservatorio", un elemento di forma tronco-conica che si affaccia all'interno dell'area dei binari, consentendo l'osservazione attraverso un sistema di vetri e lenti di una parte dell'area. 



Segue la "Sala delle Testimonianze", sette ambienti nei quali è possibile assistere alle testimonianze video-registrate dei sopravvissuti: si tratta di una serie di superfici di proiezione e sette spazi virtualmente cubici da cui si può vedere la banchina in cui avvenivano le deportazioni.




Lo spazio della quarta campata ospita il "Binario della Destinazione ignota", banchina originariamente utilizzata per il carico e scarico dei vagoni postali: attraverso un carrello traslatore e uno monta vagoni avveniva il sollevamento dei carri al livello del piano dei binari. 
Sulla banchina vi sono venti targhe con le date e le destinazioni dei convogli partiti da Milano verso i campi di sterminio e quelli di transito italiani di Fossoli e Bolzano.





Da qui si attraversano due dei quattro vagoni bestiame originali dell'epoca recuperati da varie località e restaurati dalla sezione di Milano del Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani e si accede così alla successiva banchina, raggiungibile anche grazie a due passerelle situate alle estremità del convoglio. 


Lungo la seconda banchina è posizionato il "Muro dei Nomi", sul quale si leggono i nomi di tutti coloro che furono deportati dalla Stazione Centrale di Milano verso i campi di sterminio, con l'indicazione dei sopravvissuti.
La visita termina al "Luogo di Riflessione", una sala a forma tronco-conica con diametro di circa 10 metri con una panca circolare sul perimetro, che consente il raccoglimento dei visitatori. Non vi sono simboli religiosi, ma vi è una luce diretta verso Gerusalemme.



Per meglio capire il “funzionamento” di questo periodo storico, vale la pena, quando ci si trova nella centralissima via Silvio Pellico, nelle strette vicinanze del Duomo e della Scala, visitare la targa che ricorda come, negli anni ’40, qui sorgesse  uno degli alberghi più lussuosi e più eleganti della città, «centro della vita mondana durante la belle époque»: l'albergo "Regina & Metropoli".


Nel 1943 i nazisti requisirono la struttura per stabilire il loro quartier generale. Il "Regina" fu sede delle SS e della Gestapo e fu trasformato in centro di sequestri, interrogatori e tortura per antifascisti e per semplici cittadini non appartenenti a nessuna organizzazione resistenziale.
I prigionieri politici che furono arrestati, interrogati e poi torturati nella sede dell'albergo Regina, venivano poi rinchiusi nel carcere di San Vittore in attesa di essere trasferiti al binario 21 della Stazione di Milano Centrale oppure avviati direttamente al binario 21 per essere immediatamente deportati.



Una di quelle visite (meglio se guidata) che servono a comprendere meglio quei bui anni di storia: per “Non Dimenticare”.






Fondazione 
Memoriale Della Shoah 
Di Milano Onlus
Piazza Edmond Jacob Safra n.1
20125 Milano MI-
Tel.  02 282 0975


Orari: 
lunedì 09:30–19:30
martedì 09:30–14:30
mercoledì 09:30–14:30
giovedì 09:30–14:30
venerdì Chiuso
sabato Chiuso
domenica 10–18

Visitato il 17/02/2019

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