17 ottobre 2018

504-Palazzo EDISON -Milano -


Palazzo EDISON -Milano -

Un palazzo che coniuga estetica e funzionalità.





Grazie alle giornate d’autunno del Fai organizzate il 13 e 14 ottobre, tra i vari edifici visitabili, abbiamo optato per Palazzo EDISON, sito in Foro Buonaparte nei pressi della stazione Cadorna delle Ferrovie Nord che raramente è aperto al pubblico.
Dopo un’ora  e mezza di paziente attesa (nel pomeriggio visite chiuse per l’attesa che raggiungeva le tre ore), eccoci all’interno di questo sontuoso edificio  e, con l’ausilio di una guida che ne ha ripercorso la storia, ci accingiamo ad iniziare la visita.











L’atrio e il sontuoso ingresso rendono già l’idea della sontuosità dell’edificio: al piano terreno una dinamo  Edison, fà bella mostra di se, in compagnia dei busti dei fondatori me di un affresco con la mappa degli impianti e della rete di distribuzione dell’epoca.









All’interno si possono ammirare splendidi pavimenti di marmo e decorazioni sui soffitti, statue e balaustre in ferro battuto.













Qui tra le varie sale spicca quella del Consiglio, oggi denominata "sala fontana", perché al suo interno fa bella mostra di sé una fontana in marmo che, oltre ad avere una funzione decorativa, serviva, grazie all'acqua emessa dalle numerose bocchette, ad assorbire il fumo dei sigari e delle sigarette fumate nel corso delle riunioni.












Sempre al secondo piano  del palazzo ecco che possiamo ammirare  le straordinarie vetrate a forma di cupola della Sala degli Azionisti e della Sala degli Analisti: due cupole quasi gemelle tra le più grandi al mondo. La difficoltà maggiore nella loro creazione è consistita nella curvatura dei vetri, legati con profili di piombo e rinforzati con l’acciaio secondo una tecnica di lavorazione chiamata “tubages”.




Di struttura imponente il palazzo è stato realizzato nel 1892 su progetto dell’architetto Enrico Combi per la Società italiana per le strade ferrate del Mediterraneo, dal 1923 l’edificio ospita la storica società elettrica milanese.
I lavori di costruzione durano poco più di un anno e l’edificio di cinque piani si sviluppa per ben 92 metri e mezzo di lunghezza. Il quinto piano è nascosto da una finta balaustra e, sulla facciata, nella parte inferiore le finestre sono decorate della parte superiore..
Dopo la nazionalizzazione ferroviaria del 1905 la società resta nel settore per molti anni grazie al controllo delle Ferrovie Nord Milano che perdura fino agli anni Settanta. La sede di Foro Bonaparte viene però venduta nel 1923 e da allora ospita il quartier generale della società Edison.



Breve storia dell’Edison.

La Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison viene costituita a Milano nel 1884 per iniziativa di Giuseppe Colombo, ingegnere e imprenditore milanese, nonché rettore del Politecnico. Con il Comitato per l’Applicazione dell’energia elettrica in Italia Colombo aveva messo in funzione già nel 1883 la centrale elettrica nell’ex teatro Santa Radegonda con cui quell’anno aveva illuminato la prima stagionale de La Scala. Le tre fasi della storia dell’impresa fino al 1966 si identificano con i tre ingegneri che l’hanno guidata. Con Carlo Esterle, fino alla prima guerra mondiale, la società inaugura le prime centrali (Porta Volta, Paderno e Cornate d’Adda) e si concentra sui servizi pubblici in città: illuminazione e tram. Giacinto Motta, che guida la Edison dal 1918 al ’42 portandola ad essere la maggior società italiana per capitalizzazione e il principale gruppo elettrico in Europa, decide l’acquisto della sede di Foro Buonaparte. In seguito il palazzo è interessato da diversi interventi di decorazione, restauro e sistemazione. Nel 1934, per il cinquantenario della Edison, viene aggiunto nell’atrio un affresco con la mappa degli impianti e della rete di distribuzione. Il terzo protagonista della storia della Edison è Giorgio Valerio, consigliere delegato nel secondo dopoguerra e presidente dal 1965. La principale sfida affrontata da Valerio riguarda la nazionalizzazione elettrica, lungamente dibattuta e realizzata nel 1962. Con gli indennizzi ricevuti dallo Stato, la Edison prosegue nell’opera di diversificazione avviata nel dopoguerra, fino a decidere nel 1966 la fusione con la Montecatini, maggiore impresa chimica e mineraria in Italia.



Dopo la fusione, la nuova società (prima Montecatini Edison, poi dal 1969 Montedison) mantiene la propria sede in foro Bonaparte e viene diretta ancora per alcuni anni dall’ing. Valerio. 
Negli anni Settanta Montedison entra nell’orbita dell’Eni e a fine anni Ottanta in quella del gruppo Ferruzzi. Negli anni Novanta, in seguito al fallimento dell’operazione Enimont e alla conseguente vicenda giudiziaria, la società attraversa un periodo di crisi. Intanto, le attività elettriche della Montedison venivano riunite dal 1979 nella Selm che nel 1991 assume la denominazione di Edison. L’attività del gruppo riprende a concentrarsi nel settore elettrico, liberalizzato nel 1999, e nel 2002 nasce la nuova capogruppo Edison dalla fusione delle principali società operative (Montedison, Edison, Sondel e Fiat Energia). Dal 2012 la società è integrata nelle attività del gruppo multinazionale EDF.










Una visita molto interessante tra arte, design e tecnologia: oggi nell’edificio lavorano 800 dipendenti.

Alla prossima apertura è uno di quei luoghi da non perdere.


Palazzo EDISON 
Foro Buonaparte n.31
20121 Milano  -MI- 
Tel.   02 62221

Visitato il 14/10/2018

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