28 dicembre 2017

447-Caffè storico Baratti & Milano – Torino -TO-



Caffè storico Baratti & Milano Torino -TO-



La loro qualità fa storia dal 1858.

Anche solo per un caffè al banco, come nel nostro caso, come si può venire a Torino senza passare da Baratti & Milano ?


L'azienda, con la sua storica Confetteria situata nel cuore della vecchia Torino, in piazza Castello all’angolo della Galleria Subalpina, ha superato il traguardo dei 150 anni e anzi sta per tagliare quello dei 160 anni, nel 2018.





Solo il locale vale la visita: siamo in un Locale Storico che fu il ritrovo della borghesia e di intellettuali come D'Azeglio, Giolitti e Luigi Einaudi tanto che il successo crebbe a tal punto da ricevere la qualifica di «Azienda fornitrice ufficiale della Real Casa».




Dal 1948 il locale, dopo un attento restauro a seguito dei danni dei bombardamenti della guerra, si ripresenta nel suo splendore e nel 1985 il Ministero dei beni culturali e ambientali pone il vincolo di tutela sul locale e sugli arredi.








Oggi si presenta come in ambiente elegantissimo caratterizzato da un ampio uso di specchi, marmi, bronzi, dorature e stucchi che conferiscono al locale un ricco profilo architettonico e artistico, che valsero al Caffè Baratti & Milano varie citazioni in ambito letterario e ricercata ambientazione di scene cinematografiche.
Non solo il locale ma anche i prodotti ne sono all’altezza: come poche altre aziende del settore, seleziona i cacao già dall'origine, nei paesi della fascia equatoriale del centro America e dell'Africa.
La qualità del cioccolato Baratti & Milano dipende dal miglior cacao che l'azienda lavora ma anche da altri importanti ingredienti, molto esclusivi.
Uno di questi è il latte della Normandia, universalmente riconosciuto di alta qualità, ottenuto dalle mucche normanne che producono un latte dal sapore ricercato e ricco di proteine.





Altrettando importanti sono le famose nocciole coltivate in Piemonte, "tonde e gentili", particolarmente pregiate per l'aroma unico e per il delicato sapore.
Il risultato finale sono ottimi Gianduiotti, Cremini, Cuneesi, Braidesi e le fantastiche Praline alla Nocciola Piemonte.
Senza trascurare le classiche Caramelle “Baratti” di alta gamma e la produzione di fine pasticceria tipica dell’Appennino ligure : gli Amaretti Morbidi e i Canestrellini del Sassello.
Insomma uno di quei  locali storici che valgono sicuramente una visita per deliziarsi vista e palato, per dolcezza e architettura.

Ps. Alcune foto sono tratte dal sito del locale.


Caffè storico Baratti & Milano
Piazza Castello n. 27/29
10123 Torino TO-





Visitato il 25/12/2017  

27 dicembre 2017

446-Ristorante Camilla’s Kitchen 2° recensione – Torino -TO-



Ristorante Camillas Kitchen  2° recensione Torino -TO-



Camilla's Kitchen si conferma uno dei ristoranti più interessanti del centro città.


Sono trascorsi poco più di due anni dall’apertura di questo locale e, guarda caso, dopo essere stati qui la scorsa  Pasqua, eccoci di nuovo da Camilla per il pranzo di Natale.
L’eclettico Chef Ferrero sarà riuscito a confermare la qualità di una cucina di tradizione, a volte piacevolmente rivisitata, con qualche riuscita incursione fuori regione?
Direi proprio di si…..!
Nonostante fosse il giorno di Natale e il locale al completo, pur presentando un menù alla carta e quindi con il rischio di comande diverse al tavolo (come nel nostro caso), il servizio è filato via liscio e senza intoppi.






I tempi sono stati corretti e le esecuzioni si sono confermate di alto livello sia come cotture che come qualità della materia prima.
La nostra scelta, dopo una entrèe di benvenuto dello chef consistente in polpo con patate e olive taggiasche, è stata:














- Battuta al coltello di Fassona piemontese di Silvio Brarda , tartufo nero.
- Agnolotti gobbi di Torino ai 3 arrosti.
- Bollito di bue Grasso, cotechino, salsa rossa e brodo.
- Capesante gratinate con puntarelle.
- Rombo al forno.
- Brasato accompagnato da un’insalata di cavolo                
- Tiramisù piemontese
- Bunet.


(Pur non ricordandomi la denominazione particolareggiata dei piatti, vi garantisco che gli accostamenti e le rivisitazioni dello Chef ci hanno favorevolmente stupito).
Carni che si scioglievano in bocca, pesce con cotture perfette, agnolotti come raramente mi è capitato di degustare a Torino e non solo.
Certo la materia prima conta non poco ma poi bisogna essere in grado di lavorarla: e qui lo chef Ferrero (scuola Marchesi e si vede…) e tutta la sua brigata riescono a trasformarla in maniera perfetta con abbinamenti, per il mio gusto, azzeccatissimi.


Il servizio, pur essendo a Natale, è stato quasi perfetto e preciso, mosso dalla simpatia del sommelier Angelo Susigan gentile così come il resto del personale.
Allora….avanti così e, con i dovuti complimenti fatti personalmente allo Chef e a tutto lo Staff, ci rivedremo alla prossima occasione.


Ristorante Camilla’s Kitchen
Via Maria Vittoria n.49/B
10123 Torino  -TO-
Tel.  011 817 0253
 Chiuso il sabato a pranzo e la domenica.





Visitato il 25/12/2017 a pranzo

445-Un ricordo di Gualtiero Marchesi



Un ricordo di Gualtiero Marchesi



Si è spento il vero “Maestro innovatore” della cucina italiana.

Si è spento ieri all’età di 87 anni nella sua casa milanese il grande Chef Gualtiero Marchesi, vero innovatore della cucina italiana e primo a ricevere le tre stelle Michelin.
Avendo avuto il piacere e l’onore di averLo incontrato, oltre all’indiscussa abilità ai fornelli, quello che mi ha colpito in Lui è stata la sorprendente disponibilità al dialogo.


Era una persona colta, intelligente e amante dell’arte in tutte le sue espressioni: amava la musica e tutte le cose “belle”.
E’ stato un piacere dialogare con Lui anche al di fuori di quello che era il suo Habitat lavorativo.
La sua cucina, basata sulla materia, l’essenzialità e l’eleganza resta un termine di paragone per il passato e un esempio per i futuri cuochi: i vari Cracco, Knam, Oldani, Berton, Crippa, Canzian, Leemann etc. etc…..devono a Lui gran parte del merito del loro attuale successo.






Mi ha colpito anche sentire dalla sua voce raccontare la storia delle stelle Michelin: il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva riscuote un immediato successo: una stella della guida Michelin, che diventano due nel 1978 e tre, per la prima volta in Italia, nel 1985. Stelle che in seguito, primo al mondo, restituirà: in quel rifiuto ad essere ‘classificato’ c’è la strenua difesa della cucina italiana bistrattata – spiega – senza motivo a danno della rivale d’Oltralpe.




Insomma un Grande uomo che ha lasciato un vuoto “incolmabile” nella “cucina Italiana, e che sicuramente, da lassù, tra pentole e fornelli ….con l’aureola “di riso oro e zafferano”….saprà dispenasare aricette favolose a tutti i suoi “discepoli”.



Gualtiero Marchesi
Milano, 19 marzo 1930  
Milano, 26 dicembre 2017