24 agosto 2013

114-ORTA SAN GIULIO

ORTA e isola di San Giulio.


Un comune facente parte dell' Associazione "I Borghi più Belli d' Italia".

 Tratto da Wikipedia:
"Orta è situata a metà della sponda orientale dell' omonimo lago, all'estremità di un promontorio collinare che digrada verso la riva, a 45 chilometri dal capoluogo Novara.
Il nucleo principale dell'abitato sorge in riva al lago di fronte all' isola di San Giulio, parte anch'essa del territorio comunale, mentre a mezza costa sul retrostante rilievo collinare sorge la frazione di Legro


La frazione Imolo è costituita da poche abitazioni affacciate sul lago, lungo il corso della statale 229 in direzione di Gozzano, mentre il piccolo nucleo di Corconio si trova alcuni chilometri più a sud, nascosto dalla strada, su una terrazza ad una cinquantina di metri sul livello del lago.


Il centro di Orta, completamente pedonalizzato, è caratterizzato da viuzze strette molto pittoresche: la principale corre parallela alla riva del lago e si interseca con alcune ripide viette che si allontanano dal lago portando verso il Sacro Monte (Patrimonio Mondiale dell'UNESCO) o verso l'ampia zona dei parcheggi.



Al centro del paese si trova Piazza Motta, vero e proprio salotto affacciato sul lago, dalla quale partono le imbarcazioni dirette all'Isola di San Giulio. La piazza è circondata su tre lati da edifici ben proporzionati allo spazio, per buona parte porticati. Sul lato nord si trova il broletto o Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio, risalente al 1582, costituito da un portico al piano terra, usato per il mercato, ed una sala riunioni al primo piano; qui si esercitava il potere legislativo, oltre che esecutivo per mezzo del Consiglio Generale (composto dai deputati del feudo vescovile) ed è considerato il simbolo del lungo periodo di autogoverno della regione. La costruzione è un connubio di elementi classici e rustici come gli affreschi sulla facciata e l'irregolare scala esterna, le piccole colonne del portico ed il tetto in beole. L'edificio culmina con una piccola torre campanaria.

L'attuale sede del municipio di Orta è villa Bossi, con un bel giardino affacciato sul lago.



Di fronte al broletto inizia un'ampia strada in salita denominata "Motta" (via Caire Albertoletti), interamente pavimentata in sassi, alla cui sommità è posta la parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1485 e ricostruita nella seconda metà del XVIII secolo. La salita è fiancheggiata da antiche case tipiche e alcuni palazzi storici tra cui Palazzo Gemelli, risalente al XVI secolo caratterizzato da tre diversi corpi di fabbrica, la cornice arrotondata e alcuni dipinti in facciata e, sul lato opposto, il neoclassico palazzo De Fortis Penotti.



Fa parte del comune di Orta San Giulio l'unica isola del Lago d'Orta, l'Isola di San Giulio che dista circa 400 metri dalla riva. L'isola è dominata dall'edificio dell'ex seminario, costruito nel 1844 sulle rovine del castello. 


Il seminario ospita oggi il convento di suore benedettine di clausura Monastero Mater Ecclesiae. 



Sull'isola si trova anche la Basilica di San Giulio, il più importante monumento romanico del novarese.



Orta San Giulio è servita come location per alcune riprese di diverse pellicole tra cui lo sceneggiato televisivo del 1978 Il balordo ed il film Il piatto piange del 1974.


Legro



La frazione Legro del comune di Orta San Giulio è stata recentemente ribattezzata "paese dipinto"; dal 1998, su modello di Arcumeggia, in provincia di Varese, il centro storico è stato decorato con una serie di affreschi sui muri delle case da artisti provenienti da tutta Italia e dall'Europa. I soggetti dei dipinti richiamano ai film ambientati e girati sul lago d'Orta e alle storie del poeta Gianni Rodari. Tale insieme costituisce oggi il "Museo del Cinema all'Aria Aperta". "



Effettivamente per una gita è una zona incantevole: caratteristiche viuzze con deliziosi negozi, esposizioni di artigianato che conducono alla piazzetta, vero centro del paesino. 


Consiglio un buon caffè, una bibita o una coppa di gelato in uno dei numerosi bar e poi direttamente dall imbarcadero situato nella piazza medesima , prendere il battello per raggiungere l'isola di San Giulio proprio di fronte all' abitato di Orta e che dista poche centinaia di metri.

Sia il Borgo di Orta che l'isola di San Giulio offrono scorci suggestivi che fanno la felicità degli appassionati di fotografia.

E' stata una gita veloce effettuata in un pomeriggio, ma ho notato alcuni ristoranti vista lago ( con terrazza) che non sembrano niente male e che mi sono ripromesso di provare prima o poi, magari di sera con le luci che si riflettono sulle acque del lago.


Senza dimenticare il favoloso  Villa Crespi Relais & Chateaux: un sogno ad occhi aperti con il suo favoloso ristorante gestito dallo Chef Antonino Cannavacciuolo che, in visita al lago, si innamorò delle Alpi e decise di portar loro in dote i suoi preziosi sapori Mediterranei.


Dal Sud al Nord Italia, fusione di sapori e piaceri: Antonino CannavacciuoloAntonino Cannavacciuolo Chef patron del Ristorante Hotel Villa Crespi ad Orta San Giulio, pluripremiato con due stelle Michelin, e riconoscimenti nelle guide.
Da appassionato deve trattarsi di un posto fantastico, e chissà , un giorno scoprendo di avere fatto 6 al SuperEnalotto, potrò permettermi di sedere ai suoi tavoli. 
Interessante la visita dell' isola di San Giulio e, prospicente a Orta ma sulla sponda opposta al paesino di Pella.
Da qui inperdibile la visita al Santuario della Madonna del Sasso, dal quale si gode una vista stupenda del lago.(Le foto si riferiscono al 2008)


Da Wikipedia:
"Il Santuario della Madonna del Sasso

Il Santuario della Madonna del Sasso, dedicato alla Vergine Addolorata, si erge su di un imponente sperone roccioso di granito bianco a strapiombo sul lago. L’edificio, in stile barocco a navata unica, è stato di recente completamente restaurato: l’interno conserva un maestoso ciclo pittorico di Lorenzo Peracino (1771), alcuni preziosi arredi lignei e, sull’altare, una tavola di Fermo Stella, datata 1541.


Dal piazzale del Santuario, definito “il balcone del Cusio”, si apre un panorama incantevole: dai monti dell’Ossola fino alla pianura, il lago d’Orta e le dolci alture circostanti. Nelle giornate più limpide lo sguardo può spaziare sino a Milano e all’Appennino ligure, in una visione indimenticabile da uno dei più rinomati belvedere d’Italia.


La leggenda narra che, intorno all’anno 1500, una bella taverniera di Pella aveva sposato un soldataccio di nome Aycardo. Di ritorno da una missione militare, da una diceria maligna sentì dire che la moglie lo avrebbe tradito con un soldato di stirpe inglese. Aycardo perse la testa: si caricò la donna sulle spalle, la portò sullo scoglio del Sasso e la buttò giù. La poveretta era riuscita ad aggrapparsi ad un cespuglio, ma quando vide il marito affacciarsi al dirupo (questa volta con l’intenzione di salvarla) si lasciò cadere nel vuoto. Sul luogo del misfatto la gente pietosa avrebbe innalzato una croce di legno, poi una cappelletta, ed infine l’attuale santuario. 



Fin qui la leggenda: la storia scritta invece ricorda di un calzolaio di Boleto, emigrante, che, arricchitosi, finanziò la costruzione della chiesa, del campanile e della casa eremitale. Era l’anno di grazia 1730. "


Insomma, una bella gita di mezza giornata, meglio se si riesce a fare in una giornata completa, rilassante, con vedute meravigliose e, perchè no , da finire a cena in uno dei tanti ristorantini di Orta o della stessa Pella.

A voi.................il giudizio.

Gita del 22/08/2013 

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