Osteria del Balabiott - Milano -MI-
Proiettati in un’atmosfera d’altri tempi: una Vecchia Milano ormai scomparsa che rivive al Balabiott.
La nostra passione per la tradizione in tutte le sue sfaccettature, l’abbiamo ritrovata all’Osteria del Balabiott: una piacevole sorpresa dove atmosfera e cucina parlano milanese. In una Milano che corre, piena zeppa di locali più o meno “affidabili”, con cucine fin troppo moderne o “modernizzate”, Chef stellati e “alla moda”, finalmente una trattoria dove la cucina milanese viene proposta in tutta la sua classicità e nel rispetto della tradizione se pur con qualche variazione originale e “alleggerita” per meglio adattarsi ai nostri giorni: il tutto in un’atmosfera gioiosa e conviviale
Questo è il regno di chef Antonio Mauro e del suo braccio destro Simone Marchisio (milanesi di fede neroazzurra, forse per questo c’è stato subito …. feeling) , con i quali ho avuto il piacere di scambiare qualche battuta in cucina e che, insieme al loro Staff, hanno creato un menù stagionale che fila via senza intoppi: sicuramente “sanno il fatto loro”: navigati del mestiere, esperienza e professionalità completano il tutto. E l’amore che ci mettono in cucina traspare tutto nei piatti che giungono al tavolo.
Tutti i piatti sono risultati ottimi: cotture e preparazioni perfette ……. tempi di attesa corretti e rapporto prezzo / qualità giusto in base alla materia prima lavorata. Insomma un “posticino” che vale assolutamente la visita. Quindi complimenti a tutti, in Sala e in Cucina, per la professionalità, la gentilezza e la cura verso il cliente.
Arrivederci a presto …… quando capiteremo a Milano non mancheremo di farVi una visita.
PS. E se con il termine “balabiott”, in dialetto milanese, si vuole etichettare qualcuno come inconcludente, poco affidabile e senza carattere, l’Osteria del Balabiott, smentisce il detto.
Visitata il 28/11/2021 a pranzo
Golosaria 2021 16° Edizione - Milano -MI-
A Golosaria 2021 sono circa 350 tra produttori del gusto e cantine vinicole. Alle consuete tre macroaree tematiche storiche di Golosaria, ossia: Area Food, la parte più ampia della rassegna, che accoglie i produttori di cose buone selezionati da IlGolosario e i partner storici dell’evento. Area Agorà, il palco principale dell’evento, che ogni anno si apre con un talk show dedicato al tema della rassegna e tutte le premiazioni delle tre giornate: dalle botteghe (domenica pomeriggio), ristoranti (lunedì) e cantine (domenica mattina). Wine, lo spazio che accoglie le cantine selezionate negli anni da Paolo Massobrio e Marco Gatti dove conoscere le etichette e incontrare i vignaioli.
È il tema portato da Comieco nel convegno che si terrà durante la giornata di apertura (ore 17.30) e vedrà la partecipazione di Silvio Barbero, Vice Presidente UNISG e Carlo Montalbetti, Direttore generale Comieco con la presentazione di un’indagine su quattro città italiane e sui delivery, condotta da Il Gusto e Comieco, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, per mettere in luce materiali, origini, certificazioni ed efficacia dei packaging.
Showcooking e degustazioni. Golosaria come ogni anno pone l’accento sulla partecipazione e la prova in prima persona, e lo fa con oltre quaranta appuntamenti, tra cui gli showcooking che vedono tra gli altri protagonisti Roberto Conti e Matteo Scibilia che interpreteranno le forme dell’acqua, mentre Monica Bianchessi e Savino Poffa si cimenteranno con le ricette della tradizione lombarda, in particolare i capunsei matovani e la polenta bresciana. Sergio Barzetti firmerà una ricetta con il Riso di Nori, mentre lo chef Ettore Bocchia preparerà uno storione in olio cottura con due differenti mono-varietali Ione Zobbi.
Parallelamente torna la Scuola Petra di Molino Quaglia con gli appuntamenti dedicati a pane, pizza e pasticceria, ogni giorni nell’area dedicata. Quindi ampio spazio all’assaggio del vino con il calendario dei wine tasting, a cominciare dal Garda Doc con degustazioni dedicate e abbinamenti cibo/vino, ma anche Gavi, Barbera, il territorio della Valpantena, i bianchi friulani e la spumantistica di Tenuta Stella, i vini del Rubicone di Tozzi, il pinot grigio di Santa Margherita che farà una speciale verticale senza tralasciare l’affondo sui Top Hundred e i Top dei Top.
Visitata il 07/11/2021