20 febbraio 2019

529-Porta Volta, la nuova piazza del design -Milano-


Porta Volta, la nuova piazza del design 
-Milano-


Nuovo tassello per il mosaico Porta Volta.

Tra via Ceresio e il Cimitero Monumentale, la nuova piazza pubblica dall’evocativo nome «Pausa urbana» ha iniziato a svelare il suo volto ai milanesi e non: l’area è stata aperta al pubblico il 14 febbraio.
Questo è solo l’inizio di una ristrutturazione di dimensioni rilevanti che mi pare avanzi a ritmo spedito.





Si tratta di un intervento (esterno) di ottomila metri quadrati, seimila dei quali a uso pubblico con una grande fontana, panchine, spazi verdi e ristoro con alberi, dinnanzi alla nuova «casa» dell’Associazione italiana per il disegno industriale (Adi) che si trasferirà qui in virtù di una convenzione della durata di 35 anni con il Comune di Milano. Un trasloco atteso dagli anni Sessanta e certificato da una lettera dell’architetto Marco Zanuso a Palazzo Marino in cui chiedeva spazi per l’organizzazione. Addio alla sede di via Bramante, qui nascerà uno spazio polifunzionale che includerà una galleria con esposti i 350 Compassi d’Oro assegnati dall’associazione durante la sua storia, iniziata nel 1954. Tra le opere in mostra, simboli ormai diventati culto, come la Fiat Panda, i tratto pen colorati della Fila, il seggiolino rosso della Kartell, la scimmietta Zizi di Bruno Munari, la posate Hannah Sanbonet, il dondolo Driade, la Ferrari FXX K allestiti nella galleria «ArcAdi» figlia del concorso vinto dal progetto di Ico Migliore, Mara Servetto e Italo Lupi, «un’arca contemporanea del design che seleziona i semi preziosi con cui costruire il futuro». E che dovrà trovare una sua struttura, tra mostre definitive e temporanee, anche alla luce del museo del design che il nuovo presidente Stefano Boeri ha annunciato nei sotterranei della Triennale.
L’altra parte del progetto che riguarda la magnifica palazzina liberty all’interno (che arriva fino a via Bramante) dove oltre agli spazi espositivi ci sarà un «giardino d’inverno» nel corridoio centrale tra le ali dell’edificio, che era l’ex deposito ottocentesco dei tram a cavalli convertito a immensa centrale termoelettrica dall’Edison nel 1896 nell’ambito della rivoluzione urbanistica attorno alla Porta Tenaglia (oggi Volta.






Nella palazzina liberty, realizzata alla metà dell’Ottocento, nascerà la nuova sede dell’Adi, l’associazione italiana del disegno industriale, in attesa di una casa dagli anni Sessanta (, ma soprattutto la galleria dei 350 Compassi d’Oro dal 1954 a oggi, un «museo del design» già pronto, mentre Triennale e aziende del settore discutono sull’opportunità di un’altra collezione permanente che dia lustro agli oggetti icona made in Italy.
Un «giardino d’inverno» nel corridoio centrale dell’architettura industriale a tre navate (illuminato da una copertura a vetro), uno spazio dedicato a eventi del Comune (o aperti alla cittadinanza) per la promozione della cultura di grafica e design nell’ala Nord (l’ex deposito dei tram a cavalli) e le aree dedicate a bookshop e biblioteca completano l’intervento sull’«isolato 1» del maxi progetto della zona.
Già realizzato anche un parcheggio interrato su tre livelli per circa 300 posti auto con accesso privato da via Ceresio, dove negli ultimi anni sono arrivati i player della moda (Dsquared, Massimo Bonini, Neil Barrett, Ceresio 7) e che si concluderà con la riqualificazione dell’ultimo edificio della zona, oggi ecomostro da bonificare, a Nord della centrale.
A ricordare la natura «elettrica» di questi spazi di archeologia industriale, resteranno tre mostri gialli, affascinanti trasformatori monofase d’inizio secolo, antico scenario di impulsi e potentissime scariche d’energia. Simboli del passato che accoglieranno i visitatori della nuova galleria del design, già deposito ottocentesco dei tram a cavalli della Sao (Società anonima Omnibus) di via Bramante, riconvertita dall’Edison dal 1896 a grande centrale termoelettrica.








Ma veniamo alla piazza appena aperta al pubblico: è stata progettata dall’architetto Alessandro Sassi, vincitore di un concorso a inviti promosso dall’operatore, ed è stata pensata come “pausa urbana” per i visitatori dell’ADI e i fruitori del quartiere: panchine, aiuole, rastrelliere e giochi d’acqua rendono l’area storicamente segregata alla città un luogo di incontro accogliente e gradevole.
Nell’area che si allunga verso Piazzale Cimitero Monumentale, invece, è stato realizzato un terrapieno a verde con la posa di ciliegi. Altri elementi rendono la fruizione della piazza un’esperienza sensoriale e interattiva: le colonnine che emanano profumi e aromi come menta, palissandro, salvia, anice, una pedana salendo sulla quale viene riprodotto lo sciabordio del mare, due colonnine di legno che funzionano da telefono senza fili, un’arpa all’ingresso del parco disposizione dei cittadini per essere “suonata”.  All’ingresso da piazzale Monumentale è inserita l’installazione artistica “Porta dei Suoni” a cura di Ricciarda Belgiojoso, Walter Prati e Guglielmo Prati, che riproduce musica e frammenti melodici che mutano nell’arco della giornata.






Nei prossimi mesi continueranno i lavori di ristrutturazione dell’edificio in stile liberty denominato “Tram a Cavalli”, realizzato nel 1884 come Centrale Elettrica Edison e destinato ad ospitare le attività no profit dell’Associazione per il disegno Industriale. Alcuni spazi dell’edificio, inoltre, saranno messi a disposizione del Comune, del Municipio 8 e altri enti e organismi partecipati dal Comune per l’organizzazione di eventi ed incontri aperti al quartiere e manifestazioni per la promozione e la diffusione della cultura del design e della grafica. La fine dei lavori, che comprende anche l’apertura della nuova piazza dal lato di via Bramante, è prevista per fine anno.









Porta Volta si sta trasformando in un nuovo “Cuore di Milano


Informazioni generali sull’ex centrale.


Verso la fine dell’Ottocento il Comune di Milano stipulò con la Società Edison una prima “convenzione tranviaria” allo scopo di garantire una progressiva elettrificazione delle linee tranviarie milanesi. La Società Edison, che deteneva fin dalla costruzione della prima centrale di Santa Radegonda il monopolio del mercato elettrico cittadino, incominciò così a progettare nuovi impianti per la produzione e trasformazione di energia elettrica in grado di rispondere alle nuove richieste energetiche della metropoli.
Sorta nel 1897 allo scopo di fornire energia termoelettrica di riserva e un approvvigionamento costante, in attesa della entrata in servizio del nuovo impianto idroelettrico di Paderno d’Adda (1898), la centrale di Porta Volta svolse negli anni a seguire una duplice funzione erogando e trasformando l’energia proveniente da Paderno, in particolare per il sistema tranviario milanese. A partire dal 1903 la scadenza di alcune concessioni con il Comune di Milano, la costruzione della centrale comunale di piazza Trento e poi la municipalizzazione del servizio elettrico (1910), non limitò la Società Edison a incrementare la potenza degli impianti della centrale, rendendo necessaria la costruzione di una nuova rete di distribuzione trifase, estesa a tutta la città, la cui lunghezza raggiunse in breve tempo i 180 km.
Impianto principalmente di integrazione, dopo gli anni Trenta la centrale termoelettrica subì un naturale declino causato non solo dall’aumento dell’energia idroelettrica importata nella città, ma anche dalla progressiva suddivisione delle aree di competenza tra la Società Edison e l’Azienda elettrica municipale (AEM), continuando invece a svolgere l’importantissimo ruolo di centrale ricevitrice.
La centrale, oggi dismessa, è costituita da due corpi di fabbrica, a pianta rettangolare, disposti perpendicolarmente rispetto a via Bramante. I due edifici contenevano rispettivamente la sala macchine e la sala caldaie, da cui si dipartivano tre alte ciminiere. Gli edifici, passati a Enel durante la nazionalizzazione dell’industria elettrica, oggi sono di proprietà privata e sono soggetti a un intenso progetto di riqualificazione che ha già interessato alcune zone limitrofe e altri edifici del complesso.

Ps. Alcune immagine e i rendering sono tratte dalla rete

Porta Volta
la nuova piazza del design 
«Pausa urbana»
Via Ceresio n.7
Milano MI-

Visitato il 17/02/2019

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