Caserma Santa Barbara - Milano
Giornate del Fondo Ambiente Italiano alla Caserma Santa Barbara.
Grazie
alle “giornate di primavera” del FAI nei giorni 25 e 26 marzo è stato possibile
visitare molti siti normalmente chiusi alle visite: noi abbiamo optato per la
caserma Santa Barbara di Milano.
La
Caserma Santa Barbara è uno dei complessi militari più grandi e prestigiosi
d'Italia. Inserita nella programmata espansione cittadina degli anni ’20 e ’30
che prevedeva infatti la creazione di nuovi quartieri periferici altamente
specializzati, la Caserma è stata sede fino al 2016 per 85 anni della
leggendaria batteria a cavallo “Voloire” (ora trasferiti a Vercelli),
Reggimento di Artiglieria con storia a Milano da quasi 130 anni. Ad oggi la
Caserma è sede del 1° Reggimento Trasmissioni e del 2° Gruppo del Reggimento
Artiglieria a Cavallo.
Trattandosi
di presidio militare si entra a gruppi di 15 persone dopo una breve
perquisizione e la registrazione con relativo documento di identità: fatto ciò
ci viene consegnato un badge e, guidati da una volontaria del FAI e da un
militare, inizia la visita.
Unica
pecca: si può fotografare solo all’ interno del Circolo Voloire, che conserva cimeli
trofei e suppellettili che datano
a partire dalla prima metà ‘800, e in nessuna altra zona del complesso
militare.
All’
Ingresso una panoplia di sciabole donate da Reggimenti di Cavalleria, a seguire
la sala lettura, la sala Voloire con un gruppo
bronzeo raffigurante un
cannone da 8 libbre
mod. 1844 in
combattimento,
autore Clemente Origo, la Bouvette, il passaggio Baracchini, giardino d’inverno
e la saletta del Comandante opera dell’architetto Caccia Dominioni,
recentemente sconparso.
Si
prosegue la visita nella Sala Colonnello Grimaldi, destinata a mensa fin dalla
progettazione, quindi la Sala Venaria, porta il nome
della
città di origine delle Batterie e nel Giardino delle Volòire,
Quindi,
ahimè, riponiamo l’amata macchina fotografica e la visita prosegue: vediamo il Museo realizzato nel
1981 in occasione
del 150° anniversario
della fondazione, ordinato cronologicamente, cimeli di
proprietà delle Batterie e custoditi fin dalla fondazione: in realtà si vede
solo, in fondo alla scala, una riproduzione del bassorilievo su un lato del
monumento ad Alfonso Ferrero della Marmora, Generale e statista fondatore delle
Batterie, in Biella,
sua città natale. L’ interno del Museo non era visitabile.
Si
prosegue poi verso la Cavallerizza Colonnello Olliveri, ospitata in un
salone del quale spicca la notevole
copertura in ferro, all’
epoca pubblicata
sulle riviste di
ingegneria in particolare per le soluzioni angolari.
A
seguire le Scuderie e la Cavallerizza Emanuela Setti Carraro: dedicata all’ippoterapia
e comprende laboratori ed aule didattiche.
Emanuela
Setti Carraro, infermiera volontaria del III centro di mobilitazione, fin dalle
prime fasi sperimentali si dedicò con
entusiasmo all’ippoterapia
coinvolgendo le Sorelle
e contribuendo
all’affermarsi
della metodologia.
Il comparto
equestre della caserma Santa
Barbara può essere
equiparato ad un polo universitario veterinario
e ad un centro ippico
di livello internazionale eccezionalmente uniti
in un
complesso
organico
unitario come ne
esistono pochi in campo nazionale.
L’infermeria quadrupedi
è dotata di una sala
operatoria nella quale
può essere effettuato qualsiasi
tipo di intervento
sui cavalli; la
mascalcia è in
grado di correggere
qualsiasi
problema degli appoggi.
La
concessione della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica nell’aprile
del 1981 riconobbe tempestivamente ed inequivocabilmente i meriti del
Reggimento: “Per l'attività svolta dagli artiglieri a cavallo nel recupero di
bambini diversamente abili attraverso l'ippoterapia”.
Dal 1981
si svolgono corsi
annuali di riabilitazione per
circa 120 persone
di ogni età,
corsi di specializzazione per
personale infermieristico e stage post laurea.
Impressionante
il cortile interno (800 metri x 100) e il cannone, perfettamente restaurato e
lubrificato, usato ancora oggi per grandi eventi.
La
visita termina e mentre ci avviamo verso l’uscita ci viene spontaneo
ringraziare i militari che, dalla Santa Barbara, ogni giorno si portano a
presidiare le zone nevralgiche considerate “a rischio” della metropoli
meneghina, oppure impegnati in missioni di pace in diversi paesi in giro per il
mondo.
Sicuramente
una visita interessante in un luogo raramente accessibile al pubblico se non in
particolari occasioni come le Giornate di Primavera del FAI.
La
storia della Santa Barbara tratta dalla rete.
Il
1 dicembre del 1887, nella Caserma "Principe Eugenio" in Corso di
Porta Vittoria a Milano viene costituito il Reggimento riunendo cosi le
Batterie.
Negli
anni '30, la vecchia Caserma "Principe Eugenio" viene lasciata (al
suo posto sorgerà il Palazzo di Giustizia).
Al
termine della 1° Guerra Mondiale iniziarono i lavori per una nuova sede in una
zona più periferica della città, anche per arrecare minor disturbo ai borghesi;
un reggimento a cavallo, ha le sue esigenze. La nuova caserma venne costruita
quindi in zona Baggio-San Siro, a due passi dallo stadio e dalla fiera di
Milano, un tempo piena campagna milanese.
Quella
che oggi si chiama Caserma S.Barbara, venne inaugurata negli anni '30, alla
presenza del Re Vittorio Emanuele III.
E'
un gioiello dell'architettura degli anni '30, magnifica nelle finiture. I
bellissimi piazzali, ed edifici che richiamano tempi antichi, il magnifico
maneggio al coperto con il Palco Reale.
E'
tutt'ora possibile vedere, sui cancelli non principali, e oggi ormai chiusi e
non utilizzati, situati lungo via Chinotto (dove c'è l'entrata principale) lo
stemma in ferro battuto raffigurante un ovale di corda che si riunisce tramite
un
nodo
savoia, e nell'interno le due lettere E S (Eugenio di Savoia) incrociate.
La Caserma Santa Barbara è stata
fino al 1934 di uso esclusivo del Reggimento Artiglieria a Cavallo (per il
quale la Caserma è stata costruita appositamente). Nel 1934 infatti inizia la
convivenza con il 27° Reggimento Artiglieria Pesante Campale
"Marche", (che a sua volta aveva lasciato la vecchia Caserma di San
Vittore) il cui motto "IGNI FERROQUE TONANTES" poteva ancora esser
letto all'interno della Caserma.
Il
20 Aprile 1964, con il trasferimento del 27° Rgt. Art. Pesante Campale
"Marche" ad Udine (e trasformazione in semovente), finisce questa
lunga convivenza all'interno della Santa Barbara, che è durata per ben 30 anni.
Gli ampi spazi lasciati vuoti dal Reggimento ospite trasferito ad Udine, sono
stati presto riutilizzati per ospitare un altro Reggimento, questa volta il 1°
Reggimento Trasmissioni.
Il
Comandante del Reggimento Artiglieria a Cavallo è il Comandante della Caserma.
La Caserma Santa Barbara occupa
una superficie di 165.000 mq. e le infrastrutture in essa contenute sono
protette da un muro perimetrale (sovrastato da filo spinato) confinante: - a
Nord, con via Domokos; - a Sud, con via delle Forze Armate; - a Est, con via
Chinotto; - a Ovest, con via Mazzarino. Gli accessi principali sono situati sul
lato Est, gli ingressi secondari, per il transito dei mezzi corazzati, dei
veicoli speciali e di autocolonne, sul lato ovest. La costruzione della caserma
S.Barbara risale al 1931. Consta di numerose strutture (36) ubicate su di un
sedime di 18 ettari; dispone ad ovest di un'area demaniale (Piazza d'Armi) di
circa 36 ettari utilizzata per l'addestramento dei reparti e per la scuola
guida sui mezzi cingolati. Attualmente è sede di:
-
Reggimento Artiglieria a Cavallo;
-
1° Reggimento Trasmissioni;
-
Sezione TLC del 32° Reggimento Trasmissioni
PS. Le foto degli esterni sono tratte dalla rete.
Caserma Santa Barbara
Piazzale Giuseppe Perrucchetti n.1
Milano
Tel. 02 48703340
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2017
Visitata il 26/03/2017