Ristorante La Brasserie du Bon Bec - Cogne (AO)-
Hotel Bellevue & SPA |
A
un centinaio di metri dal famoso Hotel
Bellevue & SPA, ( gruppo Relais & Chateaux nonché Locale Storico d’
Italia) di cui ne fa parte, e più precisamente nella piazza del paese di Cogne,
dove un tempo c’era la macelleria di famiglia, è stata ricavata, con gli arredi
originali di un tempo, la Brasserie du Bon Bec.
La Brasserie du Bon Bec, esterno. |
La Brasserie du Bon Bec, insegna. |
Varcata
la soglia si entra in un caratteristico ambiente tipico degli alpeggi di alta montagna:
tanto legno, travi a vista, bell’ arredo con mobili e utensili tipici “della
montagna”.
La Brasserie du Bon Bec, interno. |
La Brasserie du Bon Bec, interno. |
La Brasserie du Bon Bec, interno. |
La Brasserie du Bon Bec, interno. |
La Brasserie du Bon Bec, interno. |
Un
grazioso bistrot curato sin nei minimi dettagli, dai sottopiatti in peltro alle
composizioni di fiori secchi, dai camerieri vestiti con abbigliamento tipico
del posto ai piatti tipici valdostani.
Foto ricordo con lo staff. |
Pur rispettando l’ ambientazione caratteristica di
una baita, questa brasserie tipica per gli arredi, per la cucina e
nell’abbigliamento in costume del personale, è di grande charme.
Servizio puntuale, professionale e cortese; ottima
la selezione di formaggi e salumi locali: ben fatta la polenta concia
valdostana e ottima carta dei dessert.
Piatti interessanti e tipici come la trota affumicata con una salsa al rafano, le lumache, la Pierrade, (si tratta semplicemente di carne sottilissima che cuocerete voi stessi su pietra ollare e condita con un'infinità di salsine, una più sfiziosa dell'altra), la Crema di Cogne ……e tanti altri.
Degna
di menzione l’ attenzione e il riguardo verso il cliente.
Cantina
di livello con prevalenza di etichette locali: una cinquantina i coperti: bonus
per la possibilità di scegliere il calice.
Pochi
i piatti in menù, ma ben preparati facendo ricorso a ingredienti di qualità,
accompagnati da un ottimi vini valdostani.
Se
amate i locali tipici e suggestivi e la cucina genuina rivisitata con un tocco
di originalità, non fatevi scappare l'occasione di assaporare una deliziosa
cena ( o un pranzo) in questo locale
elegante e raffinato.
L’
unica pecca (che concordo con altre recensioni) resta solo il menù che, una
volta aperto nella sua copertina in pelle si presenta “cellofanato” più da
pizzeria che da locale satellite di Relais & Chateaux…………!!!!!
I prezzi sono nella media, giustificati per la materia prima di qualità, il servizio, la cantina e l'attenzione verso gli ospiti.
Comunque
a parte questa sciocchezza (provvedete per cortesia!) resta un locale
consigliatissimo: sicuramente uno dei migliori di Cogne.
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Cosa vedere a
Cogne e dintorni.
Cogne è un ridente paesino di 1500
abitanti situato nella parte meridionale della regione, al cospetto del
massiccio del Gran Paradiso che dà il nome all'omonimo Parco nazionale.
Hotel Bellevue, dalla terrazza. |
Hotel Bellevue, dalla terrazza |
Hotel Bellevue, l'orto. |
Hotel Bellevue, l'orto. |
Hotel Bellevue, la SPA. |
Hotel Bellevue, la SPA. |
Fino
agli anni '70, Cogne è stata un importante centro minerario per l'estrazione
del minerale di ferro, i cui filoni minerari principali erano sfruttati nelle
miniere di Colonna, Liconi e Larsinaz, il minerale estratto (principalmente
magnetite) veniva poi inviato all'acciaieria Cogne di Aosta per la lavorazione
utilizzando una ferrovia a scartamento ridotto. La miniera venne
definitivamente chiusa nel 1979.
La chiesa
parrocchiale di Sant'Orso.
Una
leggenda attribuisce alla volontà divina la scelta del luogo sul quale venne
edificata la Chiesa di Cogne. Prima che fosse costruita la chiesa, gli
abitanti, per assistere alla messa domenicale, dovevano percorrere un lungo
cammino per arrivare alla cappella del Crêt.
In
inverno il sentiero era ancora più disagevole a causa del ghiaccio, così gli
abitanti, stanchi della situazione, decisero di costruire una Chiesa a Cogne.
Il luogo scelto per tale costruzione era Lisardey, frazione che si trovava
sulla riva destra del torrente. Successe un fatto strano quando sul posto vennero
portate delle reliquie: queste scomparvero e furono ritrovate sulla riva
opposta del torrente. Nonostante molti tentativi di riportarle al luogo
prefissato esse tornavano sempre al di là del fiume. Gli abitanti di Cogne,
comprendendo di aver assistito ad una manifestazione della volontà divina,
ubicarono la Chiesa nel luogo scelto dal Signore.
Miniere di
Cogne e il villaggio minatori di Colonna.
Miniere di Cogne: la ferrovia del Drinc e il
polo minerario di Cogne, con il villaggio minatori di Colonna e le gallerie,
complesso minerario e gioiello dell'ingegneria civile che impressionò
favorevolmente il direttore generale dell'Unesco tanto da ipotizzare che il
Bacino minerario di Cogne potesse venir inserito tra i Patrimoni mondiali
dell'umanità.
Ponte di
Chevril.
Il ponte di Chevril era un ponte sul torrente Grand Eyvia situato nel comune di Aymavilles lungo la S.R. 47.
Crollato il 23 dicembre 2011, era una delle meraviglie architettoniche della val di Cogne e simbolo del collegamento con il fondovalle; era stato progettato dal Corps Royal du Génie Civil di Torino nel 1865 per unire Cogne con Aosta. L'opera, di cui fino a poco tempo fa era possibile vedere la struttura in legno, dal punto di vista ingegneristico rappresentava un'opera di grande tecnica e importante reperto storico del Regno d'Italia.
Le cascate di
Lillaz.
Le
cascate di Lillaz sono formate da alcuni salti rocciosi attraverso i quali
scorrono le abbondanti acque del torrente Urtier, che hanno scavato profondi
anfratti tra le rocce a picco.
La
passeggiata attorno alle cascate è un percorso classico per chi soggiorna nella
valle di Cogne ed è molto frequentata soprattutto nel periodo estivo.
D’inverno, le cascate diventano meta per gli appassionati di arrampicata su
ghiaccio.
La
salita si svolge interamente su sentiero, a tratti scivoloso; la discesa si
svolge invece su strada asfaltata chiusa al traffico.
Raggiunta
la frazione di Lillaz, si lascia l’auto sul piazzale sulla destra idrografica,
poco prima del ponte che consente di raggiungere il nucleo più vecchio del
borgo. Si supera quindi il torrente Urtier e si attraversa il villaggio;
seguendo le indicazioni per le cascate, si esce all’abitato e si inizia a
camminare in falsopiano lungo il torrente, mantenendo il corso d’acqua alla
propria sinistra.
Camminando
tra gruppi di larici, si arriva alla base delle cascate e subito si incontra un
primo modesto salto, a monte del quale, dopo un tratto di sentiero un poco più
ripido, ci si affaccia sul secondo salto, il primo di una di una certa
importanza: l’acqua abbondante dell’Urtier si getta in una conca profonda
scavata dalla stessa nel corso dei secoli.
Il
sentiero s’inerpica quindi con pendenza maggiore sul fianco della montagna, si
affaccia su una cascata intermedia (di medie dimensioni) e raggiunge infine un
ponte in legno, dal quale si gode un’insolita vista dall’alto proprio sul salto
intermedio.
Superato
il ponte, si sbuca su un ripiano erboso (a 1745 metri circa, il punto più alto
della camminata) da dove appare in tutto il suo splendore la terza cascata,
forse la più spettacolare sia per i giochi d’acqua, sia per le imponenti
stratificazioni rocciose che in qualche modo l’hanno generata.
Ritornati
sui propri passi, si riprende il sentiero che si allontana dal torrente con
percorso quasi pianeggiante e che raggiunge infine la carrozzabile (chiusa al
traffico) che sale da Lillaz per raggiungere la frazione Gollie. Giunti sulla
strada, si volta a sinistra e si ridiscende al piazzale di Lillaz, ammirando
gli splendidi scorci sui ghiacciai del vallone di Valleille.
Il pont
d'Aël acquedotto romano.
Il pont d'Aël è un ponte acquedotto romano che sorge presso
il villaggio omonimo nel comune di Aymavilles, in Valle d'Aosta. Fu edificato
nel 3 a.C. per l'irrigazione e il rifornimento di un lavaggio di minerale per
la colonia di Augusta Prætoria Salassorum, l'odierna Aosta, allora appena
fondata. Il ponte, situato all'entrata della val di Cogne, una valle laterale,
66 metri al di sopra del fondovalle, sostiene un acquedotto tecnicamente
avanzato, lungo in totale 6 km.
Oltre alla sua posizione
insolita, la costruzione (originariamente presumibilmente su tre livelli)
presenta ulteriori particolarità, come una galleria di controllo sotto la
conduttura dell'acqua e il suo finanziamento espressamente privato. In quello
che era una volta il canale delle acque passa oggi un sentiero per escursioni.
Buona visita e……buone
passeggiate tra i boschi.
Ristorante La Brasserie du Bon
Bec
Rue Bourgeois, 72
11012 COGNE (AO)
Telefono: 0165.749288