Ridente cittadina: bel Centro Storico e fantastica Certosa.
Ebbene si, lo ammetto, sono arrivato a 58 anni e non sono mai stato a Pavia !
Ma c'è sempre tempo e modo per rimediare.E infatto sabato scorso decidiamo per una gita a Pavia con visita della città e alla famosa Certosa.
La città è posta sul fiume Ticino, poco a nord dalla confluenza di
questo nel Po ed a 35 km a sud di Milano, affonda le sue origini all'epoca dei
Romani, dai quali fu fondata con il nome di Ticinum.
E' una cittadina vivibile con circa 70.000 abitanti e con un centro storico ricco di monumenti interessanti da visitare.
Le
origini antiche e un passato di grande importanza hanno lasciato a Pavia un
patrimonio artistico notevole. Tra le attrazioni turistiche principali ci sono:
il Museo situato nel Castello Visconteo, San Pietro in Ciel d'Oro, la
Pinacoteca Malaspina, il Duomo, Santa Maria del Carmine, San Michele Maggiore,
San Teodoro ed il famoso Ponte Coperto sul Ticino, oltre che il Palazzo
Bottigella. Va inoltre segnalato, per l'architettura e per gli affreschi, il
palazzo, iniziato nel 1564, che ospita l'Almo Collegio Borromeo, poco distante
dal Lungoticino Sforza.
Ecco alcuni dei monumenti visitati (con cenni prelevati da Wikipedia) girovagando in lungo e in largo per il centro storico, tra negozi eleganti e ottime pasticcerie, (segnalo la Pasticceria Vigoni, proprio di fronte all' Università, che da 1878 produce il dolce tipico di Pavia: la torta Paradiso)
che valgono assolutamente la pena di essere visti:
che valgono assolutamente la pena di essere visti:
Il centro storico cittadino è situato sulla riva sinistra
del Ticino, mentre sulla riva destra è Borgo Ticino, quartiere che era
originariamente fuori dalle mura della città. Il centro storico e Borgo Ticino
erano collegati dal Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio),
datato
1351-1354, che fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale dai
bombardamenti alleati e abbattuto nel dopoguerra per la scarsa sensibilità del
tempo verso i monumenti storici. Una copia del ponte antico, non del tutto
fedele all'originale, è stata costruita nel dopoguerra.
La basilica di San Michele Maggiore
La basilica di San Michele Maggiore è il più famoso ed
importante monumento religioso medievale della città. Capolavoro dello stile
romanico lombardo, la chiesa raccoglie numerose testimonianze del periodo in
cui Pavia era la capitale del regno italico. Una prima chiesa di San Michele fu
costruita originariamente nel periodo longobardo (a questo periodo risale la
parte inferiore del campanile), ma fu distrutta da un incendio nel 1004; la
costruzione attuale iniziò nel primo quarto del XII secolo (a cui risalgono la
cripta, il coro e i transetti) e fu completata nel 1155. La basilica di San
Michele è considerata il prototipo delle numerose chiese medievali pavesi:
tuttavia, San Michele si discosta dalle altre chiese cittadine per l'utilizzo
estensivo, sia per la struttura sia per le decorazioni, della fragile pietra
arenaria in luogo del cotto, e anche per la particolare conformazione
architettonica, che prevede una pianta a croce latina con un transetto
sviluppato, dotato di una propria facciata sul lato settentrionale, di una
propria finta abside nel lato opposto e di una volta a botte sostanzialmente
diversa dalle volte a crociera delle restanti parti della chiesa: quasi una
seconda chiesa compenetrata a quella principale. La basilica ospitò nei secoli
fastose cerimonie ed incoronazioni; tra queste si cita l'incoronazione di
Federico I Barbarossa, nel 1155.
Il DUOMO
Il Duomo di Pavia, intitolato a Santo Stefano, è
uno dei più maestosi monumenti della città. I lavori di edificazione
iniziarono nel 1488 commissionati dal vescovo Ascanio Maria Sforza
Visconti, fratello di Ludovico il Moro, ma vennero protratti per secoli
rimanendo incompiuta fino a fine Ottocento quando finalmente il
prospetto e la cupola vennero terminate in base all’originario progetto
di Giovanni Antonio Amadeo. Fu eretta sull’area delle due cattedrali
precedenti di Santo Stefano e Santa Maria del Popolo, grazie
all’architetto Cristoforo Rocchi appoggiato fin da subito da Amadeo al
quale è attribuito il progetto complessivo, pur essendo presente una
chiara influenza del Bramante. Era prevista una struttura a tre navate
con nicchie semicircolari ai lati, inserita sulla parte centrale
triabsidata e sovrastata da un enorme cupola collegata attraverso
pennacchi triangolari alla forma ottagonale irregolare dei pilastri.
L’intervento decisivo nel cantiere del Bramante, a cui si attribuiscono
il progetto della pianta generale, della cripta e della zona absidale, è
comunque attestato nell’agosto del 1488. Pur appoggiato dal 1498 da
Gian Giacomo Dolcebuono, Amadeo diresse i lavori autonomamente seguendo
il modello ligneo del 1495 ideato da Rocchi e Giovan Pietro Fugazza.
Attualmente la possente costruzione rinascimentale, presenta una pianta a
croce greca non regolare, visto che il braccio d’ingresso, con la sua
campata in più rispetto al transetto e al presbiterio, si prolunga
maggiormente nello spazio. La cupola, sorretta da otto colonne connesse
da archi, è a pianta ottagonale, alta ben 97 metri e di un peso di circa
20 mila tonnellate, al terzo posto per dimensioni in Italia dopo San
Pietro e la cattedrale di Firenze. A lato del Duomo si trovava la Torre
civica, risalente al XIV secolo, ma dopo il crollo avvenuto nel 1989 non
fu più ricostruita.
Castello VISCONTEO.
l magnifico Castello della città di Pavia detto anche
Castello Visconteo, fu edificato fra il 1360 e il 1365 per desiderio di
Galeazzo II Visconti. Perfetto modello dell’equilibrio rinascimentale,
il massiccio maniero fu utilizzato maggiormente come dimora privata che
come roccaforte difensiva.
Nella seconda metà' del XIV secolo, vi trovò
alloggio il poeta Francesco Petrarca invitato da Gian Galeazzo Visconti
affinché si dedicasse alla cura della preziosa raccolta di libri della
biblioteca, circa un migliaio attualmente andati perduti. Oggi ospita la
sede dei Musei Civici, in particolare la Pinacoteca Malaspina, e nella
stagione estiva, il giardino diventa attraente scenario per spettacoli
teatrali e concerti. Gli studiosi d’arte hanno dibattuto parecchio
rispetto all’autore del progetto e i critici odierni tendono ad
identificarlo nell’architetto Bernardo Da Venezia.
La costruzione,
contornata da un fosso profondo e messo al riparo da rivellini e ponti
levatoi, ha una pianta quadrilatera con torrioni ai quattro angoli. La
parte esterna, ornata dai tipici merli, è completamente in cotto e
contraddistinta da una serie di stupende bifore. Nel porticato del
giardino e nella loggia superiore, decorata con splendide quadrifore di
gusto veneziano, il cotto si alterna alla pietra d’Angera e d’Ornavasso.
Ps. Vorrei tornarci con più calma per visitare la mostra di Monet dal14 settembre al 15 dicembre.
S. Pietro in Ciel d'oro
Altro importantissimo luogo di culto della città è la Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, ricordata da Dante nella Divina Commedia e fondata nel secolo VII da Liutprando.
Esternamente è molto simile a San Michele Maggiore (qui la facciata è in maiolica); al suo interno si conserva la tomba del re longobardo Liutprando e le reliquie di sant’Agostino.
Ricostruita nel XII secolo, ha subito nell’Ottocento un consistente intervento di restauro integrativo nel poco ortodosso tentativo di restituire integrità alle forme romaniche.
All’interno conserva, sopra l’altare maggiore, la bella Arca di S. Agostino, la cui ricca decorazione scultorea risulta influenzata dallo stile di Giovanni di Balduccio, artista pisano trasferitosi a Milano.
Chiesa di San Gervasio e San Protasio
Probabilmente l’edificio sacro più antico di Pavia, la Chiesa dedicata a San Gervasio e a San Protasio ha ospitato per secoli il corpo di San Siro. Alcune testimonianze riposrano l’esistenza della chiesa già a partire dall’età paleocristiana, nell’area cimiteriale. Ciò lascia presumere che l’edificio fosse, un tempo, la cattedrale. Nel XII secolo l’edificio è stato gestito da un gruppo di benedettini, mentre l’intervento dei francescani, tra il 1712 ed il 1718, ha dato all’edificio l’aspetto attuale, con l’orientamento invertito rispetto all’edificio originario. Molto interessante è il ciclo di affreschi rinvenuto nella cappella di San Siro, il cui restauro è stato completato solonel 2009. Una volta a botte copre l’edificio. Nei pressi delle aperture, la volta è unghiata.
Interessanti gli edifici dell' Orto Botanico,
Palazzo Malaspina,
Palazzo del Broletto,
e il Palazzo del collegio Borromeo.
Dopo una breve pausa in un bar del centro con panini e toast ancora due passi alla vicina sede della celebre Università degli Studi,
Università degli Studi - Ingresso
Università - Interno
per poi recarci a Certosa di Pavia, ad una decina di minuti in auto, a visitare lo stupendo Complesso Religioso.
Certosa di Pavia.
Il complesso della Certosa dall' alto. |
La famosa Certosa di Pavia Gra-Car (Gratiarum Chartusia) è il complesso comprendente il convento cistercense e Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie che si trova a circa 8km a Nord rispetto al centro di Pavia. La costruzione della dimora dei frati certosini iniziò nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti nel contesto tardo-gotico italiano. Si intendeva destinare la chiesa a mausoleo della dinastia dei Duchi di Milano per questo il progetto prevedeva una struttura a tre navate molto più grande rispetto a quelle finora edificate per l’Ordine Certosino: l’ultima navata con elementi gotici fu terminata nel 1465.
L' oratorio. |
Intanto i segnali del primo Rinascimento si facevano sentire e il rimanente della chiesa (gallerie ad archi, la cupoletta e i chiostri) fu rielaborato da Guiniforte Solari, che diresse i lavori tra il 1453 e il 1481 poi sostituito da Giovanni Antonio Amadeo. Nel 1497 la chiesa venne legittimata e l’ultima parte del prospetto terminata nel 1507.
Nel 1866 il convento divenne monumento nazionale italiano e proprietà del Regno d'Italia. Il convento, tuttora utilizzato dai frati, ospita il Museo della Certosa di Pavia.
La facciata.
L’ecclesia presenta pianta a croce latina suddivisa in tre navate con relativi abside e transetto con copertura a volte a crociera, dipinte in successione con elementi geometrici e cielo stellato, su archi a sesto acuto. Internamente da segnalare i dipinti del Bergognone tra cui la pala di Sant'Ambrogio (1490), l’affresco nell’abside destra con Gian Galeazzo Visconti che presenta alla vergine il modello della Certosa e quello dell’abside sinistra con l'Incoronazione di Maria tra Francesco Sforza e Ludovico il Moro.
Il Chiostro grande con le celle.
Inoltre, il Padre Eterno, unico pannello rimasto in Certosa del polittico di Perugino, e pale del Cerano, del Morazzone, del Guercino. Come opere scultoree, invece, degne di nota quelle dell’Amadeo: l’acquasantiera, la statua di San Giovanni Battista per l'altare della Sala del Capitolo dei Fratelli e i medaglioni con i Dottori della Chiesa. La facciata è ricoperta di decorazioni con il portale contraddistinto fa colonne binate e bassorilievi.
Il Chiostro piccolo. |
Con la guida di un monaco cistercense, uno dei pochi rimasti, si effettua una visita interessantissima di 1 ora e mezza circa e si visitano la basilica,l' oratorio, il refettorio, il chiostro piccolo, quello grande e una cella: il tutto immersi in una pace spirituale d' altri tempi.
L’ingresso è gratuito, come la visita guidata, tuttavia un’offerta è
gradita.
All' uscita l'immancabile negozietto di prodotti vari (amari, caramelle, miele prodotti dai monaci.......forse!!!!!!
Purtroppo non è possibile fotografare e filmare...Peccato!!!
Per questo motivo le foto degli interni sono tratte dalla rete.
Tomba di Ludovico il Moro e Beatrice D' Este. |
Nel refettorio l' Ultima Cena. |
Gian Galeazzo Visconti dona la Certosa alla Madonna. |
Torchio. |
Didascalia del torchio. |
A conclusione: una gita piacevolissima sotto tutti gli aspetti.Dalla cultura, all'arte per finire in questo luogo mistico e spirituale.Non mancate di visitare la città e.... assolutamente imperdibile la Certosa.
E allora.....Buon Viaggio...!!!!!
Visitata il 21/09/2013
Nessun commento:
Posta un commento