4 settembre 2018

495-Sinagoga e cimitero ebraico di Vercelli -Vercelli



Sinagoga e cimitero ebraico di Vercelli -Vercelli -


Un bell’ esempio monumentale di sinagoga ottocentesca dell'emancipazione.


La sinagoga di Vercelli sorge in via Foa 56/58, nell'area dell'antico ghetto:  in occasione della "Giornata Europea della Cultura Ebraica” domenica 2 settembre 2018, ha aperto le porte al pubblico.



Sono state programmate visite guidate con l’apertura gratuita al pubblico delle Sinagoghe di VERCELLI e di BIELLA Piazzo e l’apertura straordinaria del Cimitero ebraico di Vercelli.
Avendo già avuto modo di visitare quella di Biella Piazzo, la curiosità ci ha spinti a vedere quella di Vercelli.
A differenza di quella di Biella che risulta essere bell'esempio settecentesco di sinagoga di ghetto piemontese, quella di Vercelli è monumentale, ottocentesca e dell’emancipazione.
Nella stessa area dove sorge ora la grande sinagoga, era locato un piccolo e modesto oratorio, inaugurato nel 1740 all'interno del nuovo ghetto, istituito quello stesso anno. 


Con l'emancipazione del 1848 si pose subito il problema dell'edificazione di un nuovo luogo di culto più consono alle dimensioni numeriche della comunità ebraica di Vercelli (oltre 600 persone) e al suo prestigio nella città. 
Il progetto fu inizialmente affidato nel 1864 all'architetto Marco Treves, nativo di Vercelli, che già aveva ideato la grande sinagoga di Firenze. Il progetto tuttavia si rivelò troppo dispendioso. Ci si affidò allora all'architetto Giuseppe Locarni che tra il 6 settembre 1874 (posa della prima pietra) e il 18 settembre 1878 (data d'inaugurazione) realizzò la costruzione dell'edificio. 







Per far posto al grandioso edificio si rese necessario abbattere un intero isolato del vecchio ghetto, incluso il palazzo che ospitava la vecchia sinagoga, i cui arredi furono momentaneamente spostati in una sala dell'asilo Levi.
Dopo la seconda guerra mondiale, anche in conseguenza del declino demografico della comunità ebraica di Vercelli, la sinagoga ha attraversato un periodo di grave degrado (muri scrostati, strutture pericolanti, vetri rotti, furti, ecc.). Molti degli oggetti preziosi delle comunità sono stati portati a Torino. A lungo il Tempio è rimasto chiuso.
La tendenza negativa si è interrotta a partire dal 2003, da quando una serie di importanti interventi di restauri si sono succeduti a ridonare alla sinagoga di Vercelli il suo antico splendore.







Purtroppo per motivi di sicurezza non è stato possibile scattare fotografie all’interno (ahimè) ….. e questa è stata un po’ una delusione per un appassionato come me.
L'interno è a tre navate, decorate da motivi geometrici. L'aron e la tevah sono collocati nella grande abside, illuminata da cinque finestre. Un pulpito ligneo è addossato alle colonne a sinistra. Dall'ingresso per una scala si giunge all'arioso matroneo che si affaccia sui due lati della navata centrale. Alle decorazioni del Tempio contribuirono vari artisti vercellesi: i fratelli Bona per le opere in muratura, il pittore Carlo Costa e lo scultore Ercole Villa; le vetrate policrome sono una creazione di Michele Fornari.
















Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito nel 1878 dall'organaro novarese Alessandro Mentasti ed attualmente (2012) in stato d'abbandono.
La superficie totale della Sinagoga è di oltre mille mq, testimone  di una prestigiosa Comunità che è stata parte attiva per la diffusione e lo sviluppo delle nuove idee di progresso civile e politico.
Molto interessante anche la visita in anteprima al piano superiore di quello che sarà il museo ebraico con diverse teche in vetro già allestite.
Nello stesso giorno è stato possibile visitare il Cimitero Ebraico di Vercelli che si trova uscendo dalla città in direzione Biella e per la precisione in corso Randaccio 22 . (Anche a Biella nel cimitero comunale è presente un piccolo spazio riservato alla comunità ebraica: si trova in stato di abbandono ed è visitato principalmente in quanto vi è sepolto Camillo Olivetti fondatore dell’omonima industria, rifugiatosi a Biella durante le persecuzioni razziali).





Il cimitero ebraico monumentale di Vercelli presenta monumenti funebri del periodo pre-emancipazione e post-emancipazione, che si alternano in un elegante spazio verde. Un tempietto o camera mortuaria al centro del cimitero stesso è stato recentemente oggetto di restauro insieme ad alcune delle tombe, ancora oggi utilizzate per sepolture. Il cimitero, su terreno acquistato nel 1801 secondo le disposizioni cimiteriali di Napoleone Bonaparte, è una preziosa testimonianza che fa ripercorrere gli ultimi due secoli di storia degli ebrei vercellesi. Gli altri antichi cimiteri ebraici, affittati in diversi altri luoghi della città, furono dismessi nel corso dell’Ottocento.

Rossella Bottini Treves
Presente all’apertura al pubblico anche Rossella Bottini Treves, presidente della comunità ebraica di Vercelli e vera anima del restauro della sinagoga, tra le altre cose in un intervento rivolto ai visitatori presenti ha parlato del Sefer Torah più antico del mondo.
Il “kosher” d’Italia, perfettamente integro e utilizzabile per le funzioni religiose, è un tesoro dal valore inestimabile ritrovato per caso tra gli archivi, nascosto tra i volumi inutilizzati, della piccola comunità ebraica di Biella ospitata nel famoso quartiere del Piazzo, nella città ai piedi delle Alpi. Il rotolo in lingua ashkenazita sul quale è trascritto il Pentateuco, che uno studio con il Carbonio 14, condotto dall’Università dell’Illinois, ha datato attorno al 1250, ha alle spalle una storia di almeno 800 anni ed un destino fortunato visto che rischiava di andare perso e invece è stato ritrovato e riportato agli antichi splendori grazie ad Amedeo Spagnoletto, maestro di fama mondiale e unico copista negli ultimi 150 anni ad aver trascritto a mano il Sefer Torah. Un recupero durato più di un anno e mezzo, tra pulitura delle pergamene, cucitura di quelle lacere, ripristino delle lettere che presentavano cancellature o fenditure dell’inchiostro e il restauro con pasta di pergamena dei fori causati dai tarli.




In questo periodo è esposto nell’importante mostra “Savants & Croyants, Les Juifs d’Europe du Nord au moyen âge” organizzata al Musée des Antiquités di Rouen in Normandia, e visitabile dal 25 maggio al 16 settembre 2018.
Al suo ritorno in Italia, dato il valore inestimabile, probabilmente sarà custodito nel caveau di qualche Banca.
Visita interessantissima alla sinagoga con una guida giovane e preparata, ben organizzata, e altrettanto dicasi per quella al cimitero anche qui con guida giovane, questa volta maschile, competente e disponibile.



 PS. le foto degli interni sono tratte dalla rete e dal profilo Facebook della comunità ebraica di Vercelli.


La Sinagoga in
Via E. Foa n.56/58 
13100 Vercelli  -VC-
Il Cimitero ebraico in
corso Randaccio n.22


Visitati il 02/09/2018

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