28 aprile 2017

380-Trattoria Al Capolinea - Milano



Trattoria  Al Capolinea - Milano


Un tuffo nei ricordi del passato.


Vi ricordate “il Capolinea”, chiamato così per essere stato metaforicamente considerato l'approdo notturno finale (dopo concerti o sessioni di registrazione) dei musicisti di jazz residenti o di passaggio a Milano ?
Lo storico locale era situato lungo il Naviglio Grande, in via Ludovico il Moro 119 (vicino al capolinea del tram 19).
Fu fondato nel 1968 da Giorgio Vanni, ex batterista toscano, con l'intento di offrire una cucina di qualità insieme ad ottima musica, ed è stato chiuso nel novembre del 1999, in seguito a problemi di varia natura, culminati in un incendio. Dalla sua nascita divenne in breve tempo uno dei maggiori ritrovi della musica jazz in Italia, un vero e proprio "tempio del jazz" di respiro internazionale in cui hanno suonato i più famosi artisti italiani e stranieri come Chet Baker, Dizzie Gillespie, Art Blakey, Joe Venuti, Chick Corea, Gerry Mulligan, Woody Herman, Steve Lacy, Vinnie Colaiuta, Tullio de Piscopo, Enrico Rava, Larry Nocella, Mario Rusca, Tony Scott, Franco e Stefano Cerri, Gianni Basso e molti altri.





Era dotato di un ampio palco che spesso veniva utilizzato per registrare dischi dal vivo. Tra i tanti, si ricordano At Capolinea di Chet Baker (Red Records, 1984) e l'album Capolinea del Banco del Mutuo Soccorso (Ricordi, 1979).
Frequentato da un pubblico eterogeneo, il Capolinea, più che un locale, era "il ritrovo" a Milano per amanti del jazz e musicisti, tappa fissa per ogni artista che passava da Milano e dall'Italia. Non si contano le entusiasmanti jam session, che si protraevano anche fino all'alba, davanti ad appassionati che lasciavano il locale solo quando gli strumenti venivano riposti dai musicisti nelle custodie.


Ebbene, dopo questa lunga ma doverosa parentesi di storia, veniamo al locale che, prima come “Isola Fiorita” e successivamente come “Al Capolinea”, un nipote del fondatore del mitico locale ha cercato di riportare, almeno come nome,  ai fasti dei tempi che furono.










L’attuale trattoria, trasformata nel 2013 dalla celebre trasmissione “Cucine da Incubo” condotta dallo Chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo,  pratica una cucina schietta, semplice e di tradizione: i prodotti provengono tutti da piccoli e selezionati produttori e pertanto la materia prima è di buon livello.





Certo la musica non c’è più anche se un piccolo palco è stato ricreato (tuttavia non è difficile incontrare musicisti come Franz Di Cioccio, Rossana Casale, Francesco Sarcina, Eugenio Finardi e altri ancora), e alle pareti diverse foto d’epoca ci riportano al famoso locale: anche dei piatti consigliati dallo Chef Cannavacciulo non vi è più traccia come pure dell'originale menù impresso su dischi di vinile ma, tuttavia, dopo la ristrutturazione del locale anche la carta, sia come scelta che come qualità è più che accettabile.





Nel nostro caso, dopo bruschetta e polpettina come benvenuto, una tagliata con carciofi e dell’agnello lardato con salsa alla menta.
Vino sfuso piemontese di ottima qualità, biscottini appena sfornati in accompagnamento al caffè.
Accoglienza premurosa e servizio semplice ma puntuale e preciso: si respira un’atmosfera d’altri tempi….da autentica trattoria con, dal nostro  tavolo, la vista dell’acqua verdastra del Naviglio Grande, all’angolo tra la via Lombardini e la Ripa.




Insomma, per rivivere emozioni antiche e per degustare una cucina che ricalca, nel bene e nel male, la ruvida sostanza delle trattorie di qualche anno fa e cioè semplice ma genuina.
Vale sicuramente una visita per rivivere un’atmosfera d’altri tempi.

PS. Alcune foto sono tratte dalla rete.




Trattoria  Al Capolinea
Via Elia Lombardini n.1
Milano
Tel. 02 8940 2060

Chiuso la domenica e il martedì a cena





Visitata il 23/04/2017 a pranzo

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