16 gennaio 2017

357-Osservatorio della Fondazione Prada – Milano



Osservatorio della Fondazione Prada Milano




Osservatorio, lo spazio della Fondazione Prada per la fotografia .


Vi si accede con l’ ascensore situato a fianco della Boutique Prada in Galleria, lo stesso che conduce alla Pasticceria Marchesi al primo piano.
Ospitato al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali, Osservatorio si trova al di sopra dell’ottagono, al livello della cupola in vetro e ferro che copre la Galleria realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867. Gli ambienti, ricostruiti nel secondo dopoguerra a seguito dei bombardamenti che hanno colpito il centro di Milano nel 1943, sono stati sottoposti a un restauro che ha reso disponibile una superficie espositiva di 800 m2 sviluppata su due livelli.




Nel progetto di restauro sono stati preservati le strutture verticali portanti, in cemento armato a vista, così come i solai in legno e laterizio, consolidati con elementi in ferro. Per i pavimenti è stato recuperato il legno dei rivestimenti originari, mentre i prospetti che si affacciano sulla cupola della Galleria si configurano come ampie vetrate.
Osservatorio è un spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi.





È un luogo di esplorazione e indagine delle tendenze e delle espressioni della fotografia contemporanea, della costante evoluzione del medium e delle sue connessioni con altre discipline e realtà creative.
Inaugurato il 21 dicembre 2016 con la mostra dal titolo “Give Me Yesterday” che ha aperto tale programmazione e che sarà visibile fino al 12 marzo 2017.
In un percorso che comprende i lavori di 14 autori italiani e internazionali (Melanie Bonajo, Kenta Cobayashi, Tomé Duarte, Irene Fenara, Lebohang Kganye, Vendula Knopova, Leigh Ledare, Wen Ling, Ryan McGinley, Izumi Miyazaki, Joanna Piotrowska, Greg Reynolds, Antonio Rovaldi, Maurice van Es), il progetto esplora l’uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Duemila a oggi.





Articolata sui due livelli dell’Osservatorio, l’esposizione si apre con alcuni progetti che pongono le fondamenta del “nuovo diario fotografico”, realizzati nella prima parte del periodo considerato: le immagini di Ryan McGinley combinano naturalezza e messa in scena, originando una tipologia inedita di documentario personale; Leigh Ledare mescola in modo simile i codici dello snapshot e del ritratto posato in una serie interamente dedicata alla madre; Wen Ling avvia nel 2001 il primo photoblog cinese, sfruttando l’enorme potenziale della rete per trasformare in tempo reale gesti minimi e banali in eventi di pubblico dominio. 



 Sullo stesso piano, i lavori di Maurice van Es e Vendula Knopová, più recenti, discendono da un precedente noto, il ready-made.
In entrambi i casi è la madre dell’artista a fornire il materiale di partenza del progetto: pile ordinate di oggetti domestici nel caso di van Es, un hard-disk riempito di immagini di famiglia per Knopová.




La seconda sezione della mostra, allestita al piano superiore, presenta lavori in cui l’aspetto progettuale è ancora più evidente, affermandosi come una delle caratteristiche chiave di questo indirizzo di ricerca, che sovraimpone alla spontaneità della cronaca di ogni giorno una ponderata griglia strutturale e concettuale. 



A questa evidenza si affiancano l’applicazione di un metodo modulare, ripetitivo e in parte scientifico (Irene Fenara, Joanna Piotrowska, Antonio Rovaldi), il ricorso all’archivio come innesco di un processo di rilettura e attualizzazione (Lebohang Kganye, Greg Reynolds), la combinazione tra realtà e manipolazione digitale (Kenta Cobayashi), fino alla vasta proliferazione dell’autoritratto, elemento fondante dell’immaginario dei social network, cui viene dedicata un’intera parete (Melanie Bonajo, Tomé Duarte, Izumi Miyazaki).




 
Una mostra interessante e particolare in una location “straordinaria” con affaccio sulle vetrate e sulla cupola di Galleria Vittorio Emanuele nel cuore di Milano





Milano Osservatorio PRADA
Galleria Vittorio Emanuele II
20121 Milano
Tel. +39 02 5666 2611

Visitato il 15/01/2017

Ingresso euro 10 valido anche, entro sette giorni,
per la visita alla Fondazione Prada di Largo Isarco.

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