24 giugno 2016

303-Una giornata a CANNOBIO e visita all’ Orrido di sant’ Anna – Verbania - Lago Maggiore



Una giornata a CANNOBIO e visita allOrrido di
santAnna Verbania  -  Lago Maggiore


Cannobio tra lago e natura incontaminata.






Situato sulla sponda nord-occidentale del Lago Maggiore, Cannobio è il primo paese piemontese che si incontra giungendo dalla Svizzera. A dispetto della scarsità del numero di abitanti (poco più di 5000), si caratterizza per un’elevata estensione, dovuta al numero di frazioni che fanno capo al borgo. La sua posizione di confine ne ha influenzato le vicende storiche, ma al contempo ha favorito la crescita di un florido turismo internazionale.
Sono ancora evidenti le tracce di epoca romana, medievale e ottocentesca. Sul lungolago e lungo le vie che salgono fino alla statale si possono ammirare i palazzi cinque-seicenteschi. Le origini del borgo sono però contadine, strettamente legate alla Valle Cannobina e alle tradizioni, che hanno permesso di conservare gran parte del patrimonio naturale e architettonico.






Passeggiando tra le antiche stradine lastricate di ciottoli è possibile scoprire il Palazzo della Ragione del XII secolo e la Torre del Comune, la quattrocentesca Casa dei Pironi, il cinquecentesco Santuario sul lago, la Collegiata di San Vittore del settecento (la facciata risale però al 1842).
Una piacevole escursione, dal Lungolago sulla strada per Cannero, conduce al paesino di Carmine Superiore che si erge solitario su di uno sperone di roccia a strapiombo sul lago. Qui, con un lavoro che durò quasi un secolo (1334-1431), fu edificata la Chiesa di San Gottardo.

Pur essendo denominati Castelli di Cannero, in realtà appartengono al territorio comunale di Cannobio i due isolotti rocciosi che recano ancora le vestigia di antiche fortificazioni ormai in rovina.











La costante e favorevole presenza del vento ha permesso a Cannobio di divenire un centro importante e una meta di riferimento per coloro che praticano sport velici, ma anche gli altri sport acquatici sono ben rappresentati grazie anche al fatto che, dal 2002 e con poche interruzioni, al paese è stata attribuita la Bandiera Blu, come alla vicina Cannero.





Tra le manifestazioni caratteristiche è da ricordare la festa dei Lumineri (7 e 8 gennaio) a commemorazione del miracolo della Pietà. Sul lungolago si svolge poi durante tutto il periodo dell’anno il pittoresco Mercato della domenica, richiamo anche per i vicini acquirenti svizzeri.











In località Traffiume si viene sorpresi da un imperdibile spettacolo naturale: l'Orrido di Sant'Anna. Si tratta di una cascata spumeggiante, scavata nelle rocce dalle acque del torrente Cannobino; nei pressi sorge una chiesetta del 1665 dedicata alla Santa.
L’Orrido di Sant’Anna si trova a 3 km dal punto in cui il torrente Cannobino si getta nel Lago Maggiore. Nel corso dei secoli l’acqua ha eroso le pareti rocciose dell’angusta valle circostante, creando una stretta spaccatura dove le acque scorrono impetuose.









Due ponti permettono di attraversarle dall’alto: uno medievale (detto “dell'agostana”) che consente il transito solo ai pedoni, ed uno più moderno che permette il passaggio in auto. Le verdissime acque dell’Orrido, densamente popolate dalla trota fario, sono piuttosto fredde in estate (15-16 gradi) e raggiungono in inverno una temperatura di 2-3 gradi. La profondità massima è di 25 metri.
Poco distante dall’Orrido fu edificata nel 1683, presumibilmente su disegno di G. A. Crivelli, una chiesetta intitolata a Sant’Anna. Essa incorpora un antico sacello affrescato dedicato alla Madonna di Loreto che costituisce l’abside della struttura attuale. All’interno l’attenzione viene catturata dal notevole altare maggiore decorato da colonne tortili in marmo nero e da eleganti fregi.







L’opera era stata donata alla chiesa dalla società dei Terrafiumesi in Roma, una sorta di corporazione che raccoglieva le maestranze edili del villaggio. Degni di nota i paliotti (ossia le parti anteriori dell’altare) in scagliola, pregevole lavoro dell’artista asconese C. G. Pancaldi e risalenti al XVIII secolo. Altari seicenteschi adornano le cappelle laterali dedicate ai Santi Anna e Gioacchino (quella di destra) e a S.Giuseppe (quella a sinistra).

Come arrivare all'Orrido di Sant'Anna

Giunti a Cannobio, svoltate a sinistra seguendo l’indicazione per la Valle Cannobina e dopo meno di un chilometro imboccherete una strada a destra recante indicazioni per l’Orrido. Proseguite lungo la valle: dopo circa un chilometro vi troverete ad un bivio, prendete la strada in salita, a sinistra. Più avanti incontrerete sulla destra un’indicazione turistica e una stretta, anzi strettissima stradina che scende all’uscita dell’orrido: qui vi sarà possibile parcheggiare l’auto.


L’orrido, soprattutto durante il fine settimana, è assai frequentato da appassionati di nuoto subacqueo e non solo. Le sue acque fresche sono un toccasana contro l'afa estiva.








Al ritorno verso casa, sulla stessa strada e giunti quasi a Cannobio, vale la visita la Fonte Carlina.
La più nota di tutte le fonti della zona di Cannobio è quella dell’acqua Carlina, situata nella valle di S. Carlo. Dalla metà dell’Ottocento all’acqua Carlina sono riconosciute proprietà terapeutiche e, da allora, ha dissetato e curato molti personaggi famosi. Oggi l’area in cui si trova la fonte è stata risistemata e l’acqua può essere liberamente presa da chiunque.

Una escursione di una giornata veramente piacevole trascorsa tra lago e natura selvaggia e incontaminata.

CANNOBIO
Area: 51 km²
Altitudine: 214 m
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Regione: Piemonte

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