23 giugno 2016

301-Casa Museo BAGATTI - VALSECCHI - Milano



Casa Museo  BAGATTI - VALSECCHI - Milano 


Fra le più importanti e meglio conservate
case museo d'Europa.


Il Museo Bagatti Valsecchi è una dimora storica ubicata nel cuore del quartiere Montenapoleone, al centro di Milano, nel palazzo denominato "Palazzo Bagatti Valsecchi", acquistato dalla Regione Lombardia nel 1975. È fra le più importanti e meglio conservate case museo d'Europa e fa parte da ottobre 2008 del circuito "Case Museo di Milano".
A reggerla è una fondazione privata, voluta dagli eredi Bagatti Valsecchi nel 1974 per esporre al pubblico le collezioni d'arte rinascimentale e gli oggetti d'arredo rinascimentale e neorinascimentale raccolti negli ultimi decenni del XIX secolo dai fratelli Fausto e Giuseppe per arricchire la propria casa. È aperto dal martedì alla domenica dalle ore 13 alle ore 17.45.














L'accoglienza ai visitatori si avvale per ogni stanza del Museo di dettagliate schede mobili redatte in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese, e di schede mappa rivolte ai bambini per consentire loro di seguire un percorso storico - artistico imparando giocando. È possibile prenotare visite accompagnate da guide qualificate per bambini in italiano e per adulti in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
















Il Museo Bagatti Valsecchi è gestito dalla Fondazione Bagatti Valsecchi – ONLUS, ente di diritto privato di cui è presidente Pier Fausto Bagatti Valsecchi e che vede, tra i componenti del Consiglio di Amministrazione anche Vittorio Sgarbi, in rappresentanza della Regione Lombardia.
















Storia

Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, di Varedo, concepirono insieme il progetto di costruire una dimora in cui abitare ispirata ai palazzi signorili del Quattro e Cinquecento lombardo e di arredarla con oggetti d'arte rinascimentale. A questo scopo venne ampliato il palazzo milanese di famiglia (attuale sede del Museo) alla fine dell'Ottocento.


L'unicità del progetto dei fratelli Bagatti Valsecchi stava nel voler creare un insieme (in tedesco, un "Gesamtwerk") assolutamente armonico, in cui l'edificio, le decorazioni fisse e i preziosi oggetti d'arte collezionati con passione contribuissero in uguale misura alla fedeltà dell'ambientazione rinascimentale tuttora imprescindibile dalle collezioni (tra cui, per esempio, opere di Giovanni Bellini, Gentile Bellini, Giampietrino e Lorenzo di Niccolò).



La cultura ottocentesca che si riflette nella casa di Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi era impegnata a ricercare nel passato l'ispirazione per le proprie manifestazioni artistiche. I due fratelli però, discostandosi dalla strada più battuta, non combinarono spunti attinti da epoche differenti. Piuttosto che verso l'eclettismo, indirizzarono le loro preferenze a suggestioni e oggetti del Rinascimento (v. Neorinascimento), in linea del resto con il programma culturale varato dalla giovane monarchia sabauda all'indomani dell'Unità d'Italia.
















LE STANZE

La stretta coerenza tra casa e raccolte, tra stanze e opere d’arte in essa contenute: questo è l’asse portante del rigoroso progetto collezionistico e abitativo che, alla fine del XIX secolo, i nobili fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi perseguirono nella loro casa ispirata alle dimore signorili del Cinquecento lombardo.


Per il loro palazzo si avvalsero di numerose fonti di ispirazione, citarono e rielaborarono esempi eccellenti al fine di creare un Rinascimento passato al filtro delle sensibilità ottocentesca, dove di continuo affiora la cifra Bagatti Valsecchi. La predilezione per tale epoca era peraltro in linea con il programma culturale varato dalla monarchia sabauda all’indomani dell’Unità d’Italia; proprio nel Rinascimento essa individuava il momento cui guardare per la costruzione di una nuova arte nazionale, ingrediente indispensabile al consolidamento di quell’identità comune di fatto ancora assai debole.




Nelle stanze di casa Bagatti Valsecchi, sotto la vigile regia di Fausto e Giuseppe, il Rinascimento prese corpo non solo attraverso l’allestimento di collezioni quattro-cinquecentesche, ma anche tramite l’accurata e capillare sintonizzazione stilistica, di cui fu oggetto sin nei suoi più minuti dettagli ogni ambiente della casa. Negli arredi fissi furono inseriti frammenti d’epoca quali fregi parietali, camini, elementi decorativi, soffitti lignei, mentre la pratica del moderno rifacimento in stile intervenne a sanare le eventuali lacune presenti entro la fitta trama delle ambientazioni.











Le stanze di casa Bagatti Valsecchi divennero così luogo di cimento per una nutrita schiera di abili artigiani lombardi. A loro spettò pure il compito di trovare soluzioni adatte per inserire quanto di più à la page si rendeva disponibile alle moderne esigenze di comfort domestico - dalla doccia al lavandino ad acqua corrente - senza che tali inseriti andassero a turbare l’unità stilistica degli ambienti. “Non v’è parte, anche secondaria, che non sia antica o imitata dall’antico, per cui tutto riesce armonico e perfettamente in stile”: così chiosava nel 1885 l’autorevole architetto Vespasiano Paravicini, passando in rassegna le stanze di casa Bagatti Valsecchi.


Una visita interessantissima e………..imperdibile.

 NB. I cenni storici sono tratti dalla rete.


Casa Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù n. 5
Milano
Tel. (+39) 02 7600.6132



Visitato il 19/06/2016

Orari del Museo.
Il Museo è aperto da martedì a domenica
dalle ore 13.00 alle ore 17.45.

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