Campamac Osteria Gourmet – Barbaresco -CN-
Tu chiamale, se vuoi, emozioni……. Parafrasando il testo di una celebre canzone di Lucio Battisti, queste sono le sensazioni che si provano assaporando la cucina del Campamac. Campamac, Osteria Gourmet, si trova a Barbaresco, capitale del vino, il paese di “Le Roi” Angelo Gaja ed è stata aperta nel novembre del 2017 da Maurilio Garola, Chef due stelle Michelin de “La Ciau del Tornavento” in società con Paolo Dalla Mora, manager friulano con esperienze in grandi multinazionali. Il suo nome è una espressione in dialetto piemontese, usata come incoraggiamento, che significa "dacci dentro".
| Paolo Dalla Mora. |
| Maurilio Garola, Chef due stelle Michelin. |
La Cantina, o meglio le cantine, meritano un discorso a parte e una riflessione: il ristorante riserva loro ben due “carte”. Uno dedicata a Barbareschi e Barolo, l'altra per tutti gli altri vini; la possibilità di scelta è infinita per tipologie e budget. Il Campamac ha 3 cantine con 20 mila posti, la prima delle quali in sala, contenente Bianchi Italiani e Francesi e gli Champagne. Una scala conduce alle splendide cantine del piano inferiore. Nella prima Cantina si trovano le bolle Italiane (Altalanga, Franciacorta e Trento DOC) mentre nella seconda, la più grande, si trovano i rossi: Barbaresco (di Barbaresco, Neive e Treiso, i 3 paesi che danno origine alla denominazione), Barolo, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Roero, Brunello, Bolgheri Rosso, Pinot nero e a una piccola selezione di Borgogna.
E veniamo alla nostra degustazione: dopo un apetizer di benvenuto con una vellutata di zucca, semi tostati e altro di cui non ricordo, abbiamo provato il “Tulipano croccante”, un cestino di sfoglia con tartrà di porro dolce, uovo pochè e castagne……delizioso….!!! A seguire gli imperdibili Tajarin ai 40 rossi d’uovo, una vecchia ricetta di Langa e conditi con sugo di carne e, come seconda versione, conditi con funghi porcini e finferli: pasta di livello e condita in ambo i casi in maniera perfetta. Proseguendo eccoci al capretto di Roccaverano allo spiedo (7 ore di lenta cottura…) con purè di patate su letto di spinacini: preparazione perfetta, carne morbidissima, saporita con una crosta deliziosamente croccante. Tutto accompagnato da un’ottimo Barbaresco Vallagrande dell’azienda Cà del Baio di Treiso. Imperdibile l’assaggio dei formaggi (un semi giro) dove la scelta è “imbarazzante”: ci si immerge in un mix di gusti raffinati e si intuisce l’amore per la ricerca di quei prodotti “di nicchia”, difficilmente reperibili comunemente. Per i dolci non c’è più posto ma, con l’immancabile caffè, ci viene servita una selezione di dolcetti oserei dire “strepitosi”.
| Selezione di dolcetti della casa. |
| Assaggio di formaggi. |
| Capretto di Roccaverano allo spiedo. |
| Tajarin ai 40 rossi d’uovo con porcini e finferli. |
| Tajarin ai 40 rossi d’uovo con sugo di carne. |
| “Tulipano croccante”. |
| Apetizer di benvenuto. |
Una di quelle “visite” indimenticabili: ….tu chiamale, se vuoi, Emozioni….!!!!
Ps:
Il locale sembra attirare molti personaggi famosi: qui ne sono passati
parecchi.
A
parte i giocatori della Juventus che qui sono di casa, anche per via della fede
bianconera di Chef Garola (unica nota che stona del locale…Ah! Ah!), sembra che
anche la Milano che conta si trasferisca spesso nlle Langhe al Campamac per una
serata fuori porta e per degustare la sua cucina di livello.
Ecco
alcuni personaggi che sono transitati all’Osteria: (le foto di seguito sono
tratte dal sito del locale)
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