28 dicembre 2022

735-La carità e la bellezza: capolavori a Palazzo Marino, Milano -MI-

La carità e la bellezza: capolavori a Palazzo Marino,  Milano -MI


Torna la grande mostra di Natale in Sala Alessi.

 

E’ tornata la grande mostra di Natale in Sala Alessi, "La carità e la bellezza" raccontata attraverso quattro capolavori.

 

Protagoniste le opere tre-quattrocentesche di Beato Angelico, Sandro Botticelli, Filippo Lippi, Tino Di Camaino, provenienti dai musei fiorentini. Il progetto di mostra si estende anche negli altri otto municipi con l'esposizione di importanti opere provenienti da diversi istituti della città.

Grazie alla sinergia tra le città di Milano e Firenze, Palazzo Marino si è aperta ai milanesi durante le festività natalizie con una mostra speciale: fino al 15 gennaio 2023, quattro capolavori dell'arte fiorentina e toscana, tutti realizzati tra il Tre e il Quattrocento, saranno allestiti nella magnifica Sala Alessi di Palazzo Marino immersi in un gioco di luci e tessuti, e possono essere ammirati gratuitamente da milanesi e turisti.

La mostra, dal titolo "La carità e la bellezza", vede la "Madonna col Bambino" dipinta da Sandro Botticelli e oggi conservata nel Museo Stibbert di Firenze; "L'adorazione dei Magi" di Beato Angelico, prezioso tabernacolo appartenente al Museo di San Marco; la "Madonna col bambino" di Palazzo Medici Riccardi, realizzata da Filippo Lippi; "Carità", scultura del senese Tino di Camaino, proveniente dal Museo Bardini di Firenze. Negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospitano dal 13 dicembre altrettante importanti opere provenienti da diversi istituti della città, che declinano il tema della carità e della bellezza attraverso quattro tele del Seicento e quattro dell'Otto/Novecento.

Un percorso che testimonia la fervente attività di assistenza, misericordia e carità nei confronti dei soggetti più bisognosi e fragili, che è da secoli il tratto distintivo della città di Milano. La mostra, infatti, oltre a prestiti provenienti dalla Galleria d'Arte moderna di Milano (GAM) e dal Castello Sforzesco, vede la presenza di opere provenienti da alcuni istituti di assistenza cittadini che possiedono un patrimonio artistico testimonianza della generosità di tanti benefattori nei secoli: Fondazione Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, dell'Istituto dei ciechi di Milano, dell'Istituto Golgi Redaelli, degli Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio.

La mostra è curata da Stefano Zuffi e da Domenico Piraina, mentre l'organizzazione è affidata all'esperienza e alla professionalità di Civita mostre e musei.


"Carità" è la splendida scultura realizzata da Tino di Camaino, rimasta per circa due secoli all'ingresso del Battistero del Duomo di Firenze, monumento-simbolo dell'identità fiorentina, e successivamente ospitata presso il Museo dell'Opera del Duomo. Lo stile dello scultore, allievo di Giovanni Pisano, predilige forme semplici, solide, impostate su volumi geometrici, ed è del tutto paragonabile a quello utilizzato, nello stesso periodo, da Giotto. La figura allegorica della Carità è una donna che si occupa di due bambini, allattandoli al seno.

Il raffinato tabernacolo di Beato Angelico, gioiello del Museo di San Marco di Firenze, è stato realizzato intorno al 1430 ed è il frutto di una combinazione di tecniche tra pittura, miniatura, oreficeria e intaglio. Oltre a offrire un tema squisitamente natalizio come l'Adorazione dei Magi, il tabernacolo offre un saggio della sensibilità di Beato Angelico verso i colori, che scintillano preziosi sull'oro del fondo. L'opera arriverà in Sala Alessi il 20 dicembre, poiché attualmente in prestito alla mostra a San Giovanni Valdarno "Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura".

La "Madonna col bambino" di Filippo Lippi, proveniente da Palazzo Medici Riccardi, è una delle ultime e più compiute opere su tavola del pittore, che la realizzò negli anni Sessanta del Quattrocento, appena prima di trasferirsi a Spoleto per affrescare l'abside del Duomo. Firenze in questo periodo sta entrando in una delle fasi più straordinarie della sua storia politica, sociale e artistica: è la Firenze dell'umanesimo, che trova in Filippo Lippi uno dei primi e più sensibili interpreti. Inquadrato in una nicchia architettonica impostata sulle regole dettate da Leon Battista Alberti, il dipinto si trovava fino all'inizio del XX secolo presso la villa di Castelpulci, sede dell'Ospedale psichiatrico di Firenze.


Quarta opera in mostra, la "Madonna col Bambino" dipinta intorno all'anno 1500 da Sandro Botticelli e oggi conservata nel Museo Stibbert. Dopo aver raggiunto l'apice della fama e della carriera al tempo di Lorenzo il Magnifico, negli anni che seguono la morte del suo mecenate (1492) Botticelli è fortemente impressionato dalle predicazioni apocalittiche di Gerolamo Savonarola. Un'inquietudine che si riflette sulla sua produzione artistica di quest'ultimo scorcio di vita, che lascia intatto il suo straordinario talento pittorico ma condiziona la sua intensa resa poetica.






Uno spettacolare allestimento fà da palcoscenico alla scultura e ai tre dipinti, ricreando in chiave contemporanea l'atmosfera di una basilica. Il progetto, affidato agli architetti Franco Achilli e Luigi Ciuffreda, è stato pensato per essere totalmente ecosostenibile e completamente riciclabile, dalle costruzioni ai rivestimenti. I tendaggi in seta che calano dall'alto della Sala Alessi per esaltare la preziosità delle opere ed evocare gli interni di una cattedrale sono realizzati in seta definita "non violenta" perché ottenuta tramite un procedimento particolare che viene avviato solo dopo la trasformazione del baco in farfalla, evitando di interromperne la metamorfosi. In tal modo viene preservata la vita dei bachi che non vengono soppressi per ottenere una quantità maggiore di filato.

La seta, a fine mostra verrà recuperata e utilizzata per la creazione di una collezione di abiti disegnata da Tiziano Guardini.

Imperdibile …… !!!

 


La carità e la bellezza

Palazzo Marino

Piazza della Scala n.2

Milano  -MI-

 

Dal 2 Dicembre 2022

Al 15 Gennaio 2023

 

Visitata il 25/12/2022


27 dicembre 2022

734-Ristorante da Giulia 4°recensione, Milano -MI-

 Ristorante da Giulia 4°recensione,  Milano -MI-

A pranzo il giorno di Natale.

 

E’ la quarta volta che scrivo di Giulia e lo faccio solo per raccontarvi il Pranzo di Natale: sarò conciso per non annoiarvi.

La cucina di pesce di Giulia non tradisce mai: la materia prima è di ottima qualità e Lei la sa lavorare con maestria ed esperienza accumulata da tanti anni trascorsi tra i fornelli.






Chiaramente, si sa, che il giorno di Natale, non è l’ideale se si cerca la tranquillità: in altri periodi dell’anno i tavoli sono più distanziati e il servizio più curato.



Tuttavia, premesso quanto detto sopra e calcolando che noi siamo arrivati tra i primi, il servizio, molto ben organizzato, è corso via in maniera perfetta con i tempi di attesa corretti. Si vede che esiste un buon feeling / affiatamento tra sala e cucina.













Ecco la nostra scelta:

- Baccalà Gadus Montebianco mantecato alla Veneziana con peperone crusco di Senise IGP e crostini di pane integrale della casa preparato con semola Timilia.

- Polpettine di Tonno Blue Fin avvolte in farina Bramata di mais spinato di Gandino su insalata riccia e radicchio rosso di Verona.

- Tentacoli di polpo di Sardegna alla griglia su Calazi’ta (ruchetta selvatica), bacche di Schinus (pepe rosa) e pomodori ciliegino di Pachino con Citronette al limone.

- Filetto di Orata di Orbetello con carciofo spinoso di Albenga saltato in padella e patate al forno.

- Spigola intera spinata alla Pugliese secondo Giulia (patate , olive, capperi e pomodorino ciliegino di Pachino).

Tutto era ottimo e annaffiato da un buon Etna bianco “Luci Luci” Al-Cantara, un vino che ha riposato un anno e mezzo prima di concedersi a noi comuni mortali. E adesso, senti che roba: un bouquet pazzesco, che in un attimo evoca un territorio, un contesto: pietra focaia, iodio, agrumi, note salmastre.

Che dire, per il dolce non c’era più spazio e, prima che il locale fosse super affollato e il brusio diventasse “caciara”, ce ne siamo andati, soddisfatti, per fare quattro passi e smaltire un po' di calorie.




Non prima di aver salutato e scambiato quattro parole con Giulia, con aneddoti simpatici sulla sua partecipazione alla trasmissione televisiva “4 ristoranti” con Chef Alessandro Borghese che l’ha vista vincitrice nella categoria “miglior ristorante di pesce a Milano”, ce ne andiamo con la promessa di ritornarci appena possibile.

Complimenti a tutti in sala e in cucina………. E alla prossima.


Ps. In sala a coordinare il tutto il marito di Giulia (penso si chiami Giovanni), in certi post definito “il burbero”, ma solo all’apparenza: con noi sempre gentile e cordiale   ……. ma …. sarà un caso? Non credo proprio. 


 

Ristorante da Giulia  

Piazza A. Gramsci n.3 

20149 Milano -MI-

Tel. +39 02 3651 2177



 

Visitata il 25/12/2022 a pranzo

20 dicembre 2022

733-Ristorante Matteo Caffe' & Cucina – 2° recensione - Biella -BI-

 

Ristorante Matteo Caffe' & Cucina – 2° recensione - Biella -BI-



Locale e cucina raffinati. Manca solo la stella……!!!!

Sebbene non sia la prima volta che visitiamo il locale, l’esperienza è sempre molto interessante. Forse è trascorso un po’ (troppo) tempo dalla nostra ultima visita, anche se eravamo sempre aggiornati da nostro figlio che, con amici o per lavoro, lo ha frequentato durante la nostra assenza.







  

Che dire: locale raffinato e accogliente, servizio impeccabile e professionale (leggo critiche assurde che probabilmente capitano solo agli altri), tempi di attesa corretti e portate degne di una stella Michelin ….. insomma il migliore a Biella città, con una location che affaccia sulla Piazza del Duomo.  


Matteo in cucina e la signora Francesca in sala sanno il fatto loro e riescono a soddisfare, nel limite del possibile, le richieste del Cliente che fanno sentire un po’ come a casa.

Dopo un’ entrèe di benvenuto (quattro assaggi), la nostra scelta è stata.

  • Tortello, sedano rapa, Seirass del fen

  • Sapido di Faasone, yogurt, rafano, bagna cauda

  • Uovo croccante, spuma di parmigiano, gel al cacao e lime

  • Guancia di Iberico, mirtillo e aneto

  • Costolette di agnello, salsa di olive, santoreggia

  • Gianduiotto, pralinato mandorle e cocco, confit frutto della passione

E per concludere con il caffè una piccola selezione di dolcetti fatti in casa, così come il pane e la focaccia: carta dei vini con un’ottima selezione di etichette.




Noi abbiamo optato per un Monsordo rosso delle Langhe 2019 della tenuta Ceretto: Il Monsordo Rosso di Ceretto viene prodotto con uve Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah coltivate in regime biologico nella tenuta Monsordo-Bernardina e assemblate in percentuali variabili a seconda delle caratteristiche dell'annata nella caratteristica bottiglia che porta il nome della tenuta. Al naso emergono importanti toni fruttati di frutti di bosco, ciliegia, frutta sotto spirito che si ritrovano al palato dove il sorso scorre melodioso e morbido, piacevolmente fragrante.


















Prezzi medio alti ma che sono pienamente giustificati per l’ottima materia prima lavorata e per la cucina espressa.

Giunti alla fine, soddisfatti e già con la voglia di ritornarci, cerchiamo qualche difetto ma, anche sforzandoci, non ne abbiamo trovati.







Quindi, complimenti a tutti, in sala e in cucina e …. Arrivederci a presto.


Ps. In questo periodo anche un menù di soli tartufi bianchi che non abbiamo provato: ma il prezioso tubero giunto al tavolo vicino, vi garantisco che ha emanato un profumo inebriante: è stato come se li avessimo degustati pure noi.



Ora aspettiamo le feste, durante le quali, assaggeremo il loro panettone artigianale (prodotto nel laboratorio sul lato opposto della piazza): abbiamo scelto quello classico ma si trova in cinque o sei versioni.

Ma non abbiamo dubbi sulla qualità: Matteo è una garanzia……!!!!




Ristorante Matteo Caffe' & Cucina

Piazza Duomo n.6

13900 Biella -BI-

Tel. 015 355209





Visitato il 18/12/2022 a pranzo