22 aprile 2013

88-Vacanza a ISTANBUL

Vacanza a Istanbul.





 
Tutta un’ altra cosa…rispetto a vent’ anni fà!!!!

Eravamo già stati a visitare Istanbul una ventina di anni fà durante una tappa della crociera partita da Atene, isole greche, Istanbul e Kusadasi: tornati a fine marzo con la fortuna di avere una guida d’ eccezione come Gamze, fidanzata e futura moglie di mio figlio Stefano, nata e vissuta in questa favolosa metropoli di quasi 15 milioni di abitanti: e, come capita in ogni luogo, avere una persona del posto che ti guida , riesce a farti vedere cose che il “turista” normale non potrà mai “assaporare”; e dico assaporare perché oltre ai monumenti classici si riescono a gustare cibi, bevande , profumi e sapori che ti catapultano in un mondo totalmente diverso dal nostro.
Imperdibile: la danza dei Dervisci rotanti.


Il cambiamento in questi ultimi decenni è stato evidente:Istanbul e il suo volto moderno, Istanbul e le sue torri. Dopo l’incredibile Sapphire Tower di Levent ecco un’altro prodigioso edificio, doppio, venire su come un fungo!

Si tratta delle nuove e fiammanti Trump Towers Istanbul, un progetto da 23000 metri quadrati che ha unito i capitali del famosissimo e mondano multibilionaire Donald Trump e il magnate turco Aydın Doğan (un potentissimo tycoon) appena inaugurata in pompa magna, alla presenza del premier turco Erdoğan.



Le torri Trump sono una sorta di “status symbol” per una metropoli, destinato a cambiare lo skyline della città: basti pensare all’edificio di 58 piani di Manhattan in New York, ma non solo. Ci sono torri Trump a Chicago, Las Vegas, Honolulu, Panama… e ora, Istanbul. Le torri qui sono due: una destinata ai soli uffici, l’altra abitativa.

“L' 80 per cento delle abitazioni e degli uffici dalle Trump Towers, ad oggi, sono già stati prenotati” ha spiegato Erdogan, sottolineando quanto sia fruttuoso un investimento in Turchia, di questi tempi.




Propaganda? forse, ma certo le cifre parlano chiaro. Non molti paesi, in tempi di crisi come questi, hanno la possibilità di puntare su investimenti così ingenti, che ricordano stime simili a quelle di Dubai e degli Emirati Arabi, tanto per intenderci. Bisogna sempre tener presente che Istanbul non si trova in territorio europeo.


Punta di diamante e grande vanto del centro commerciale annesso alle torri: dare assoluta priorità a bambini e famiglie. Il centro commerciale dedica un intero piano – parliamo di circa 9.000 metri quadrati – ai bambini.
All’interno della Galleria si contano più di 190 negozi: ci sono marchi internazionali (come Promod, Zara) e brand locali (Pasabahce, Network, Desa, Divarese e Saat & Saat), stesso discorso per i ristoranti.

Le prodigiose due torri si trovano nel quartiere si Sisli, in continuo fermento ed espansione.




Trattandosi di una metropoli di simili proporzioni, che in questi venti anni si è trasformata, gli spostamenti sono la cosa peggiore.Il caos sulle strade regna totale e il traffico è quasi sempre bloccato.

Per noi che alloggiavamo all’ Hilton, nella parte asiatica, era comodissimo prendere il battello e raggiungere la parte europea dove si trovano i principali monumenti.Per ogni spostamento, per visite, pranzi o cene e passeggiate varie , mettete in conto da un’ ora a un’ ora e mezza di spostamento ( conoscendo come nel nostro caso tutte le soluzioni migliori possibili).


  Oltre alle classiche tappe imperdibili come la Moschea Blu, Santa Sofia (ex moschea ora museo), la cisterna basilica, il palazzo Topkapi, l’ippodromo,il Gran Bazar ne esistono altre altrettanto affascinanti come le isole dei Principi a un’ora di battello,la Moschea di Eyup Sultan, la Torre di Leandro, Torre di Galata,il Bosforo,la Strada Istiklal, la Torre di Galata, il Palazzo di Dolmabahce, il Bazar Egiziano delle Spezie, l’ Acquedotto di Valente, la Moschea di Suleymaniye, il Museo Archeologico, la Chiesa di San Salvatore in Chora……

Qualche cenno con più particolari e descrizioni tratti dalla rete:

SANTA SOFIA


È il monumento più importante e famoso di Istanbul, il gioiello non solo dell’età giustinianea ma di tutta l’architettura bizantina. Fu chiesa per 916 anni, moschea per altri 482; sconsacrata per ordine di Atatürk oggi è museo. Anche se il suo aspetto esterno non appare particolarmente bello, resta una delle testimonianze più importanti nella storia dell’umanità: non esiste un altro edificio bizantino che sia grande neppure la metà di questo, né fu mai imitata fino al XVI secolo, quando furono costruite le moschee ottomane, perché considerata un’opera miracolosa, condotta a termine soltanto grazie all’intervento divino.

CHORA

Un favoloso ciclo di mosaici e affreschi del XIV sec. decora gli interni della Chiesa di San Salvatore in Chora, cioè "fuori le mura", cosi chiemata perché sorgeva all'esterno delle mura erette da Costantino. Trasformata in museo è, dopo Aya Sofya, il più rappresentativo dei monumenti bizantini di Istanbul. Tra i pannelli più pregevoli della chiesa, nota anche come Kariye Müzesi, spiccano quelli della navata centrale, restaurati tra il 1948 e il 1959 a opera della Byzantine Society of America, raffiguranti Cristo e l'Assunzione della Vergine. Mentre l'affresco più spettacolare e senz'altro quello del Giudizio Universale che decora il parecclesion, la cappella che ospita le tombe dei Eondaton della chiesa.

CISTERNA BASILICA

Dopo la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si può dedicare all'esplorazione della parte più curiosa della citta, quella sotterranea, rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso realizzati con materiali di recupero, sono una vera scoperta. La più famosa è la Yerebatan Sarayi, la Cisterna Basilica (visitabile ogni giorno tranne il giovedi): una sala di 140 metri di lunghezza per 70 di larghezza, coperta da un soffitto a volte sorretto da 336 colonne. Una passerella permette di raggiurigerne il fondo, dove si trovano due blocchi di marmo con un bassorilievo della Medusa

MUSEO ARCHEOLOGICO

Nelle sezioni d’arte classica e dell’antico oriente sono esposte opere egizie, assire, sumere e babilonesi, oltre una notevole collezione di capolavori della civiltà anatolica

IPPODROMO

Ai tempi dell'antica Bisanzio, le elezioni non si tenevano con insipide votazioni. Il destino di più di un imperatore è dipeso da una corsa di bighe alla Ben Hur. Le gare si tenevano all'Ippodromo, o Atmeydani, dove i Verdi e i Blu (le fazioni politiche) si davano battaglia. Non era raro che un imperatore perdesse il trono in un tumulto dopo la gara.

Anche i sultani ottomani non persero di vista le attività dell'Ippodromo. Se lo scontento montava, la folla accorreva all'Ippodromo e dall'assembramento poteva facilmente nascere un tumulto e poi una rivolta. I disordini del 1909 causarono la caduta di Abdul Hamit II e la promulgazione della Costituzione ottomana.

MOSCHEA BLU

Se la moschea di Solimano è grandiosa, la più suggestiva è quella fatta costruire dal sultano Ahmet I tra il 1609 e il 1617 da Mehmed Aga, un cristiano nato in Europa intorno al 1540, abile lavoratore della madreperla, allievo di Sinan e divenuto a sua volta architetto di corte nel 1606.

Poco prima dell’inizio dei lavori, l’impero aveva subito una sconfitta disastrosa e forse il giovane sultano (aveva solo 19 anni) voleva placare Dio e farsi perdonare le sue dissolutezze quando decise la costruzione della Ahmediye Cami (nota come moschea Blu o Azzurra).

GRAN BAZAR

Per godere il Gran Bazaar, questo gigantesco labirinto di strade lungo le quali si allineano qualcosa come 5-6.mila negozi – oltre a banche, moschee, stazioni di polizia, officine, ristoranti – è bene trovarsi sul posto di buon mattina e sapere che fino a sera occorre vivere la vita del mercato secondo la filosofia orientale: senza avere cioè alcuna fretta di tornarsene in albergo.

Mai come all’interno del Kapali Carsi il detto romano del carpe diem è indicato.

ACQUEDOTTO DI VALENTE

La sua costruzione fu iniziata da Costantino e fu terminata, nel 378 d.C., dall'imperatore Valente. Il tratto sopraelevato, di cui attualmente restano circa 800 metri, era lungo più di un chilometro. E' costituito da due ordini di arcate di cui la prima è realizzata in grossi blocchi di pietra, mentre la seconda è costruita con materiali più leggeri. L'acquedotto fu restaurato a più riprese in quanto rimase in funzione fino al secolo XVI.

MOSCHEA DI SULEYMANIYE

La moschea di Solimano è una delle più famose, la più vasta, la più alta, il più bell’edificio islamico costruito tra il 1550 e il 1557 dall’architetto Sinan che riconobbe in questo complesso la prima opera della sua maturità. Il terreno, sul sesto colle della città, declina rapidamente verso il Corno d’Oro, perciò furono necessarie vaste fondazioni di pietra. Gli scalpellini erano tutti originari dall’Armenia, all’epoca i migliori del mondo.

TORRE DI GALATA


Nel corso dei secoli l’aspetto di Costantinopoli si era notevolmente modificato a causa di una serie di eventi naturali, primo fra tutti i terremoti: i danni arrecati da scosse sismiche tra i secoli IX e X – nel 975, nel 1032 e nel 1033 – furono ingenti. Altra calamità frequente nella città erano gli incendi, che divampavano rapidi e inarrestabili.


Ma soprattutto le intemperie e l’incuria contribuirono a trasformare via via l’aspetto trionfale della capitale tardoantica in quello della tipica città medievale, dove i sontuosi palazzi ormai in stato di abbandono si alternavano alle baracche dei poveri ammassate attorno alle chiese di quartiere, e dove i numerosi vicoli, bui e pericolosi per via della criminalità, si intrecciavano con le strade principali divenute ormai un pantano di fango.

PALAZZO DI DOLMABAHCE

La cosa che più stupisce, venendo da Kabatas, lungo la Mebusan Caddesi, non è tanto la costruzione bianca che sembra tuffarsi nel Bosforo, meglio conosciuta come palazzo di Dolmabahçe, quanto le sentinelle che ne sono a guardia; due pezzi di marcantonio, altissimi ed in divisa militare con l’elmetto bianco in testa e un bel fucile mitragliatore imbracciato. La verità è che sembrano finti. Non un movimento, non un battito di ciglia, fermi lì, impassibili per ore ed ore fino a che non è l’ora del cambio. Nemmeno le guardie della Regina Elisabetta sono così immobili. Ma in Turchia è così. Fa parte del costume militare. Si oltrepassa il grande cancello e si entra nei giardini del palazzo.

BAZAR EGIZIANO DELLE SPEZIE


Andando verso il porto, incontrerete il naturale proseguimento del Gran Bazar: il Mercato delle Spezie. La struttura è la stessa, si tratta sempre di vie coperte ed attrezzate a negozio, ed anche il più distratto dei turisti si accorgerebbe della differenza, non fosse altro per l'odore.

Qui le bancarelle sono piene del classico "ben di Dio", e tra dolcetti, frutta, caffè, caviale, polveri colorate non ben identificate ed ovviamente spezie di tutti i tipi, verrete quasi aggrediti da un muro olfattivo quale non vi capiterà forse mai più di percepire.


TORRE DI LEANDRO

Conosciuta come la Torre di Leandro (Kız Kulesi) è uno dei simboli romantici di Istanbul. Costruita in origine nel XII sec. su una piccola isola all'entrata del porto, la costruzione attuale risale al XVIII sec.



MOSCHEA DI EYUP SULTAN

Non solo è considerata la moschea santa di Istanbul, ma addirittura è forse, dopo la Mecca e Gerusalemme, il terzo luogo sacro ai pellegrini del mondo islamico. La sua celebrità dovuta al fatto che qui è sepolto il portabandiera del profeta Maometto, Eyüp-ül-Ensârî- Halit Bin Zeyd, colpito a morte e sepolto nel campo di battaglia durante il primo assedio di Costantinopoli da parte degli arabi nel 669. All’epoca del grande assedio, nel 1453, si dice che Maometto il Conquistatore ebbe in sogno la visione del luogo dove era stato sepolto Eyüp: fece scavare ed effettivamente trovò ciò che aveva sognato.

ISOLE DEI PRINCIPI

Un arcipelago di nove isole nel Mar di Marmara, erano un luogo di esilio per i principi di Bisanzio. Oggi, gli abitanti benestanti di Istanbul, trascorrono i mesi estivi in queste isole per approfittare della brezza fresca, della chiarezza del mare e delle loro eleganti dimore del XIX sec. Büyükada è la più grande.


Si può passeggiare in carrozzella tra i pini, dopo essersi riposati sulla spiaggia di una delle numerose insenature che costeggiano la riva. Le altre isole apprezzate sono Kınalı, Sedef, Burgaz e Heybeli.

IL BOSFORO

Della fortezza, oggi, non restano che le torri che volendo si possono visitare. Che non è proprio indispensabile.



Semmai è più interessante farsi le due rive del Bosforo andando con un battello da una sponda all’altra con partenza da Besiktas fino al villaggio Anadolu Kavagi. Basterà acquistare un biglietto, confondersi con i turisti, sedersi su una panchetta e scoprire un’altra dimensione di Istanbul.



Prima tappa, dopo aver superato il palazzo Ciragan (attualmente l’hotel più lussuoso della città), sarà Ortakoy con la sua bella Moschea.

MURA DI TEODOSIO

All’imperatore Teodosio II (408-450) si deve la cinta muraria più ampia che chiudeva la città fondata verso il 660 a.C. da coloni dori di Megara. Dopo aver acquistato subito notevole importanza commerciale e industriale, Bisanzio cade alla fine del secolo VI sotto la dominazione persiana. Nel secolo seguente partecipa all’insurrezione ionica (499) per ripiombare presto sotto i Persiani. Liberata da Pausania (478), si ribella poi ad Atene ed è presa da Alcibiade (408). Durante le lotte dei Diadochi (secolo IV) si mantiene indipendente, poi diventa alleata fedele e rimunerata dei Romani.

STRADA ISTIKLAL

Istiklal Caddesi, la strada del passeggio a nord del Corno d'Oro nel quartiere Beyoglu, ha sempre un certo fascino, forse non come un secolo fa quando la percorrevano i ricchi Ottomani e gli Europei in redingote fra pizzi e ombrellini: chiudete gli occhi e magari con uno sforzo di immaginazione rivedrete la strada come al tempo del suo massimo splendore.


PALAZZO DI YILDIZ

Chissà se poi è tutta leggenda o magari c’è un pizzico di verità in quel che si afferma a proposito della fuga dell’ultimo sultano dell’Impero Ottomano dal palazzo di Yildiz. Ma, vera o non vera, a noi certe storie piacciono e non si vede proprio il motivo per il quale non si debba credere alla leggenda secondo cui nella notte in cui Mehmet VI abbandonava di nascosto la Corte – accompagnato dal suo gran ciambellano, due segretari, il medico, il capobanda, il valletto, il barbiere, due eunuchi, nonché da casse piene di oro e di gioielli – si scatenò un violento temporale con lampi e tuoni.

LICEO DI ISTANBUL


Istanbul Lisesi (liceo di Istanbul), una delle più antiche e prestigiose istituzioni educative in Turchia, è stata fondata nel 1884.
Come una scuola dello stato, Istanbul Lisesi ammette gli studenti attraverso l'esame della scuola centrale dello stato. L'ingresso a Istanbul Lisesi è estremamente competitivo con solo 144 studenti iscritti ogni anno da un pool di oltre 400.000 ricorrenti, che lo rende il più difficile da inserire tra tutte le 400 speciale stato secondario scuole nel paese.

PALAZZO DOLMABAHCE

Questa residenza imperiale del XIX Secolo è una delle mete preferite dai turisti. Ha più cose in comune con l'Opera di Parigi, che con il Palazzo Topkapi, per il suo stile barocco e neoclassico e per il lussuoso abitacolo. Gli amanti delle case di lusso, delle antichità e dei giardini imperiali troveranno questo palazzo, il luogo ideale da visitare. E' forse uno dei palazzi più 'occidentali' di tutta Istanbul; sarà una visita nel più puro stile "Reggia di Versailles" o "Reggia di Caserta".

PALAZZO TOPKAPI


Il Palazzo di Topkapi è stato costruito nel 1453 in seguito alla presa di Costantinopoli da parte di Maometto il Conquistatore, che vi ha abitato fino alla sua morte, ma qui abitarono ben 26 dei 36 sultani dell’Impero Ottomano

Superata la magnifica Porta Imperiale vi troverete di fronte un edificio immenso: non pensare alle residenze europee dalle strutture razionali e compatte. Il Topkapi è un insieme eterogeneo di chioschi, harem, cortili, corridoi e belvedere che nasce dalle continue modifiche e ampliamenti introdotti dai diversi sultani.

Ma la sua forma tentacolare è anche una sorta di campo nomade pietrificato, che ricorda e ricalca le usanze e i costumi di un popolo in continuo movimento.



Indirizzi consigliati e non “turistici”:



Ristorante MODA TERAS

Adres : Moda Mektebi Sokak No:1 Moda / Kadıköy / İstanbul

Telefon : +90 216 338 70 40

+90 216 449 18 86

+90 533 603 19 00

Sul mare nel quartiera di Moda.Vista incantevole .Cibo ottimo e raffinato.


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Ristorante Tarihi Sultanahmet Koftecisi

Address: Divanyolu Caddesi 12

Telephone: 212-520-0566

Anche se è sempre preferibile allontanarsi un po' dal centro di Sultanahmet per mangiare a causa dei prezzi elevati e della scarsa qualità del tipico "cibo per turisti", ci sono almeno due o tre posti che vale la pena conoscere. Uno di questi è il Tarihi Köftcesi, molto vicino alla Cisterna Basilica. Qui il viaggiatore affamato, potrà assaggiare alcuni autentiche "kofta" turche(polpette di carne) e una deliziosa zuppa di lenticchie ben accompagnata da birra Efes o da tè alla mela. Un'opzione a buon mercato e molto raccomandata, se ciò che si vuole è non allontanarsi troppo dal centro per mangiare.

Il servizio è un po 'superficiale, e questo posto vivace non è un posto dove fermarsi, ma la posizione a pochi passi dalla Moschea Blu e Aya Sofya lo rende ideale per un pranzo veloce e conveniente. Ci sono imitatori con nomi simili nella stessa strada, ma Tarihi Sultanahmet Köftecisi ("storico Sultanahmet Köftecisi") è considerato il vero affare.

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Ficcin Restaurant

Indirizzo: Asmalı Mescit Mh., Kallavi Sk No:1, Beyoğlu, Turchia

Telefono:+90 212 245 4858

Trasporto pubblico: Galatasaray



FICCIN, un accogliente ristorante che serve la cucina unica dalle montagne del Caucaso. FICCIN,  ha messo insieme un menu Turco-circassa che include specialità di entrambe le cucine

La parola "Çerkez" significa "circasso",Pollo freddo e la diffusione di noce (Çerkez tavuk), trovato su molti menu turchi, è qui un po 'più ricco e fragrante con peperoncino e aglio. Tulen, una zuppa di pollo aromatico è una sorpresa insolita in un paese così fedele alla lenticchia. Brandelli di pollo pizzo fitto magazzino cotto lentamente, la cui essenza agliaceo viaggia con il vapore naso in avanti, un soffio di estasi. Il Çerkez, con ripieno di carne o di patate e servito in un bagno di yogurt e di luce olio pepe rosso.

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Ristorante ALI BABA

Indirizzo:Gulistan Cad. No:20 Buyukada

Princes' Island, Turchia



Pesce freschissimo.Buon rapporto qualità/prezzo.Sul mare, terrazza.
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Ristorante ISMET BABA

Çarşı Caddesi No:1/A 34674 Kuzguncuk - İstanbul

Tel : (216) 553 12 32 - 341 33 75 Fax : (216) 334 17 91

Posizione incantevole con vista delponte sul Bosforo.Prenotare con anticipo e cercare di farsi dare un tavolo vicino alle finestre della veranda. Bello l' impatto visivo del locale anni'60 semplice e non pretenzioso, la vista sul Bosforo con alla destra il grande ponte è di quelle da ricordare..due grandi sale dove prevale l' arredamento in legno.
Cucina ottima, sempre affollato: è considerato tra i migliori 10 ristoranti di Istanbul per rapporto prezzo/qualità.Indirizzo inperdibile.
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Ottimi anche i piatti di pesce alla griglia che si trovano nei pressi dei porti dove attraccano i battelli: semplici carretti/cucina che grigliano il pesce e lo servono a mò di panino.



Istanbul, città fantastica che vale sicuramente una visita.Ci tornerò appena possibile….sono sicuramente tantissime le cose ancora da scoprire e i locali da provare.



Esperienza BREVE, INTENSA E.......FANTASTICA....!!!!!!!


Vacanza dal 29 marzo al 2 aprile 2013






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