28 dicembre 2021

683-FAO Schwarz, Milano -MI-

 

FAO Schwarz,  Milano -MI-

Ha aperto a Milano l'iconico negozio di giocattoli newyorkese Fao Schwarz.

Dal 28 ottobre 2021 è aperto a Milano l'iconico negozio di giocattoli newyorkese Fao Schwarz reso celebre da film come “Big” e  “Mamma ho perso l'aereo 2”. È la sua prima sede nell'Europa continentale. Apre con un omaggio al fondatore della storica "bottega delle meraviglie" newyorkese. Frederick August Otto (se vi chiedevate per cosa stesse per Fao, ecco la spiegazione) Schwarz "ebbe il sogno di un enorme meraviglioso emporio, peno di giocattoli speciali provenienti da tutto il mondo". Fao Schwarz è il negozio di giocattoli più vecchio degli Stati Uniti. Aprì i battenti nel 1862 a Baltimora, prima di essere trasferito a New York. Si è stabilito nella Grande Mela dal 1870. Uno dei giocattoli più noti presenti a Fao Schwarz è il piano su cui danzare, muovendo i piedi sui tasti per comporre melodie e canzoni, reso famoso dalla sua comparsa nel film "Big" del 1988, con un giovane Tom Hanks.










Il piano, presente anche nella nuova sede milanese, sponsorizzato da un marchio specializzato nella realizzazione di giocattoli in legno è diventato uno dei simboli di Fao Schwarz dopo essere comparso nel film "Big" (1988) con Tom Hanks. Nella scena l'attore, diventato grande per una magia, inizia a danzare sul piano il brano "Heart and soul" saltando sui tasti. A lui si aggiunge, in una coreografia realizzata senza controfigure, il suo capo, l'attore italoamericano Robert Loggia. Il mega store di giochi - con uno spazio di oltre 600 metri quadri e ben tre piani -  viene accolto all'interno di un antico palazzo di via Orefici 15, nelle adiacenze di piazza Cordusio, vicino a Starbucks.








Ad accogliere i clienti all'ingresso del negozio la celebre 'clock tower' che allo scoccare di ogni ora si attiva diffondendo, al posto dei classici rintocchi, le note della canzone Fao Schwarz. Alla base della torre, inoltre, un gioco meccanico 'labirinto' aspetta i più piccoli.











Al primo piano, invece, un allestimento con tante mongolfiere di differenti dimensioni che sembrano spiccare il volo; un meccanico con la sua officina per personalizzare le racing car; uno spazio con demo di auto e animali radiocomandati e droni. E ancora al piano -1 l’iconico Dance-on-Piano, in dimensioni extra large per divertirsi ballando a tempo di musica sui mega tasti.










Ad arricchire lo spazio la presenza di intrattenitori che mettono in scena veri e propri show di magia, oltre a un corner con l'ambientazione ispirata al treno per Hogwarts e il mitico binario 9 ¾  di Harry Potter. Per i più piccoli, infine, è a disposizione una grande macchina Paw Patroller sulla quale salire immedesimandosi con i protagonisti del cartone animato.





E perché scrivo solo ora di Fao Schwarz? Semplice, perché nel giorno di Santo Stefano non erano presenti le code interminabili come nel periodo prenatalizio, e che vi documento con qualche foto.

Per la gioia dei bambini e per la curiosità di noi adulti, vale una visita.



 





FAO
Schwarz
Via Orefici n.15
20123 Milano -MI-
Tel.  02 3658 8460 

Visitato il 26/12/2021

27 dicembre 2021

682-Riapertura Teatro LIRICO Giorgio Gaber con Ale e Franz, Milano -MI-

 Riapertura Teatro LIRICO Giorgio Gaber con Ale e Franz, Milano -MI-

Il Teatro Lirico di Milano riparte con il tutto esaurito per Ale e Franz.

 

Con l’Open day di sabato 18 e domenica 19 dicembre 2021 (oltre 10.000 visitatori) il Teatro Lirico di Milano (che nasce nel 1776 per mano del Piermarini) e oggi intitolato a Giorgio Gaber è tornato ufficialmente in scena. Dopo una sosta forzata durata 22 anni, uno dei luoghi simbolo della cultura e dello spettacolo milanese e italiano è nuovamente protagonista. (Qui il post dei lavori durante il restauro)




Il teatro, rinnovato attraverso innovazioni tecnologiche di ultima generazione, può ospitare 1.400 posti a sedere: 700 in platea, 110 palchetti e 590 tra galleria e balconata. Un bar bellissimo al foyer del primo piano, con tutti i marmi “recuperati" e al più presto aprirà anche un grande ristorante panoramico che sl momento "è chiuso. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di persone, di tutte le età, con un programma molto ricco e vario che spazia dalla prosa alla lirica fino alla commedia e al jazz passando anche dai concerti di musica leggera.





















In questo percorso preziosa è la collaborazione con la Fondazione Gaber di Dalia Gaberscik e Paolo Dal Bon che hanno creduto nelle potenzialità del progetto di Stage Entertainment. Come consulenti artistici sono stati coinvolti nomi importanti dello spettacolo: innanzitutto il grande Renato Pozzetto che, con la sua esperienza, darà un contributo fondamentale anche oltre la comicità. E ancora il rapper, cantautore e produttore discografico J-Ax; Enrico Intra, grande esperto di jazz; Chris Baldock punto di riferimento per la danza contemporanea; Marco Pontini, vice presidente di Radioitalia; Chiara Noschese con il suo apporto insostituibile per la prosa e Roberto Favaro che, durante l’apertura al pubblico del Lirico, ha guidato l’esibizione dei giovani talenti della Civica Scuola di Musica ‘Claudio Abbado’.


E poi per la riapertura del Lirico il duo Ale e Franz con il loro “Comincium o meglio RIComincium” (Alessandro Besentini -Milano, 11 maggio 1971 e Francesco Villa -Milano, 29 gennaio 1967) milanesissimi con una band a supporto d’eccezione composta da musicisti “non da poco”: Luigi Schiavone, Fabrizio Palermo, Marco Orsi, Francesco Luppi e la voce fantastica di Alice Grasso (protagonista anche nel ruolo di attrice). La regia è di Alberto Ferrari.

La trama dello spettacolo si snoda in tre lunghi sketch che animano il palcoscenico. Nel primo, un uomo ossessionato dal politically correct, dall’attenzione ai problemi ambientali e dalla comunicazione sempre più governata dagli algoritmi che ci spiano sul web, rimprovera uno sconosciuto, come lui presente alla fermata dell’autobus. La colpa di quest’ultimo è quella di mangiare un tramezzino avvolto nella plastica: nell’era di Greta Thunberg questo è un oltraggio alla natura almeno quanto diventa scorretto accettare che Biancaneve venga baciata da un principe mentre è incosciente. Guai, poi, nel 2021, a insinuare che la bella ragazza vivesse con sette nani e fosse necessariamente donna: bisognerebbe aprire la mente a nuove ipotesi. Peccato che, alla fine, queste utopie si rivelano impossibili persino per il suo stesso promotore, che deve ammettere le proprie fragilità rispetto ai meccanismi della società odierna.

 



Nel secondo sketch, due cinquantenni si ritrovano insieme su una panchina. L’incontro non è casuale: entrambi hanno avuto ricevuto un appuntamento alla stessa ora dalla medesima donna. Alice è la figlia di uno dei due, nonché fidanzata dell’altro. La complicità tra i due uomini, che pur tra qualche differenza caratteriale sembrano condividere vari modi di interpretare la vita, si rompe quando scoprono di essere tra loro suocero e genero. Improvvisamente tutti i buoni propositi vengono meno, ma qualche confidenza nel frattempo tra i due è emersa. Tutto diventa quindi più complicato dovendolo nascondere all’ignara Alice, che ha appena scoperto di diventare una sorella maggiore, ma ancora non sa che forse saranno i fratellini saranno due. E non perché siano gemelli…

Il terzo sketch vede protagonisti due anziani che si incontrano al bar per scrivere una lettera di protesta al Presidente della Repubblica in quanto uno dei due è stato richiamato al servizio militare. Tra ricordi bellici e amnesie dovute all’età, solo alla fine scoprono che il richiamo di cui si parla è quello del terzo vaccino.

LA MORALE

Potremmo stare per ore a elencare le contraddizioni di questa società e i suoi errori morali, ormai quello di cercare il pelo nell’uovo nelle azioni altrui è diventato uno sport nazionale anche fin troppo facile. D’altronde stare al passo di questo politically correct in continua evoluzione è difficile: dopo le battaglie sull’inquinamento della plastica, tra poco tempo inventeranno qualcosa di nuovo. Facile fare i moralisti ma ma, quando tocca a noi essere chiamati a rispettare certi canoni, il punto di vista cambia in fretta. Persino il rispetto è pronto a scomparire, meglio cantarci sopra come fanno Ale e Franz.

IL COMMENTO

Sketch lunghi ma dai ritmi serrati: se non si sono fatti gli addominali questa settimana non c’è problema, perché per due ore si ride abbondantemente in Comincium. Lo spettacolo è organizzato perfettamente in ogni suo dettaglio senza lasciare nulla al caso. Cinque canzoni intervallano i momenti comici, omaggiando i grandi artisti milanesi: Una fetta di limone, La libertà, E la vita la vita, Ma Mì, Parlare con i limoni. Servono a descrivere la situazione finale degli sketch ma anche a spezzare adeguatamente i tempi dettati da due attori che si conoscono a memoria e sanno andare persino oltre problemi tecnici sempre in agguato.

IL TOP

Non se la prenda nessuno, ma Ale e Franz confermano di essere la migliore coppia comica in circolazione, senza alcun bisogno di ricorrere a tormentoni. Nel pubblico ad applaudire al debutto, anche il capocomico di Zelig, Claudio Bisio. Sul palcoscenico, a suonare per i due che, pur non essendo cantanti, se la cavano egregiamente anche nello stile interpretativo, alcuni tra i migliori musicisti sulla piazza. Non a caso quasi tutti appartenenti alla band che per anni ha accompagnato Enrico Ruggeri. Luigi Schiavone, nel suo inconfondibile aplomb, è senza appello il più grande chitarrista italiano. Il pubblico insomma assiste a un grande spettacolo sotto ogni forma d’arte.

LA SORPRESA

Alice Grasso non è proprio una sorpresa nel mondo del teatro: l’attrice monzese ha già un importante passato come protagonista di Priscilla, la regina del deserto. Quello che non si poteva immaginare, però, è la sua straordinaria verve e la capacità di inserirsi perfettamente tra le battute del duo più affiatato di sempre. Attrice e cantante con una voce incredibile, in grado di impreziosire ancor di più i brani di “mostri sacri” della canzone. Talenti così meritano palcoscenici importanti e, per fortuna, ogni tanto possiamo riscontrare che ciò accade: essere alla prima assoluta del nuovo Teatro Lirico Giorgio Gaber è un’emozione anche per il pubblico, figurarsi per gli attori. E mentre la platea lascia la sala (riempita completamente anche nel loggione), è proprio la voce del Signor G a salutare il pubblico con un disco che riecheggia una sua canzone. Un bel modo per cominciare questa nuova avventura, che sarebbe davvero bello potesse restare un’abitudine.









CONCLUSIONE

Lo spettacolo ha debuttato il 22 dicembre e resterà al Lirico fino al 9 di gennaio 2022.

Due ore e mezzo di allegria e spensieratezza che è quello che in questo momento serve di più con le notizie che arrivano dall'Italia e dall'estero.

Bravissimi TUTTI……….!!!!!!!

 

Teatro Lirico Giorgio Gaber
Via Larga n.14

20122 Milano -MI-

 

Visitato il 26/12/2021